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martedì 30 novembre 2021

IL PARTITO DEMOCRATICO CHIEDE UNA TARGA IN RICORDO DI SERGIO DE ANTONI

Il capogruppo del Partito Democratico Lucio Tiozzo Fasiolo chiede che Sergio De Antoni purtroppo scomparso l'anno scorso per il covid, venga ricordato con una targa al mercato ittico.





Al Presidente del Consiglio Comunale Beniamino Boscolo

PREMESSO CHE:

Il 27 novembre 2020,ci ha lasciati Sergio De Antoni,direttore della cooperativa Mareazzurro;

Sergio De Antoni,per molti anni è stato uno dei riferimenti più importanti del mondo della pesca di Chioggia,dimostrando, non solo un forte attaccamento alle sorti dei singoli pescatori, ma nel contempo una

grande capacità di studio e conoscenza, di tutta la legislazione e le normative che regolano il comparto della pesca.

Determinante, è stato il suo contributo per proporre alle autorità politiche e amministrative nazionali e regionali,leggi e regolamenti atti ad agevolare il lavoro dei pescatori e di tutta la filiera ittica.

SERGIO DE ANTONI è stato sicuramente uno dei più importanti e combattivi dirigenti che la pesca clodiense,regionale e nazionale abbia avuto.

CONSIDERATO CHE:

La storia ,l'impegno e la lungimiranza di Sergio Da Antoni,devono restare esempio da trasmettere alle nuove generazioni,che scelgono di fare i pescatori.

IMPEGNA IL SINDACO E IL CONSIGLIO

A posare una targa commemorativa,dedicata a Sergio De Antoni,da affiggere nel luogo più visibile e frequentato del mercato ittico di Chioggia.





Chioggia,27 novembre 2021



Lucio Tiozzo Fasiolo

Salvagno Maurizio, Penzo Barbara,Montanariello Jonatan

 

CONCESSIONI A GARA NEL 2023 PRIORITARIO LA TUTELA DEL COMPARTO TURISTICO MA LE SENSIBILITÀ SONO DIVERSE

 

Non è certamente persona usa a scendere nelle polemiche l’avvocato Riccardo Griguolo neo consigliere di maggioranza dell’amministrazione Armelao ma solo per chiarezza precisa che l’ordine del giorno votato all’unanimità nel consiglio comunale di ieri raccoglie istanza e sensibilità diverse.

In effetti suona un po’ strano il “ravvedimento” dei cinque stelle relativamente alla sentenza del consiglio di stato che, nell’osservanza dell’ordinamento comunitario, mette a bando (quasi*) tutte le concessioni entro il 2023. Infatti a Roma i parlamentari M5S avevano brindato alla sentenza che, a prescindere dal giustissimo criterio della libera concorrenza, ha di fatto bloccato l’economia del comparto turistico.

Come spiega Bighin ai fini di votare un documento unitario per la tutela del comparto turistico si sono unite le due sensibilità. Quella di chi ritiene che la mancanza di certezza bloccherà gli investimenti nel turismo e di chi ritiene che si debbano adeguare i canoni di concessione demaniale.

L’ordine del giorno votato all’unanimità chiede alla regione Veneto di attivarsi con la massima celerità affinché il governo trovi lo strumento giuridico che bilanci il giusto criterio comunitario di favorire la libera concorrenza ma anche che fornisca certezze per il  futuro delle imprese che sono il cuore e i muscoli del più importante comparto economico nazionale e regionale.

(quasi tutte) Non andranno a gara nel 2023 le concessioni che sono state rinnovate con la legge regionale 33 che, in estrema sintesi, prevedeva il rinnovo della concessione in base all’investimento con una sorta di gara pubblica.





