Era a Chioggia già alle 10 di stamane, il Ministro per il Rapporti con il Parlamento Federico d'Incà, salito a incontrare i residenti delle case sulla riva del Lusenzo che ieri hanno vinto la propria battaglia per evitare il pagamento di cartelle "pazze". Proprio la politica al suo massimo livello, con l'approvazione della legge Bottici, e la fiducia nelle istituzioni hanno consentito a questi cittadini di restare tranquilli dopo circa un secolo dall'edificazione degli immobili.
Ad accogliere il ministro d'Incà, oltre alla giunta comunale con alla testa il sindaco Alessandro Ferro, erano presenti anche la senatrice del Movimento 5 Stelle Orietta Vanin, la consigliera regionale Erika Baldin ed Enrico Cappelletti, ex senatore e prossimo candidato a palazzo Ferro Fini assieme alla stessa Baldin. Alle elezioni di primavera il Movimento correrà da solo sia in Regione che al Comune di Venezia, ha confermato d'Incà.
Dopo un breve briefing in Municipio, la delegazione si è spostata a Sottomarina prima di far ritorno alla casa comunale, dove a mezzogiorno d'Incà ha tenuto una conferenza stampa ufficiale alla presenza degli stessi abitanti di riva Lusenzo: l'esponente del governo era già stato a Chioggia il 15 novembre scorso, nel mezzo dell'emergenza per l'acqua alta.
E il riferimento a quei giorni è stato l'occasione per affrontare anche i temi dei rimborsi a chi ha subìto danni dalle mareggiate e dalla salsedine, tra cui proprio alcuni residenti lungo il Lusenzo: ad un operatore turistico che chiedeva la motivazione delle differenze di trattamento tra Chioggia e Venezia quanto alla moratoria che nel capoluogo sospende il pagamento dei mutui, d'Incà ha preso l'impegno di approfondire senza lanciarsi in promesse, e rispondere poi personalmente all'interlocutore con cognizione di causa.
«Il governo - ha detto il titolare del dicastero ai Rapporti con il Parlamento alle associazioni di categoria presenti - ha stanziato 148 milioni per tutta la laguna, il Comune di Chioggia ne ha chiesti 5 per rispondere alle 532 domande di risarcimento presentate. Tornerò a Chioggia per incontrare di nuovo le attività colpite e portare risposte positive». Per quanto riguarda il deposito di gpl in Val da Rio, Federico d'Incà ha parlato di «alcuni mesi» per trovare un indirizzo e una possibile soluzione governativa, con varie ipotesi in campo.
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