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martedì 31 dicembre 2019

PONTE TRANSLAGUNARE, LA SOVRAPPOSIZIONE DELLE LINEE DI MEZZERIA CONFONDE GLI AUTOMOBILISTI: DOLFIN (LEGA) CHIEDE AGLI ENTI DI INTERVENIRE

Problemi al traffico automobilistico lungo il ponte translagunare delle Stecche, per la sovrapposizione delle linee di mezzeria, vengono segnalati dal consigliere comunale Marco Dolfin. L'esponente leghista rileva come la segnaletica orizzontale lasci a desiderare, trovandosi più linee gialle continue che inducono in errore gli automobilisti, specie con nebbia o forte pioggia: «Si rischia di spostarsi al centro della strada - argomenta Dolfin - e pertanto invito gli enti gestori a intervenire, o ripristinando la situazione antecedente al cantiere, o a sistemare in maniera decorosa la segnaletica orizzontale».
I restringimenti erano propedeutici al cantiere che andrà ad aprirsi nel nuovo anno, per la sistemazione del ponte translagunare delle Trezze, anche se ancora non c'è una data dal momento che ANAS e Comune devono prima concordare a riguardo della circolazione alternativa.

LA NOTTE DEI BOTTI, MONTANARIELLO (PD) CRITICA IL LASSISMO DELL'ORDINANZA COMUNALE: «UN PASSO INDIETRO DI ANNI»

Tutto è pronto per la festa di fine anno a Chioggia, nel giorno in cui l'ordinanza del sindaco Ferro prevede l'estensione della possibilità di lanciare botti fino alle 3 della notte. Il presunto lassismo del provvedimento viene stigmatizzato da Jonatan Montanariello, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale: «Il sindaco voleva chiudere in bellezza il 2019 - esordisce il consigliere - dimostrando come il suo operato non ha niente a che vedere con le richieste dei cittadini, e ci è riuscito benissimo». Montanariello solleva non soltanto il problema delle reazioni degli animali domestici, ma anche dei cardiopatici e del patrimonio artistico con gli scoppi nei pressi di marmi e intonaci, oltre naturalmente al "bollettino di guerra" dei feriti.
L'attenzione del PD è rivolta soprattutto ai prossimi giorni, quando sarà ancora possibile sparare i botti fino alle ore 20: «È una vergogna - continua il capogruppo - non avere il coraggio politico nemmeno di decidere se si vuole combattere il malcostume del botto di fine anno oppure no. Anche in questo caso, la mancanza di coraggio porta a emanare un provvedimento ibrido, né carne e né pesce, dove non si condanna il fenomeno ma si dice che si può fare in una certa ora. Come se i soggetti deboli interessati dagli effetti di petardi e mortaretti - conclude Jonatan Montanariello - prima delle 20 non fossero in giro. Un passo indietro di anni».

venerdì 27 dicembre 2019

IL "ZIOBA" ANCHE A SANTO STEFANO, MONTANARIELLO (PD) ATTACCA: «CITTÀ BLOCCATA SENZA VANTAGGI, LA GIUNTA SE NE VADA»

Non sono mancate le polemiche, politiche e di categoria, riguardo la celebrazione del mercato settimanale del giovedì a Chioggia, avvenuta anche ieri in concomitanza con la ricorrenza di Santo Stefano, festa comandata. Nel mirino delle associazioni degli artigiani e dei commercianti, soprattutto il fatto che da novembre a oggi -per via dell'acqua alta- i negozi stanziali hanno subìto un duro colpo proprio nella stagione che si avvicinava alle feste.
Attacca l'amministrazione comunale Jonatan Montanariello, capogruppo del Partito Democratico: «La giunta continua ad agire come un corpo avulso dalla realtà cittadina - esordisce il consigliere - perché ristoranti e attività pronte a lavorare il 26 dicembre hanno dovuto combattere con i disagi creati dal mercato ambulante, i quali hanno bloccato la viabilità di un'intera parte di città per portare poco di buono all'economia di chi ci vive. I residenti mi hanno invitato ad osservare le code chilometriche verificatesi nel quartiere Tombola con le auto imbottigliate!». Montanariello intende portare in aula una mozione per chiedere conto al sindaco: «È ora - conclude l'esponente del PD - che Ferro e la sua giunta se ne vadano a casa una volta per tutte, facendo a Chioggia un bel regalo di Natale postumo».

lunedì 23 dicembre 2019

FIRMATO IN MUNICIPIO L'ACCORDO DI PROGRAMMA TRA IL COMUNE DI CHIOGGIA E L'AUTORITÀ PORTUALE: FERRO, "VALUTIAMO LO SPOSTAMENTO DEL MERCATO ITTICO"

