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lunedì 17 febbraio 2020

IL LIONS CLUB DI CHIOGGIA: «PALAZZO GRANAIO POTREBBE DIVENTARE SEDE DI COWORKING E INCUBATORE DI IMPRESE INNOVATIVE»

Lo scorso 23 gennaio l'amministrazione comunale ha lanciato un "concorso di idee" per l'utilizzo di palazzo Granaio dopo il restauro, allo scopo di acquisire ulteriori ipotesi di lavoro oltre alla normale destinazione quale pinacoteca civica. Oggi all'appello risponde il Lions Club di Chioggia, nella persona del presidente Luigi Ranzato, il quale suggerisce al Comune di adibire lo storico palazzo trecentesco a spazio di coworking: «Crediamo che l’immobile di pregio nel centro storico della città possa contribuire al rilancio economico di Chioggia, e generare così un effetto domino positivo tale da sollevare molte attività oggi in grande sofferenza e a rischio di chiusura», è l'opinione del Lions.
Per questo l'associazione punta al coworking: «Una soluzione ideale per professionisti o giovani imprenditori - sostiene Ranzato - che si affacciano per la prima volta al lavoro e che non possono permettersi un luogo proprio. Oltre alla convenienza, il coworking è un incubatore che potenzialmente fa entrare in contatto realtà e competenze diverse creando sinergie non solo lavorative, ed è potenzialmente capace di attirare professionisti e investimenti anche dall’esterno». Il club ha in mente «una città dove si fa innovazione, conseguente anche alla sede staccata del dipartimento di Biologia del mare per l'Università di Padova, e alle opere che riqualificheranno in tal senso l'ex istituto Cini».

4 commenti:

  1. Bella idea dare in coworking, a prezzi calmierati, i locali di Palazzo Granaio. Intanto non rimarrebbe vuoto, ma luogo di linfa vitale per una bellissima città che ha bisogno di una svolta... sono d'accordo

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  2. Se devi criticare chi cerca di fare qualche cosa almeno mettici la faccia.

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  3. Fossi socio del rotary potrei gareggiare col presidente de il Lions Club di Chioggia e quindi metterci la faccia. Siccome sono un semplice cittadino senza alcuna medaglia da appuntare al petto, la faccia non ce la metto, ma le mie opinioni e le mie critiche restano valide lo stesso.

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    1. Se permetti tra uno che critica, e ci mancherebbe, e ci mette la faccia e uno che invece si nasconde, se permetti, c'è una BELLA differenza.

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