sabato 27 novembre 2021

ANCHE IL M5S PROPONE DI RIFARSI ALLA LEGGE 33 PER SALVAGUARDARE GLI OPERATORI TURISTICI

Poche settimane fa il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittima la legge che proroga le concessioni balneari automaticamente, facendo sì che vengano invece rimesse al bando, ciò a partire dal 2024. Questa decisione non vale solamente per le grandi concessioni balneari, ricorda il M5S, ma anche tutte le piccole concessioni che si trovano nel demanio marittimo turistico, quali le edicole, i noleggi dei mosconi, i chioschi, le rivendite di articoli da spiaggia . Tutti gli operatori del balneare che si ritrova nella condizione di mettere in dubbio la propria concessione vivranno i due anni che mancano alla fine del 2023 nel dubbio se continuare a investire nella propria concessione ma nel frattempo i piccoli concessionari dovranno anche pagare l’aumento dei Canoni demaniali la cui soglia minima è stata portata da 362,90 euro a 2500 euro, con un aumento del 600%. La legge 33 della Regione Veneto, conclude il M5S, rende possibile prorogare la concessione fino a 20 anni nel caso in cui il titolare investa in opere edilizie, aperte all pubbliche o con attrezzature. Questa potrebbe costituire una nuova normativa da proporre al Ministro Garavaglia, da parte dei sindaci del G20 Spiagge e della Regione Veneto.

mercoledì 24 novembre 2021

MONTANARIELLO E ZOTTIS IN FAVORE DELLE ASSOCIAZIONI VENATORIE

La delibera di Giunta Regionale con la quale venivano stanziati 218 mila euro a favore delle Associazioni venatorie era stata approvata il 13 luglio scorso, il parere favorevole della commissione competente era invece stato dato già a maggio, ma solo ora la Regione Veneto ha annunciato alle associazioni venatorie la graduatoria dei progetti ammessi al contributo con lo slittamento della rendicontazione dal 30 novembre prossimo al 30 aprile. Il mondo venatorio era preoccupato che i termini fossero in scadenza e che la Regione non avesse ancora risposto. Sembra sia stato fondamentale l’intervento dei Consiglieri Zottis e Montanariello per impedire che i fondi non venissero destinati allo scopo per cui erano stati destinati. I due consiglieri avevano spinto per ottenere una proroga, e averla ottenuta è stato un importante risultato.

venerdì 19 novembre 2021

"DISPONIBILI CON LE MINORANZE": SOLO PAROLE, LA MAGGIORANZA SI TIENE TUTTE LE PRESIDENZE CONSILIARI. ROBERTO ROSSI FELICE DI ESSERE VICE-PRESIDENTE

Il sindaco Armelao, si era dimostrato disponibile ad aprirsi al dialogo con tutte le forze politiche di minoranza, nelle sedi di commissioni consiliari però la maggiaranza di centrodestra ha preferito tirare dritto e assegnare gli incarichi delle presidenze delle commissioni consiliari solo a membri della maggioranza. Con un comunicato firmato dai consiglieri DEM, del M5S e di Obbiettivo Chioggia, le minoranze contestano che, nonostante siano state proposte le persone più rappresentative e competenti per ogni specifica commissione, non hanno ricevuto nessun ruolo nelle presidenze. Anche un solo incarico di presidenza affidato alla minoranza avrebbe dato un segnale positivo di apertura. Unica apertura a Roberto Rossi a cui è stata data una vice-presidenza, un incarico, che, secondo gli addetti ai lavori è praticamente privo di valore politico anche se l’accettazione di Rossi in realtà un valore politico indubbiamente lo ha.

mercoledì 17 novembre 2021

ABITAZIONI IN ABUSO EDILIZIO AL CIMITERO DI SOTTOMARINA: LA MAGGIORANZA REPLICA A MONTANARIELLO

I gruppi consiliari di maggioranza replicano quanto segue rispetto alle dichiarazioni del consigliere Montanariello circa il rinvio dell’ordine del giorno da lui presentato in ordine alle abitazioni collocate nella fascia di rispetto cimiteriale. Alla conferenza dei Capigruppo di giovedì 11 novembre era già stata prospettata l’ipotesi del rinvio concordato di alcuni ordini del giorno (gli ultimi in ordine di presentazione), proprio perché il consiglio comunale era stato convocato alle ore 16.30 e ci si era dati l’indicazione di terminare entro la mezzanotte, al fine di evitare le consuete polemiche sullo sforamento “programmato” del consiglio comunale. Questo perché, in via informale, la conferenza era già stata resa al corrente dell’imminente convocazione di un ulteriore consiglio comunale a breve termine e, nello specifico, il giorno 29 novembre. In aggiunta, si era, in quella stessa sede, già delineata la linea di agevolare gli ordini del giorno che trattavano temi legati ad una particolare ricorrenza temporale (Giornata internazionale dell’albero - 21 novembre e Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne - 25 novembre). Si aggiunga, inoltre, che la complessità dell’argomento (sulla fascia di rispetto cimiteriale) e il suo grado di tecnicismo avrebbe meritato concentrazione ed una approfondita discussione (ipotesi non praticabile dopo 8 ore ininterrotte di consiglio comunale), oltre che una preventiva indagine in sede di commissione, nella quale i dirigenti, la Giunta, la maggioranza e le minoranze possono adeguatamente confrontarsi al fine di trovare una soluzione ad un problema complesso che perdura ormai da molti anni e che non ha mai trovato risposte finora. Le commissioni comunali verranno, tra l’altro, istituite giovedì prossimo (il giorno 18 novembre). Non è il caso che si strumentalizzi un tema così delicato, che è già all’attenzione del Consiglio, del Sindaco e della Giunta.