Il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro e il presidente dell'Autorità Portuale di Sistema per l'Adriatico settentrionale, Pino Musolino, hanno sottoscritto questa mattina alla sala dei Lampadari del municipio l'accordo di programma propedeutico al Documento di Pianificazione Strategica di Sistema, che contribuirà a superare il piano Gottardo del 1981 attribuendo competenze e definendo le aree d'intervento tra i due enti. «Ottimo risultato - spiega il sindaco - perché andiamo dopo anni a mettere ordine su alcune aree della città, che ad oggi risultavano nebulose e di fatto bloccate. Si libera così un processo di espansione e di risposta agli investimenti, verso una ripresa dell'economia del territorio. Attraverso questo accordo è volontà dell'amministrazione intraprendere un percorso che comprende la possibilità di valutare lo spostamento del mercato ittico in una sede più idonea rispetto a dove è attualmente. Con la sottoscrizione dell'accordo di oggi, già deliberata dal consiglio comunale la scorsa settimana, si gettano le fondamenta per un'intesa collaborativa».
Fa eco il presidente Musolino: «La firma di oggi è storica, perché il primo pezzo del DPSS lo concludiamo qui a Chioggia. Un ottimo esempio di come, collaborando in maniera trasparente e avendo come fine ultimo l'interesse pubblico complessivo, due amministrazioni -in tempi anche molto rapidi- riescono a portare a casa un risultato che va a preservare e tutelare le istanze del Comune e, al tempo stesso, garantisce la possibilità di espansione futura del porto in maniera ordinata, rispettosa e sostenibile per il territorio. Ora ci aspettano altri accordi con altre tre amministrazioni comunali (Venezia, Mira e Cavallino Treporti), ma la giornata di oggi ci dà il viatico per dire che abbiamo fatto un bel lavoro, cercando di rispettare in maniera molto discreta anche le indicazioni della città per la chiusura del DPSS complessivo. Poi lavoreremo sui singoli piani regolatori portuali».

domenica 22 dicembre 2019

MERCATO ITTICO AI SALONI, ACCUSE DI BUGIE TRA IL COMITATO E L'ASSESSORA. SPUNTA UN MESSAGGIO "COMPROMETTENTE"

È ormai guerra aperta tra l'assessora all'urbanistica Alessandra Penzo e il comitato dei residenti all'isola Saloni. Tema del contendere, naturalmente, è l'ipotesi di spostamento del mercato ittico all'ingrosso nella parte settentrionale dell'isola, oggi occupata dalla marittima destinata alle crociere e dall'ex cementificio: la scorsa settimana, durante la seduta del consiglio comunale, l'assessora aveva denunciato alcuni atteggiamenti del comitato, con i volantini negli androni dei palazzi che invitavano a partecipare alla seduta, in quanto si sarebbe parlato proprio del trasloco del mercato. L'esponente della giunta aveva più volte rilevato come all'ordine del giorno vi fosse solo l'accordo di programma con l'Autorità Portuale di Sistema, e che qualsiasi intervento in tema di mercato sarebbe stato praticabile solo dopo uno studio mirato alla potenziale doppia viabilità, affidato all'ingegner Luca della Lucia.

Ciò che l'assessora aveva omesso di ricordare - dicono gli esponenti del comitato Saloni in dialogo con Chioggia Azzurra - è che lei stessa aveva affisso un documento nell'androne della casa dove vive, ubicata proprio in isola, per spiegare le proprie ragioni. Non solo: in rete è comparso un video della stessa Penzo, di critica alle azioni del comitato, i cui membri vengono definiti «bugiardi». Ma soprattutto, nei giorni antecedenti la seduta del consiglio, il marito dell'assessora Penzo -che lavora al mercato ittico- aveva fatto girare tra i colleghi un messaggio telefonico su mandato della moglie, nel quale stava scritto che «l'area dell'ex cementificio è confermata quale produttiva di attività inerenti alla pesca», e che «l'accordo di programma con l'Autorità Portuale è propedeutico alla volontà dell'amministrazione di trovare una nuova collocazione al mercato ittico, previo studio di fattibilità», invitando i lavoratori del mercato ad assistere al consiglio.
Probabilmente l'assessora voleva bilanciare in sala consiliare l'annunciata presenza del comitato Saloni, contrario allo spostamento del mercato nell'isola, con quella degli operatori dello stesso, ben intenzionati a trasferirsi. Sta di fatto che, se con una mano la Penzo nega che l'accordo in discussione contempli il trasferimento del mercato ittico ai Saloni, con l'altra faceva mandare messaggi rivolti a chi nel mercato lavora, sollecitando il loro interesse appunto verso lo spostamento tanto contestato dagli abitanti del quartiere. «Come si vede - chiosano i responsabili del comitato, con il presidente Mattia Boscolo Chiodoro - non siamo noi i bugiardi, ma è Alessandra Penzo che nasconde la verità a seconda dei propri interlocutori». C'è da scommettere che la questione non si esaurirà qui.

venerdì 20 dicembre 2019

IL CONSORZIO DI TUTELA DEL RADICCHIO DI CHIOGGIA IGP ADEGUA LE REGOLE DI PRODUZIONE E LE SOTTOPONE AL VAGLIO DELLA COMMISSIONE EUROPEA

