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mercoledì 26 febbraio 2020

IL GRUPPO CONSILIARE DEL MOVIMENTO 5 STELLE CONTRO IL SINDACO: «FERMI IL MERCATO SETTIMANALE DEL GIOVEDÍ»

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle al consiglio comunale di Chioggia, Paolo Bonfà, si schiera contro l'ordinanza della Regione e del Ministero -recepita dal sindaco Ferro- che autorizza lo svolgimento del mercato settimanale del giovedì a Chioggia. «Anche se le direttive date dalla Regione sono poco chiare e discordanti - si legge in una nota del gruppo M5S - il sindaco Ferro deve autonomamente sospendere il mercato, come fatto da altri sindaci del Veneto.
Quale senso può avere sospendere eventi sportivi oppure ricreativi come il carnevale, e permettere invece assembramenti di persone come per il mercato settimanale chioggiotto?». Scrivono Bonfà e i suoi: «Non intendiamo creare allarme, ma in via precauzionale pensiamo sia auspicabile un rinvio che non metterebbe sicuramente in difficoltà chi il mercato lo svolge, recuperandolo in un momento di maggiore serenità.
Il gruppo consiliare e buona parte della giunta sono dell'opinione che prima di tutto vada tutelata la salute dei cittadini. Non riusciamo a capire quali siano le ragioni, dopo i tanti inviti di consiglieri e assessori, per cui il sindaco rimane fermo sulla propria posizione».

1 commento:

  1. Molte direttive governative di contrasto al contagio del Corona-virus sono delle cavolate.
    Guardiamo cosa accade a Chioggia: è stato autorizzato (giustamente) il mercato del giovedì che attira nel nostro Corso una media di 10-20.000 persone, ma si sono sospese le partite di calcio che attirano 1.000-2.000 spettatori.
    Alle celebrazioni di matrimoni ed esequie civili e religiosi sono autorizzati a partecipare solo i parenti stretti, come se a dette celebrazioni partecipasse una marea di persone.
    Sono sospese le manifestazioni e iniziative che comportano l’afflusso di pubblico quali fiere e sagre, attrazioni e luna park, concerti, eventi sportivi e attività di spettacolo. Mentre possono rimanere aperti i centri sportivi e le palestre pubbliche e private, piscine pubbliche e private. Ora, si badi bene, con che criterio si autorizza l’uso delle piscine quando è noto che sono un principale veicolo di diffusione di qualsivoglia virus?

    Chi ci capisce qualche cosa è bravo!

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