LINEA 80 PER VIA CAVOUR: M5S NE RIVENDICA L'IDEA MA UN CONSIGLIERE GRILLINO AVEVA BLOCCATO LA DECISIONE

Sulla stampa di questa mattina campeggia la risposta di Stecco, consigliere del M5S, ex assessore al bilancio dell’amministrazione Ferro, all’azione di Armelao che ha portato il cambio di tragitto delle linee di Arriva Veneto, alleggerendo il traffico dei bus sulle strade interne cittadine. 

Questi ha affermato, sulla Voce di Rovigo, “Armelao ha fatto solo quello che avevamo già deciso noi”.

Nel proporlo la vecchia amministrazione si era trovata davanti l’ostacolo del divieto di transito in Via Cavour per i mezzi con altezza superiore ai 3.4 metri. La proposta, all’epoca, aveva causato molte discussioni nelle commissioni consiliari. Allora, con il divieto di transito in via Cavour per  bus superiori a 3.4 metri di altezza,  il traffico nel quartiere di Borgo San Giovanni era aumentato , creando disagi, in particolar modo nell’ambito della sicurezza. Stecco, nell’articolo, afferma che all’inizio dell’anno aveva incaricato l'ufficio dei Lavori Pubblici di ripristinare la circolazione dei bus di Arriva Veneto in Via Cavour, dotando la strada di un cordolo per tutelare la sicurezza dei pedoni. Secondo Stecco quindi, Armelao non ha fatto altro che portare a termine il progetto iniziato e sistemato dal M5S, sottolineando i tempi poco celeri degli uffici comunali che, secondo il consigliere, hanno portato ora, a distanza di quasi un anno, a termine quanto la vecchia amministrazione aveva richiesto.

Nell’ordinanza 205 del 15 novembre scorso che ha permesso lo spostamento del traffico dei bus in Via Cavour, si fa riferimento a una nota datata 28 ottobre di quest'anno, quindi stilata durante questa amministrazione e non durante la precedente amministrazione Ferro, in cui l’azienda di trasporto pubblico Arriva Veneto esprime la necessità di utilizzare mezzi di altezza superiore ai 3.4 metri, per poter svolgere il servizio di trasporto nel percorso che include Via Cavour.

Il divieto di percorrere questo tratto ai mezzi oltre una certa altezza era dovuto come accorgimento alla salvaguardia dei terrazzini delle abitazioni che si affacciano sulla strada, uno dei quali era stato portato letteralmente via da un mezzo molti anni fa. Per tutelare le sporgenze degli edifici e i pedoni in transito ora verrà realizzato un cordolo di delimitazione. 

Con l’ordinanza firmata il 15 novembre saranno comunque solo i mezzi pubblici a poter transitare  in questa via pur superando l’altezza consentita.

L’ordinanza parla di fatti avvenuti dopo l’insediamento di Armelao, quindi il lavoro che Stecco definisce  nell'intervista progettato e sistemato, in ritardo per la sua realizzazione a causa dei tempi degli uffici comunali, mancava ancora di un passaggio per essere portato completamente a termine: la nota di Arriva Veneto del 28 ottobre, quando, ormai,  l’amministrazione Ferro non aveva più voce in capitolo. 