A dieci anni dal riconoscimento europeo dell’Indicazione Geografica Protetta per il Radicchio di Chioggia, il Consorzio di tutela adegua il disciplinare di produzione all’evolversi delle modalità di coltivazione e delle esigenze di mercato. «È stato un lavoro paziente e meticoloso - spiega il presidente Giuseppe Boscolo Palo - che abbiamo svolto di concerto con la Regione Veneto, prima, e con il Ministero delle Politiche agricole, poi. Il disciplinare non è stato stravolto, sono state apportate piccole ma sostanziali modifiche che hanno tenuto conto delle esigenze sia dei produttori che degli operatori».
«Gli aspetti produttivi - prosegue Boscolo, entrando nei dettagli - riguardano innanzitutto il peso del cespo, che viene fissato tra i 200 e i 600 grammi per entrambe le tipologie, precoce e tardivo; consentendo di proporre un ottimo prodotto adatto alle diverse destinazioni del mercato. L’industria del lavorato, soprattutto quella della IV gamma, richiede un prodotto più grande, più pratico da lavorare e con una migliore resa. C’è poi la densità colturale, finora talvolta soggetta a contenziosi interpretativi con l’organismo di controllo e certificazione, che ora viene portata a 10-14 piante per metro quadro nella tipologia precoce e 8-12 piante per metro quadro nella tipologia tardivo. Si tengono così in conto lo sviluppo e l’applicazione di nuove tecniche colturali (uso di serre, tunnel, pacciamature, meccanizzazione del trapianto), che comportano la possibilità di modificare i sesti d’impianto della cultura, attuando nelle file coltivate una maggiore variabilità nella densità di piante a metro quadrato, in modo da ottenere pezzature di peso e volume decrescenti all’aumentare del sesto d’impianto, a seconda della destinazione del prodotto.
Infine, viene adeguata la resa produttiva alle variazioni di peso del cespo e della densità colturale introdotte nella revisione del disciplinare, fissando la quantità massima per ettaro in 35 tonnellate in campo, dopo una prima toelettatura da parte del produttore per eliminare le foglie esterne di colore verde o rosso non uniforme. Poi, con la seconda sfogliatura di rifinitura, che viene effettuata nella successiva fase di confezionamento assieme alla selezione dei cespi più idonei, la resa rapportata a ettaro si può ridurre anche fino ad un 30% del peso iniziale. Per questo, la quantità di Radicchio di Chioggia commerciabile col marchio IGP, dopo il passaggio al confezionatore, deve rimanere entro le 28 tonnellate rapportate ad ettaro, chiarendo così che il limite massimo fissato nella versione originaria del disciplinare va riferito al prodotto collocato sul mercato e non a quello raccolto in campo.
Va precisato - sottolinea il presidente - che, in ogni caso, le caratteristiche organolettiche di sapidità e croccantezza peculiari del Radicchio di Chioggia restano invariate, quando non addirittura esaltate con l’applicazione delle densità e sesti d’impianto fissati col nuovo disciplinare, e ciò è dimostrato dalle specifiche prove sperimentali effettuate dall’Università di Padova e prodotte a supporto dell'ipotesi di modifica. Ci sono poi aspetti che interessano peculiarmente la fase di confezionamento e immissione sul mercato: tra questi, il nuovo disciplinare esplicita che il periodo di commercializzazione del Radicchio di Chioggia IGP va dal 1° aprile al 31 agosto, per il precoce, e dal 1° settembre al 31 marzo, per il tardivo. In tal modo viene coperto l’intero arco dell’anno, senza sovrapposizioni di prodotto del precedente raccolto con il nuovo, al momento dell’immissione al consumo.
È un chiaro segnale ed una opportunità per la filiera che potrà così approvvigionare ininterrottamente gli scaffali della distribuzione, fidelizzando il consumatore. Ma la vera novità introdotta per la fase commerciale è l’inclusione delle lavorazioni di IV gamma tra le operazioni di confezionamento. In termini pratici, questo comporta che anche il Radicchio di Chioggia confezionato in buste, tagliato e lavato pronto al consumo, potrà fregiarsi della denominazione Radicchio di Chioggia IGP (senza quindi dover scrivere, ad esempio, “Insalata di”) ed essere ben riconoscibile grazie al logo circolare con lo scudo a fondo bianco e bordatura gialla e all’interno il leone rampante di colore rosso; inoltre potrà affiancare anche il marchio comunitario azzurro con scritta circolare gialla Indicazione Geografica Protetta. Questa inclusione apre notevoli prospettive di mercato, dato che incrementa il servizio abbinato al prodotto, che può essere offerto a consumatori con capacità di spesa medio-alta, disposti ad attribuire un valore monetario all’elemento tempo.
Aspettiamo impazienti la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, che dovrebbe avvenire entro i prossimi mesi - conclude il presidente Boscolo - per poter applicare il nuovo disciplinare già dalle produzioni della prossima primavera. Questo dovrebbe rinfrancare la fiducia dei produttori di radicchio, soprattutto quelli più professionalmente preparati e legati al territorio: dato che resta ferma e consolidata nel disciplinare l’autoproduzione del seme quale caratteristica peculiare per arrivare a produrre Radicchio di Chioggia IGP. Credo sia l’unico modo per differenziarsi nel mercato, evidenziando la forte identità territoriale. Invito quindi gli orticoltori ad attivarsi per la certificazione della produzione e ad entrare nel Consorzio di tutela, che da dieci anni ormai sostiene la promozione del Radicchio di Chioggia IGP. Sia ai produttori che agli operatori chiedo: “Se non ora, quando?”».

