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giovedì 31 ottobre 2019

L'EURODEPUTATA ROSANNA CONTE PAVENTA TAGLI DI 6 MILIARDI AI FONDI DA BRUXELLES PER L'AGRICOLTURA COMUNE

L'Italia rischia di subire dall'Unione Europea un forte taglio ai fondi per le politiche agricole comuni. Lo sostiene l'eurodeputata Rosanna Conte, che si affida alle indiscrezioni relative al prossimo bilancio pluriennale dell'Unione: il taglio ammonterebbe a 6 miliardi. «Un inaccettabile schiaffo a un settore oltremodo centrale per l'economia del Paese, ancor più in regioni quali Veneto e Friuli Venezia Giulia». La parlamentare europea ritiene che «i tagli sarebbero la diretta conseguenza dell'opposizione dei Paesi più ricchi come Germania e Olanda a un aumento dei contributi nazionali al bilancio. Gli stessi Stati che assieme alla Francia hanno provocato, con il braccio di ferro Airbus-Boeing, l'attuazione dei dazi USA che stanno colpendo proprio il made in Italy agroalimentare. Il governo si dia una svegliata e reagisca facendosi sentire a Bruxelles: occorre fermare i tagli all'agricoltura e istituire un fondo UE per compensare i dazi«.

L'ASSESSORE REGIONALE AL TURISMO IN CONVEGNO A CHIOGGIA: "STOP ALL'ILLEGALITÀ COL CODICE IDENTIFICATIVO DELLE STRUTTURE RICETTIVE"

Una platea numerosa e interessata ha accolto martedì pomeriggio, nella sala convegni all'hotel Le Tegnùe di Sottomarina, l'assessore regionale al turismo Federico Caner che, invitato dalla locale sezione della Lega, ha conferito in merito alle nuove norme regionali in materia di strutture ricettive e turismo balneare. Presenti naturalmente gli operatori turistici, non solo di Sottomarina ma anche da Jesolo, Caorle, Eraclea: in sala, ad esempio, i referenti dei consorzi di promozione turistica Con Chioggia Si e Lidi di Chioggia, i concessionari balneari riuniti in Ascot e una foltissima rappresentanza dell'Associazione Albergatori di Sottomarina, oltre al presidente di Federalberghi Marco Michielli.

Introdotto dal capogruppo consiliare Marco Dolfin, l'assessore Caner ha spiegato come funziona il codice identificativo che determina chi esercita l'attività ricettiva in maniera autorizzata e chi evade: «È un'iniziativa della regione che intende far emergere il "nero", soprattutto nei bed and breakfast, affittacamere, Airbnb. Regolarizzare le posizioni rende tutti sullo stesso piano». Il codice, spiega Caner, andrà richiesto dal titolare dell'impresa alla relativa associazione di categoria e abilita a riscuotere la tassa di soggiorno dai propri ospiti. Naturalmente, per chi froderà la legge, sono in arrivo misure sanzionatorie di un certo rilievo.

MONTANARIELLO AGGREDITO FISICAMENTE IN COMMISSIONE DAL PRESIDENTE DI UN COMITATO CIVICO: IL PD, "NESSUNA CONDANNA DALL'AMMINISTRAZIONE"

Nel corso della seduta di IV commissione consiliare che ha avuto luogo ieri pomeriggio, il capogruppo del Partito Democratico Jonatan Montanariello è stato aggredito fisicamente dal presidente del comitato civico di Valli di Chioggia, Giuliano Fiorindo. Montanariello ora è convalescente e il suo partito ha emanato un comunicato di solidarietà: «Gravissimo quanto accaduto ieri, un ulteriore spettacolo indegno per Chioggia», si legge nella nota vergata dalla segretaria Barbara Penzo per conto della segreteria comunale. «A poche settimane dall'approvazione di un ordine del giorno del M5S che chiedeva di abbassare i toni in aula ed invitava al rispetto reciproco - continua Penzo - si denuncia il superamento di ogni limite durante la seduta di ieri, attraverso l'uso delle mani da parte di un cittadino presente a sostegno della maggioranza nei confronti del capogruppo del PD.
La violenza è sempre inaccettabile, ancor più se si manifesta all'interno di luoghi istituzionali. Etica e buon esempio dovrebbero essere princìpi cardine di una buona amministrazione, che avrebbe dovuto esprimere una ferma condanna rispetto a quanto avvenuto. Tutto ciò è frutto di una evidente incapacità da parte del governo cittadino al dialogo e alla mediazione nel dibattito politico, che può avere una pessima ricaduta nella cittadinanza provocando comportamenti come quello visto ieri, di incivile convivenza. Il linguaggio violento usato da alcune forze politiche danneggia le persone e deteriora le relazioni, passando purtroppo dalla violenza verbale alla violenza fisica in modo molto veloce». Il Partito Democratico di Chioggia auspica che «si operi quindi allo scopo di ritrovare quanto prima un clima costruttivo e di dialettica democratica per il bene di tutti».