Ma non solo, Endri Bullo, ex Presidente del Consiglio Comunale durante l’amministrazione pentastellata, ha affermato che durante una delle discussioni riguardante lo spostamento del traffico dei bus per via Cavour, Ferro si era dimostrato contrario a questa possibilità in quanto all’interno della stessa maggioranza, nell’ambito del Consiglio Comunale, un consigliere, autista di autobus, si era detto fermamente contrario a questa modifica del percorso di Arriva Veneto. Quindi, la domanda che può nascere spontanea è quanta volontà ci sia stata veramente da parte della precedente amministrazione  M5S per portare a termine questo cambio di tragitto.



 

martedì 16 novembre 2021

ABITAZIONI IN ABUSO EDILIZIO AL CIMITERO DI SOTTOMARINA: MONTANARIELLO CRITICA LA MAGGIORANZA

Ieri in Consiglio Comunale Jonatan Montanariello ha presentato un Ordine del Giorno che chiedeva, riguardo le abitazioni situate nella fascia di rispetto del cimitero di Sottomarina, di promuovere un’azione in grado di investire gli uffici competenti e valutare eventuali strategie per superare il problema, portandolo eventualmente all’attenzione regionale e nazionale. A quanto afferma Montanariello la maggioranza, con prepotenza, ha snobbato il problema, rinviando l’ordine del giorno in questione. Secondo Montanariello si tratta della “prima beffa del carrozzone politico di questa nuova amministrazione” la quale inizia il suo mandato peggio dei suoi predecessori, tra chiacchiere e parole ma, in aula, poca voglia di lavorare e mantenere le promesse. Il consigliere DEM nei prossimi giorni si adopererà in un’opera di volantinaggio con cui informerà i residenti dell’area attorno al cimitero dei fatti avvenuti.

domenica 14 novembre 2021

CAPITELLI VOTIVI: LUCIO TIOZZO (PD) CHIEDE CHE VENGA AVVIATO VELOCEMENTE IL RESTAURO

A Sottomarina vecia ci sono tre capitelli votivi dedicati alla Madonna, siti in zona Berti, Corte Grande e Netti. Mentre il capitello Netti e' stato recentemente restaurato con risorse dell'amministrazione comunale, i due rimanenti versano in precarie condizioni conservative sarebbero da recuperare. Essi infatti rappresentano un pezzo importante della storia, della cultura popolare e della religiosita' di tutti i cittadini di Sottomarina. Considerando inoltre che Chioggia è candidata a capitale della cultura per l'anno 2024; Lucio Tiozzo chiede quindi al Sindaco e alla giunta a reperire le risorse economiche, e ed attivare velocemente i lavori necessari per un pronto restauro e conservazione dei capitelli dei Berti e Corte grande.

MONTANARIELLO: BENE LA REGIONE SULLA SICOREZZA DEL LITORALE DI ISOLAVERDE

Jonatan Montanariello riconosce che finalmente la Giunta della Regione Veneto si è decisa ad agire per mettere in sicurezza il litorale di Chioggia, alla volta di Isola Verde. Da tempo, afferma, sono stati richiesti interventi strutturali, per tutelare ambiente e turismo ma senza che ci fossero a disposizione finanziamenti. Finalmente ora qualcosa si è mosso. Infatti nei giorni scorsi è stato dato il via a due importanti interventi per la sicurezza idraulica nel territorio della Regione Veneto, in località Isola Verde di Chioggia, tra le foci del Brenta e dell’Adige, zona di interesse faunistico e turistico, soggetta a erosione negli ultimi anni, e a un deterioramento a causa delle forti mareggiate. ‘Verrà realizzata una serie di opere a difesa del litorale con un primo intervento pari a un milione e 300 mila euro, a completamento di un primo stralcio eseguito nel 2018 il quale aveva permesso il prolungamento soffolto dei sette pennelli trasversali già esistenti. Le opere di difesa sono cominciate durante la settimana ad opera degli Uffici del Genio Civile, afferma l’assessore al dissesto idrogeologico, Bottacin.
Il secondo intervento partirà la prossima settimana e per la sua realizzazione sono stati impegnati 2 milioni e 100 mila euro e prevedono “l’integrazione della berma soffolta realizzata con il primo stralcio con la parte emersa su ognuno dei sette pennelli trasversali già presenti” ha affermato l’Assessore. Per realizzare i lavori si opererà dal mare, e verranno utilizzati sassi per formare una specie di Y sulla testa di ognuno dei pennelli esistenti, un intervento importante su cui la Regione punta per aumentare la sicurezza del nostro litorale. Entrambe le opere dovrebbero dirsi concluse prima dell’inizio della prossima stagione balneare, condizioni meteo permettendo.