giovedì 19 dicembre 2019

SOSPENSIONE DEL 5G COME ABOLIRE LA FAME NEL MONDO: IL CONSIGLIO COMUNALE VOTA UN ORDINE DEL GIORNO INAPPLICABILE

In seno alla seduta del consiglio comunale di martedì scorso, il Movimento 5 Stelle aveva presentato un ordine del giorno che chiedeva al sindaco Ferro di emanare un'ordinanza urgente per bloccare il protocollo tecnologico di comunicazione 5G, in quanto considerato non sicuro. Già altre amministrazioni venete avevano provveduto in tal senso, e un analogo ordine del giorno era stato presentato dal capogruppo leghista Marco Dolfin.
Ma i Comuni, tuttavia, non hanno potestà di intervenire in materia: ieri durante la conferenza stampa di fine anno è stato chiesto al sindaco se la cosa rispondesse al vero, e -avvalendosi della consulenza della segretaria generale dell'ente, Michela Targa- il primo cittadino è arrivato alla conclusione di non poter disporre dell'argomento (strategico secondo le definizioni nazionali) e quindi di non emansre l'ordinanza richiesta dal voto del consiglio, come se avesse impegnato il sindaco a fermare la fame nel mondo. La sperimentazione del 5G quindi non sarà bloccata in città, e anzi una delle principali imprese di telefonia mobile organizzerà nel 2020 un convegno a Chioggia per spiegare caratteristiche ed effetti della nuova tecnologia, con l'intento di smontare gli allarmi creati quanto ai pericoli per la salute.
Vale ricordare che le antenne già installate, relative al protocollo 4G, hanno una potenza anche maggiore rispetto a quelle future, e al momento non vi sono informazioni o elementi tali da giustificare le apprensioni di cui sopra. Lo scorso 8 novembre Chioggia Azzurra aveva peraltro segnalato la possibile installazione di antenne per la tecnologia 5G nelle torri campanarie, a discrezione di ogni parroco secondo mandato diocesano: l'entrata annua per la Diocesi ammonterebbe a circa 12mila euro per ogni campanile cablato.

IL COMUNE AFFIDA ALL'INGEGNER LUCA DELLA LUCIA I RILIEVI PRELIMINARI ALLA DOPPIA VIABILITÀ E ALLO SPOSTAMENTO DEL MERCATO ITTICO AI SALONI

Come aveva annunciato l'assessora ai lavori pubblici e all'urbanistica Alessandra Penzo durante la seduta del consiglio comunale di martedì scorso, il giorno stesso il Comune di Chioggia ha affidato all'ingegner Luca della Lucia con studio a Padova l'incarico per le indagini e i rilievi in merito alla mobilità e al traffico dell'isola Saloni, prodromici all'istituzione di un doppio regime viario e all'eventuale spostamento del mercato ittico all'ingrosso nell'isola.
"Nell'ambito dell'accordo di programma con l'Autorità di Sistema Portuale - si legge nella determina che affida l'incarico - è innestata la necessità di effettuare una valutazione tecnica e analitica sullo spostamento del mercato ittico all'ingrosso dal sito attuale di via Poli ad una nuova area portuale, all'interno delle aree di destinazione a porto peschereccio". Come si evince dal testo, l'ingegner Della Lucia "è stato interpellato direttamente per le vie brevi, in quanto presenta le specifiche e adeguate competenze ai fini dello svolgimento dell’incarico". L'onorario del professionista ammonta a 15mila euro.

OGGI COMMISSIONE CONSILIARE PER DISCUTERE DEL FUNZIONAMENTO DEL GIUDICE DI PACE: RESTERÀ A CHIOGGIA?

Alle ore 17.30 di oggi in sala consiliare del municipio di Chioggia si riunirà la I commissione presieduta da Gianluca Naccari, per fare il punto sul funzionamento del giudice di pace. Negli scorsi mesi più volte l'istituzione era stata sul punto di cessare, dal momento che il Comune di Chioggia non riesce a far fronte alle esigenze dell'ufficio senza una compartecipazione effettiva dei Comuni di Cavarzere e Cona.
La Camera degli Avvocati aveva più volte sollecitato una soluzione per continuare a garantire il servizio alla ex cittadella della giustizia, altrimenti il rischio è che anche le cause di minor entità vengano discusse a Venezia con aggravio dei tempi e delle spese. La seduta della commissione è aperta e pubblica, ma non sarà trasmessa in streaming dal sito del Comune.

martedì 17 dicembre 2019

IL MOVIMENTO 5 STELLE IN CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO A SOSPENDERE IN CITTÀ LA SPERIMENTAZIONE DELLA TECNOLOGIA 5G: "NON SICURA"

Il sindaco di Chioggia dovrà firmare un'ordinanza che sospenderà la sperimentazione della tecnologia 5G nel territorio comunale. L'impegno gli è stato intimato dalla seduta del consiglio comunale di ieri, attraverso un ordine del giorno del gruppo di maggioranza, il Movimento 5 Stelle: il capogruppo Paolo Bonfà ha chiesto e ottenuto l'anticipo dell'argomento nella "scaletta", bypassandone altri otto. Dello stesso tenore un altro ordine del giorno a firma del consigliere leghista Marco Dolfin, che però non è stato discusso.
Nel testo, il M5S impegna il sindaco Ferro a vietare l'installazione di tecnologie giudicate non sicure, così come altre amministrazioni avevano già fatto nel vicinato. Lo schema passa con 15 voti favorevoli. Lo scorso 8 novembre Chioggia Azzurra aveva segnalato la possibile installazione di antenne per la tecnologia 5G nelle torri campanarie, a discrezione di ogni parroco secondo mandato diocesano: l'entrata annua per la Diocesi ammonterebbe a circa 12mila euro per ogni campanile cablato.

CONSIGLIO COMUNALE, PASSA L'ACCORDO CON L'AUTORITÀ PORTUALE. POLEMICHE IN AULA, MA È STATO AFFIDATO LO STUDIO PER LA VIABILITÀ AI SALONI

Si è rischiata la bagarre, ieri pomeriggio in consiglio comunale, quando era in trattazione l'accordo di programma tra il Comune e l'Autorità Portuale di Sistema riguardo la definizione delle competenze operative e decisionali in vari luoghi della città, tra cui punta Poli, Val da Rio e l'isola Saloni. Proprio il comitato tra i residenti di quest'ultima ha animato la platea: circa 50 abitanti del quartiere si sono presentati con cartelli stampati che recitavano "no mercato ittico ai Saloni", anche se il tema in sé non fa parte dell'accordo.
I cartelli sono stati esposti anche dai banchi di alcuni esponenti dell'opposizione, mentre l'assessora all'urbanistica Alessandra Penzo li ha attaccati accusandoli di fomentare la strumentalizzazione dei residenti stessi: «Oggi non si discute del mercato ittico ai Saloni - ha detto Penzo - ciononostante nell'androne di casa mia, che abito nell'isola, domenica mattina è comparso un manifesto che annunciava una raccolta di firme in dissenso rispetto a quell'intenzione, invitando le persone a partecipare alla "riunione" di oggi in quanto si sarebbe trattato di quel trasloco. Ma con ogni evidenza non è così». L'assessora si è rivolta a Mattia Boscolo Chiodoro, presidente del comitato, invitandolo a prendere contatti: «È venuto una sola volta a parlare con me, credo sia tra gli artefici di questi "messaggi" nei condomìni».
Alessandra Penzo è poi entrata nel vivo dell'accordo, che il consiglio comunale ha poi approvato con i 14 voti favorevoli della maggioranza stellata (la minoranza era uscita per proteste): «L'intesa è propedeutica al nuovo Piano Regolatore Portuale, e riteniamo plausibile l'arrivo di una nave da crociera ogni due giorni». A chi invoca un'area verde in luogo dell'ex cementificio, l'esponente della giunta ricorda come la zona dal 2004 sia interessata da un Piruea a carattere residenziale, che contemplava un condominio da 400 appartamenti».
A niente sono serviti i tentativi di prendere tempo, scorporando il provvedimento, e metterlo in attesa come hanno fatto altri enti tra cui il Comune di Venezia: il rinvio ipotizzato da Beniamino Boscolo non è passato in aula, e così il M5S ha avuto campo libero nel dare mandato al sindaco Alessandro Ferro di firmare il documento assieme al presidente dell'Autorità Portuale, Pino Musolino. Gli emendamenti presentati non sono stati ritenuti ammissibili. Alla popolazione che invocava comunque una differente viabilità, l'assessora Penzo ha annunciato di aver affidato ieri stesso l'incarico per lo studio di pre-fattibilità dell'ipotesi mercato e della doppia viabilità commerciale e residenziale, anche a prescindere che poi il mercato venga spostato oppure no.

LE DIRIGENTI SCOLASTICHE DEGLI ISTITUTI COMPRENSIVI DI CHIOGGIA HANNO INCONTRATO IL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE FIORAMONTI

Il ministro della pubblica istruzione Lorenzo Fioramonti, accompagnato dalla direttrice generale Giovanna Boda, ha incontrato all'isola di San Servolo alcuni dirigenti scolastici delle scuole della laguna e del litorale di Venezia. Erano presenti all’incontro anche i dirigenti dell’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. Il tema principale dell'incontro ha riguardato il tempestivo intervento del Ministero per le scuole colpite dagli eventi eccezionali del 12 novembre, ma la riunione è stata anche l’occasione per un confronto costruttivo attorno alle questioni aperte nella scuola. Gli istituti di Chioggia sono stati rappresentati dai dirigenti scolastici Maria Cristina Baleani (Chioggia 1), Cinzia Villanucci (Chioggia 2), Sandra Zennaro (Chioggia 3) e Lia Bonapersona (Chioggia 5), che hanno donato sia al ministro Fioramonti e alla dottoressa Boda alcuni volumi relativi a Chioggia e Sottomarina.