venerdì 12 novembre 2021

MARCO VERONESE (M5S): LA SOLUZIONE DEFINITIVA DEL SOTTOPASSO C’È

Nei giorni scorsi Chioggia Azzurra si era interessata nuovamente al sottopassaggio dell’ospedale, che risulta non solo essere sempre allagato da qualche centimetro d’acqua, dovuta a infiltrazioni,  ma anche luogo di ritrovo di ragazzi che cercano di farla da padroni nella zona.

Interviene sul sottopassaggio il M5S presentando un’interrogazione al consiglio cittadino a nome del consigliere Marco Veronese. 

Questi, ribadendo la situazione attuale del sottopasso, ricorda all’amministrazione attuale che la precedente, nella quale lui stesso aveva il ruolo di vice sindaco, aveva già ipotizzato di rialzare la pavimentazione mettendo in azione delle motopompe per prosciugare le acque dovute alle infiltrazioni provenienti dalla falda. Nello  stesso ambito erano stati previsti un semaforo in entrata e in uscita e la videosorveglianza. 

Era stata preventivata una spesa di un milione di euro. 

Veronese interroga quindi l’amministrazione, chiedendole se ritiene opportuno proseguire con la linea già intrapresa, in tal caso, se ciò venisse fatto entro fine anno, sarebbe più semplice finanziare l’intervento rendendo fruibile il sottopasso, costato non poco alla cittadinanza chioggiotta.

 




Nel comunicato che ci ha mandato l'ex vicesindaco Marco Veronese attuale consigliere comunale aveva messo un zero in più, per la sistemazione del sotto passo la spesa prevista risulterebbe di 100.000 euro e non un milione.

giovedì 11 novembre 2021

FORZA ITALIA: PROPOSTA DI CONCESSIONI PLURIENNALI PER ATTENUARE L’EFFETTO BOLKESTEIN

Nei giorni scorsi il Consiglio di Stato si è espresso riguardo le concessioni demaniali marittime date alle attività balneari. 

Le concessioni attive sono state autorizzate dalla pubblica amministrazione in base alle leggi emesse dal nostro Parlamento, ma sono in contrasto con il diritto europeo. Pertanto dal primo gennaio 2024 non saranno più valide. 

Il Veneto, attraverso la legislazione Regionale, afferma Beniamino Boscolo di Forza Italia aveva previsto che il diritto dei concessionari potesse durare per più di venti anni in virtù degli investimenti fatti. Le istanze nel nostro comune seguono quindi le procedure indicate dalla Bolkestein, mettendo a gara le concessioni tenendo conto degli investimenti fatti, facendo si che la durata delle concessioni stesse abbia una validità per più anni. 

Ci sono atti che non possono però aspettare, afferma Beniamino.

Serve una cartografia più dettagliata dell’arenile, in modo da poter controllare effettivamente le superfici date in concessione. 

Si rende inoltre necessario aggiornare il Piano dell’Arenile anche per poter realizzare adeguamenti urbanistici, come serve sveltire l’istruttoria delle pratiche e per coordinare le aree relative al Demanio Turistico, al quale ha la delega l’Assessore Serena De Perini, di Forza Italia.

 


giovedì 4 novembre 2021

STECCO E VERONESE (M5S): PERSEGUIRE I CACCIATORI SENZA REGOLE NELLE CAMPAGNE DELLE FRAZIONI

Dal 19 settembre si è aperta la stagione venatoria e da quella data ci sono state segnalazioni da parte degli abitanti di Ca’Lino, Sant’Anna e Cavanella, riguardanti alcuni cacciatori che sparavano in direzione delle proprie proprietà, spaventando gli animali d’affezione e da cortile. Sembra anche che il giorno di riposo dalla caccia, del martedì e del venerdì, non sempre sia stato rispettato, questo è quello che sostengono i due consiglieri pentastellati.

In molte città italiane si è svolta una raccolta firme per il referendum contro la caccia, al quale saremo chiamati a votare, con molta probabilità, il prossimo anno.

Sono state raccolte in tutta Italia oltre 520 mila firme, anche grazie ai gazebo del Movimento 5 Stelle. 