PROGETTO "GIARDINI SICURI", FIRMATA STAMANE LA CONVENZIONE TRA IL COMUNE DI CHIOGGIA E LE ASSOCIAZIONI AUSER E ANTEAS

Stamane nella sala Lampadari del Municipio di Chioggia sono state firmate le convenzioni tra il Comune di Chioggia e le associazioni di volontariato Auser e Vivere Anteas per il servizio di apertura e chiusura giornaliera dei cancelli ai parchi pubblici cittadini, secondo il bando Giardini Sicuri lanciato dal Comune il 5 novembre scorso. Erano presenti alla firma il vicesindaco Marco Veronese, il personale degli uffici coinvolti, il presidente di Auser Chioggia Mauro Boscolo Nata, di Auser Sottomarina Gianni Gibbin, di Auser Sant'Anna Corrado Porzionato e il presidente di Anteas Mario Morandi.
«Ringrazio le associazioni che, oltre a fare già molto per il territorio, hanno dato la loro disponibilità per questo servizio, che si svolgerà 365 giorni all'anno e avrà il via tra qualche giorno», ha detto il vicesindaco. «Oggi con la firma della convenzione si raggiunge un primo obiettivo: questa attività verrà affiancata a metà gennaio da quella dei lavoratori socialmente utili, che potranno effettuare anche piccole manutenzioni nei parchi, e dal lavoro già in corso delle guardie ambientali a tutela del decoro e della sicurezza».
Il progetto civico riguarda otto giardini pubblici e aree verdi del territorio comunale di Chioggia, nello specifico i parchi dell'isola dell'Unione, di viale Umbria, di piazza Europa, di via Nicolò Zeno (dietro la scuola Don Milani e davanti al comparto 8/C1); inoltre i giardini della scuola Padoan in via San Felice, di Sant'Anna di Chioggia e della pista rosa a Borgo San Giovanni. Non appena sarà pronto il nuovo parco di Valli di Chioggia, verrà inserito nel progetto.
I parchi sono aperti tutti i giorni, dal lunedì alla domenica con orario di apertura tra le 8 e le 9, mentre la chiusura differenzia il periodo invernale (tra le ore 18 e le 19) e quello estivo (tra le 19 e le 20), che scatterà il 1° maggio 2020 per concludersi il 31 ottobre. Gli operatori volontari saranno rimborsati dal Comune per alcune spese di assicurazione e vestiario, e presto verranno dotati di pettorina di riconoscimento con la dicitura “Giardini sicuri - Comune di Chioggia”, di fischietto per la segnalazione della chiusura del parco, di un telefono destinato alle segnalazioni e alle comunicazioni con gli uffici preposti.

lunedì 16 dicembre 2019

ELEZIONI DEL CONSORZIO DI BONIFICA, TRIONFA LA LISTA DELLE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE. SILVANO BUGNO IL PIÙ VOTATO IN SECONDA FASCIA CON 570 PREFERENZE

Straordinario successo della lista unitaria delle organizzazioni agricole alle elezioni -svoltesi ieri- per il consorzio di bonifica Bacchiglione. Ben 19 seggi su 20 sono andati alla Coldiretti, alla CIA e a Confagricoltura, mentre un seggio è stato appannaggio della lista "Cittadini nei consorzi" di prima fascia urbana.
Il più votato nella seconda fascia, che esprime 6 consiglieri, è stato Silvano Bugno con 570 preferenze: il consigliere ringrazia «il lavoro svolto con la precedente amministrazione, riguardo l'assetto del territorio per governare di nuovo nei prossimi 5 anni».

MARTEDÌ CONSIGLIO COMUNALE, TRA I VENTI ARGOMENTI ANCHE L'APPROVAZIONE DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA CON L'AUTORITÀ PORTUALE

È convocata per domani, martedì 17 dicembre, la seduta straordinaria del consiglio comunale di Chioggia con 20 argomenti all'ordine del giorno. I consiglieri sono chiamati ad approvare il programma biennale degli acquisti di beni e servizi, con aggiornamento del DUP, a rivedere le partecipazioni pubbliche del Comune in altre società, e a provvedere all'incremento dell'efficienza energetica del patrimonio comunale tramite affidamento al gruppo Veritas.
Ma soprattutto il tema caldo sarà l'approvazione dell'accordo di programma tra l'ente e l'Autorità Portuale di Sistema, che ridefinisce le competenze rispettive in varie zone del centro storico, da punta Poli all'isola Saloni fino a Val da Rio. Questo accordo spiana la strada allo spostamento del mercato ittico all'ingrosso proprio ai Saloni, circostanza che non viene ben vista dagli abitanti del quartiere: necessario, in ogni caso, sarà separare la viabilità d'impresa da quella residenziale.
Fra le mozioni delle minoranze, Marco Dolfin chiede di sospendere la sperimentazione della tecnologia 5G nel territorio del Comune, e lo stesso recita un ordine del giorno della maggioranza stellata. Inoltre verrà sottoposto il progetto di orti urbani, mentre Barbara Penzo chiede al Comune di attribuire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, senatrice a vita e deportata nei campi di sterminio nazisti.

domenica 15 dicembre 2019

IL PARTITO DEMOCRATICO: "L'ACCORDO DI PROGRAMMA TRA COMUNE DI CHIOGGIA E AUTORITÀ PORTUALE DOVEVA ESSERE PRIMA DISCUSSO CON LA CITTÀ"

L'ipotesi di accordo di programma tra il Comune di Chioggia e l'Autorità Portuale di Sistema, presentata il 13 dicembre in commissione consiliare congiunta, non è stata discussa e condivisa con la città e con alcuno dei soggetti interessati. Lo sostiene il Partito Democratico, che in una nota elenca i motivi della propria perplessità: «Non è stata discusso con i cittadini dei Saloni - scrive il PD - i quali invece dovrebbero essere messi a conoscenza del fatto che l'accordo prevede che nel quartiere residenziale in futuro dovranno coesistere il traffico crocieristico, il mercato ittico, l'attracco dei pescherecci, le fabbriche di trasformazione del pesce».
Ancora, i democratici contestano che l'accordo non sia stato discusso con i residenti e gli operatori del quartiere Canali, «che non potranno operare alcuna trasformazione dei loro immobili, ad esclusione della residenza»; né con le imprese attualmente operanti all’interno dell’area meridionale di Val da Rio, che «resteranno vincolate all’approvazione della variante al Piano Gottardo (alcuni anni), mentre viene svincolata un’area attualmente destinata ad attività connesse con il porto, tutt’ora inedificata». Infine, secondo il partito di calle Padovani, «non è stata discussa l’ipotesi di spostare l’eco-centro in un luogo più idoneo e distante dalla residenza, che oltretutto -in una ipotesi di sviluppo della filiera dei prodotti ittici- potrebbe creare un notevole impedimento». Non è chiara, per i dem, la logica che ha animato queste scelte: «La ristrettezza di orizzonti di questa amministrazione si palesa nelle scelte urbanistiche. Il PD non vuole che i problemi dell’isola Cantieri vengano trasferiti all’isola Saloni, creando le medesime criticità.
Chiediamo che la zona dell’ex cementificio diventi area attrezzata in funzione della residenza, dei possibili servizi e quale polmone verde di tutta la città. Il Partito Democratico chiede il confronto con cittadini e attività produttive, cosa che questa amministrazione non sa fare, anzi preferisce piegarsi ai voleri dei poteri forti. Per tali presupposti, riteniamo quindi importante -come altri Comuni- rinviare la firma del protocollo con l'Autorità Portuale, ed attivare una discussione pubblica con tutti i cittadini interessati, nello spirito di trasparenza che deve animare ogni amministrazione». Il PD invita i cittadini interessati a presenziare alla seduta del consiglio comunale di martedì 17 dicembre, a partire dalle ore 14.30.

venerdì 13 dicembre 2019

ACCORDO TRA COMUNE E AUTORITÀ PORTUALE, SEGANTIN (CHIOGGIA VIVA): «AI SALONI SOLO LA CROCIERISTICA, NO AL MERCATO ITTICO»

L'accordo tra Comune e Autorità Portuale, analizzato stamane dalla II e IV commissione consiliare, prevede tra l'altro la cessione al Comune della competenza di pianificare nell'area dell'isola dei Cantieri e di punta Poli. Inoltre sarà mantenuto in zona Saloni l'attuale parcheggio frontestante gli stabilimenti CAM, mentre potrà essere ampliato l'ecocentro in via Maestri del Lavoro a Val da Rio. In generale, la firma tra il sindaco Alessandro Ferro e il presidente Pino Musolino definirà il perimetro delle aree del territorio di Chioggia con funzioni strettamente portuali (di competenza dell'Autorità di Sistema Portuale) e quelle di interfaccia tra porto e città, che sono in capo al Comune di Chioggia.
Mentre l'amministrazione è intenzionata a spostare il mercato ittico all'ingrosso all'ex cementificio (previa valutazione di fattibilità), secondo Marcellina Segantin di Chioggia Viva «l'isola Saloni dovrebbe essere destinata esclusivamente allo sviluppo della destinazione crocieristica e della conseguente accoglienza turistica ed infrastrutturale, previa naturalmente la realizzazione di una nuova viabilità che consenta di separare l’uso residenziale dalle funzioni produttive».
In tal senso la consigliera di opposizione evidenzia che «pur essendo stato individuato l'uso crocieristico della marittima nord dei Saloni, nell’accordo sta scritto che in quell’area potranno esserci “anche” funzioni di servizio ai passeggeri, "ivi compresi i crocieristi”. Il che non denota una chiara indicazione allo sviluppo dell’area in tal senso, considerando inoltre che si legge come le banchine della stessa zona vengono “mantenute alla funzione peschereccia”». Quanto all'ex cementificio, Segantin sottolinea come «l'area è coperta da PIRUEA approvato con tutte le autorizzazioni necessarie, e la trasformazione non è avvenuta solo perché la proprietà ha fatto scelte diverse».