Il M5S sostiene che la caccia non è uno sport ma una pratica violenta e ingiustificabile. 

Inoltre i cacciatori dovrebbero raccogliere i bossoli esplosi ma solitamente li abbandonano sul terreno, nonostante siano altamente inquinanti, soprattutto quelli contenenti piombo. Questi dovrebbero essere vietati da una futura modifica alle norme comunitarie, a partire dalle aree umide. 

Il sindaco, tra le sue responsabilità , ha la sicurezza della salute dei suoi cittadini e la tutela degli animali, concludono i due consiglieri grillini Daniele Stecco e Marco Veronese, quindi sindaco e giunta devono imporre il divieto di caccia nei pressi delle abitazioni, stabilendo un apposito regolamento che va approvato dal consiglio comunale.

 

mercoledì 3 novembre 2021

MARCO DOLFIN (LEGA): AMORE E ODIO PER IL MOSE

Amore e odio per il sistema di barriere del Mo.S.E., che se da un lato, con l’essere operativo, protegge la nostra città e Venezia dalle acque alte, tipiche della stagione in cui ci stiamo addentrando, dall’altro lato continuano a costituire un problema per tutti gli operatori del mondo della pesca e delle attività commerciali marittime e portuali, le quali possono riscontrare difficoltà nel momento in cui devono rientrare in porto  trovando le paratie del Mo.S.E. sollevate. Questo ribadisce oggi Dolfin, consigliere comunale e regionale della Lega.

Se le acque alte si verificassero in maniera saltuaria il problema sarebbe circoscritto, ma in questo periodo la necessità di avere le paratoie sollevate a difesa dei centri storici è quasi all’ordine del giorno. In questo momento dell’anno l’attività del Mo.S.E. blocca quasi totalmente le altre attività, creando difficoltà economiche di non poco conto.

Basti pensare al commercio marittimo che giunge al largo delle bocche di porto di Chioggia e che per poter accedere deve attendere il via, con dispendio di gasolio e conseguente aumento dei costi o basti pensare al mondo della pesca.

Quest’ultimo vive un momento di grossa difficoltà, e molte sono le richieste di aiuto che giungono all’amministrazione. Con quest’ultima, i pescatori, i quali sono ormai in allarme, hanno chiesto un confronto. Già sabato ci sarà un primo incontro.

La pesca, afferma Dolfin, non può essere prigioniera del Sistema Mo.S.E., per quanto questo sia utile, per quanto sia stato dispendioso, per gli scandali che lo hanno coinvolto, non solo nel passato ma anche attualmente, vista la gestione poco attenta ad effettuare i pagamenti alle aziende che qui hanno lavorato, che stanno ancora lavorando, ma che ormai da tempo non vengono retribuite. 

È scandaloso che un’opera simile, unica a livello mondiale, non abbia tenuto conto della priorità necessaria del porto rifugio e delle conche di navigazione. Consentirebbe l’ingresso e l’uscita dal porto anche con le paratoie sollevate, proprio per scongiurare che pescatori e attività portuali restino bloccate. 

Il problema è da non sottovalutare, tutt’altro. Bisogna riportarlo alla ribalta, all’attenzione nazionale e dei ministri competenti. Lo stesso Dolfin si fa carico di portarlo nuovamente in Regione.

Seppure non possiamo più permetterci di rischiare le acque alte che hanno messo in ginocchio il centro storico della città nel 2018 e nel 2019, non possiamo neppure permetterci  che le attività economiche restino bloccate a causa della mancanza della lungimiranza necessaria a dare la precedenza alle conche di navigazione rispetto ad altre opere. 

Quella più avanti nei lavori è la conca di Malamocco, che sta presentando tutta una serie di difficoltà strutturali che si sta cercando di appianare, conclude Dolfin. Già avere il completamento della conca di navigazione alla bocca di porto di Malamocco sarebbe fondamentale, per tutte le attività di pesca e portuali sia di Chioggia che di Venezia e degli altri porti della Laguna. Si tratta anche di dare la giusta importanza al tema sicurezza soprattutto in caso di mare grosso e la necessità conseguente di tornate al porto restando in mare il minor tempo possibile.

 


martedì 2 novembre 2021

CHIOGGIA E L’ISOLAMENTO, LUCIO TIOZZO (PD) CHIEDE UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO ALLE CATEGORIE ECONOMICHE INVITANDO ANCHE ZAIA

Lucio Tiozzo, consigliere comunale PD ha richiesto a nome proprio e dei consiglieri dell’opposizione, Jonatan Montanariello, Maurizio Salvagno e Barbara Penzo, al sindaco Armelao e al consiglio comunale di organizzare un consiglio aperto alle categorie economiche e sociali della nostra città, invitando il governatore del Veneto Luca Zaia per definire quali siano le misure che la Regione intende mettere in atto per recuperare le carenze strutturali del nostro territorio, 

Saranno tre i temi clou, a partire dall’Arzeron, alla tratta ferroviaria Chioggia-Piove di Sacco per terminare con gli interventi che si vogliono ipotizzare per la Strada Statale 309 Romea. 

I collegamenti della nostra città sono inadeguati per la realtà che rappresentiamo; le infrastrutture viarie, stradali e ferroviarie, impediscono a Chioggia di svilupparsi quanto vorrebbe, sotto tutti i punti di vista, inclusi quelli produttivi e turistici. Chioggia non può permettersi ulteriori ritardi. Rischierebbe di rimanere indietro rispetto ai processi che stanno coinvolgendo la parte nord-est della nostra regione. Lo sviluppo delle infrastrutture stradali, autostradali e ferroviarie negli ultimi anni hanno coinvolto realtà territoriali concorrenti con la nostra, rendendo le loro aree di competenza più moderne e competitive. 

Il Piano di Resistenza e Resilienza e il Piano Regionale prevedono di poter finanziare e realizzare fin da subito importanti interventi infrastrutturali per rendere l’Italia intera e la nostra Regione più competitive, ponendo un’attenzione particolare ai sistemi ferroviari, portuali e viabilistici.

Pertanto la richiesta che viene presentata al sindaco per poter interloquire con il governatore Zaia.

 


lunedì 1 novembre 2021

MONTANARIELLO CHIEDE AL SINDACO MAGGIOR IMPEGNO PER LA TUTELA DEI LAVORATORI ACTV

Il consigliere regionale e comunale Montanariello ha richiesto al sindaco Armelao e al Consiglio Comunale di Chioggia di farsi garante di un tavolo di confronto tra i vertici AVM e le Organizzazioni Sindacali, al fine di evitare gli accordi integrativi aziendali di secondo livello, ciò per tutelare lavoratori e famiglie sulle cui spalle non deve gravare la crisi che vive ora l’azienda. La richiesta di Montanariello implica che il Comune di Chioggia si dissoci dalle scelte fatte dal Comune di Venezia, socio maggioritario dell’azienda ACTV, e dal suo sindaco.

Le tensioni che si sono create all’interno del gruppo tra azienda e lavoratori sono ormai note a chiunque e sono dovute a scelte unilaterali prese dall’azienda per rivalutare l'organizzazione della stessa a seguito della pandemia. La responsabilità di dette scelte a suo tempo venne fatta ricadere sul minor flusso turistico dovuto all’acqua alta del novembre 2019 e alle chiusure dovute al covid-19.

Gli esponenti del PD che hanno presentato questo Ordine del Giorno al Consiglio ricordano che molti dipendenti dell’ACTV sono nostri concittadini e le scelte fatte dall’azienda ricadranno inevitabilmente sulla nostra città. Alcune scelte fatte hanno già provocato una situazione di disagio economico, soprattutto tra i giovani che quest’anno non hanno avuto modo di essere assunti quali stagionali. Non solo. La situazione di disagio è stata vissuta anche dall’utenza che ha visto più difficoltà a trovare posto nei mezzi, che in post-pandemia possono riempirsi solo all’80%. Ciò ha creato situazioni di disagio sfociate anche in assurdi atti di violenza vera e propria contro lo stesso personale ACTV.

Il Comune di Chioggia è socio di ACTV e lo stesso sindaco può intervenire sulla Conferenza dei Sindaci della Città Metropolitana. Il servizio ora non è adeguato alla richiesta dei nostri pendolari e lo stesso colpisce indirettamente il nostro stesso territorio da un punto di vista turistico. Da questi presupposti parte la richiesta di Montanariello e del suo gruppo del Partito Democratico