IL SINDACO PERDE L’OTTIMISMO: ROMA BOCCIA PER VIZI DI FORMA (E NON SOLO) L'EMENDAMENTO CHE VOLEVA BLOCCARE IL DEPOSITO DI GPL. È TUTTO IN ALTO MARE

«Attenzione a gridare vittoria, perché vittoria non c'è». In effetti, a soli quattro giorni di distanza da queste parole, c'è di che dar ragione al presidente dell'Autorità Portuale di Sistema Pino Musolino, quando lunedì sera -davanti al sindaco Ferro che spargeva ottimismo- dal palco dell'auditorium San Nicolò predicava cautela in merito alla possibile soluzione per via parlamentare all'entrata in funzione del deposito di gpl in Val da Rio. Ieri è arrivata infatti la doccia fredda per le aspettative comunali: la commissione Bilancio del Senato ha infatti respinto il sub-emendamento alla legge finanziaria, avanzato dagli esponenti del Movimento 5 Stelle Orietta Vanin, Giovanni Endrizzi e Barbara Guidolin, teso a fermare l'impianto in quanto costruito in un ambiente protetto dall'UNESCO come la laguna di Venezia.
Si attende di conoscere le motivazioni per cui la postilla dei tre senatori stellati non ha raggiunto manco lo stadio iniziale della votazione, anche se tutto lascia intendere che il problema stia nella forma stessa della presentazione: non un emendamento alla legge di bilancio, da far confluire nel cosiddetto "maxiemendamento" venutosi ad assemblare ieri con le richieste di tanti altri senatori, bensì un sub-emendamento collegato senza attinenze di materie a quanto poi il ramo del Parlamento avrebbe dovuto deliberare. Del resto era stato lo stesso ministro Patuanelli, il 24 novembre durante l'incontro con la delegazione chioggiotta, a promettere un disegno di legge di fonte governativa, e non un cavillo "volante" in quattro e quattr'otto: con certezza, un provvedimento di fonte ministeriale avrebbe goduto di forza maggiore nel chiedere il via libera per regolare una situazione assai specifica, quasi ad hoc.
Ora torna di nuovo incerto il futuro del deposito e di chi vuole contrastarne l'accensione: resta naturalmente la buona fede -per quanto enfatica- del sindaco Ferro nel voler fare tutto il possibile e anche di più per impedirlo, così come si possono ancora esperire gli altri passaggi evocati dallo stesso ministro Patuanelli, dal risarcimento al blocco di ogni proroga eventualmente necessaria a perfezionare l'impianto. Ma già la partita giudiziaria, fra il TAR e il Consiglio di Stato, è andata a favore dell'impresa guidata da Renzo Zucchi: anche se gli enti preposti ancora non vogliono discutere l'ipotesi di pipeline avanzata dall'ingegner Achille Cester, che consentirebbe di bypassare il ricorso alle navi gasiere per l'approvigionamento del gpl e la sua uscita dalle bocche di porto.

L'AUTORITÀ PORTUALE STA LIBERANDO L'AREA VICINA AL CEMENTIFICIO PER IL COMUNE DI CHIOGGIA: PIÙ VICINO IL TRASLOCO DEL MERCATO ITTICO AI SALONI

La maggioranza del consiglio comunale di Chioggia marcia diritta verso lo spostamento del mercato ittico all'ingrosso verso l'ex cementificio ai Saloni. Lo ha confermato stamane l'assessora ai lavori pubblici Alessandra Penzo a margine della seduta congiunta della II e IV commissione consiliare, riunitesi per discutere l'accordo preliminare con l'Autorità Portuale di Venezia allo scopo di regolare le aree pertinenti il porto, attualmente normate dal piano regolatore Gottardo del 1981. L'Autorità, intervenuta con il segretario generale Marino Conticelli, sta adempiendo ad accordi simili anche con i Comuni di Venezia, Cavallino e Mira: il piano Gottardo infatti presenta difformità tra alcuni edifici effettivamente presenti nelle aree e quelle previsti sulla carta.

«Al Comune di Chioggia - ha dichiarato Conticelli - stiamo cedendo diritti e competenze su alcune aree, tra cui la stazione marittima dove approdano le navi da crociera, e quelle residenziali adiacenti all'ex cementificio». Proprio su quest'ultimo si appuntano le mire dell'amministrazione, dal momento che i privati paiono ritirarsi dal progetto urbanistico e quindi l'ente potrebbe mettere in pratica i propositi di trasferimento del mercato ittico all'ingrosso: contrario a questa ipotesi il capogruppo del Partito Democratico, Jonatan Montanariello, che durante un animato intervento ha messo in guardia dall'aumento della promiscuità fra il traffico residenziale e quello diretto al mercato.
«La giunta parla di studi per il progetto di una doppia viabilità - chiosa il consigliere - ma nella realtà il problema verrà spostato da una zona abitata come punta Poli a un'altra zona abitata quale l'isola Saloni, dove i camion gireranno in mezzo alle case». Sempre per intemperanze, la commissione è stata anche sospesa per qualche minuto, mentre le opposizioni lamentavano il fatto di aver ricevuto solo ieri il materiale per l'esame della questione. Ora l'accordo tra Comune e Autorità Portuale, che durerà dieci anni, andrà sottoposto al voto del consiglio comunale di martedì 17, quindi destinato al sindaco per la firma. Nel suo intervento il segretario Conticelli si è anche tolto un sasso dalla scarpa quando ha affermato che «c'è chi ha dimenticato di essere un ente pubblico»: il riferimento molto probabilmente era ad A.S.Po., l'Azienda Speciale per il Porto che ha in uso beni demaniali ma che aveva censito quale proprietà della Camera di Commercio da cui dipende.