SOPPRESSO IL PRESIDIO FISSO DEL SABATO ALLA DOGANA DI CHIOGGIA, IL DISAPPUNTO DEL COMITATO PER IL RILANCIO DEL PORTO

La Direzione delle Dogane del Triveneto ha deciso di sopprimere il presidio fisso del sabato alla Dogana di Chioggia, là dove era reperibile un funzionario, con la possibilità di contattare la sezione Antifrode e Controlli di Venezia. Una doccia fredda secondo Alfredo Calascibetta, presidente del Comitato per il Rilancio del Porto, che ha inoltrato una comunicazione alla Direzione delle Dogane, al sindaco Alessandro Ferro, alla presidenza dell'Autorità di Sistema Portuale, ai sindacati e alle imprese portuali di Chioggia e Venezia: «Nel mentre nei porti si parla di digitalizzazione ed intese tra Dogane ed Autorità di Sistema - esordisce il comitato - a Chioggia si hanno altri risultati.
Il Porto, pur con tutti i problemi in primis di pescaggi e protocollo fanghi, intravedeva una luce all’orizzonte con una lenta ripresa. Ora questa decisione: ma ricordo che il Porto nel 2018 ha versato nelle casse dell'Autorità di Sistema 6 milioni di diritti». Il comitato vede problemi e disservizi quali conseguenze della soppressione: «Siamo un Porto, non una dogana di linea. L’attuale servizio odierno, curato con la reperibilità della locale Dogana, supporta l’operatività portuale in maniera positiva grazie alla disponibilità ed elasticità dei suoi singoli funzionari. È impensabile chiudere il servizio doganale al sabato unitamente alla domenica, che sono giornate operative normali per un porto. La Dogana non può essere chiusa, ma deve essere a disposizione degli utenti che non possono subire ulteriori restrizioni, le quali andrebbero a penalizzare le decisioni armatoriali escludendo appunto lo scalo di Chioggia dai traffici, a favore di porti vicini».
L'operatività del Porto di Chioggia rispecchia il lavoro degli altri porti nazionali: «Le necessità specifiche - conclude Calascibetta - richiedono un impegno sulle navi di sette giorni su sette, con qualsiasi orario. Le navi potrebbero terminare, come avviene spesso, al venerdì sera le operazioni doganali da perfezionarsi al sabato, senza causare ritardi. L’idea di cancellare questo servizio da parte di un istituto dello Stato non viene accettata dalla portualità clodiense».

IL TAR RESPINGE IL RICORSO DI SEI FARMACIE DI SOTTOMARINA: LEGITTIMA LA NUOVA ZONIZZAZIONE DEL COMUNE, LA SAN MARCO RESTA IN VIA MARCO POLO

Il Comune di Chioggia ha ottenuto ragione dal TAR del Veneto, che lo scorso lunedì 28 ottobre ha respinto il ricorso presentato da sei farmacie ubicate a Sottomarina contro lo spostamento della farmacia San Marco da corso del Popolo a via Marco Polo. I ricorrenti chiedevano l'annullamento della delibera di giunta numero 147 del 24 luglio 2018 che risistemava i bacini di utenza di ogni esercizio in virtù proprio di detto spostamento. In tale occasione il Comune recepì obbligatoriamente una precedente sentenza del TAR, che aveva disposto fosse la giunta e non il consiglio comunale l'organo competente a formulare la zonizzazione. Le sei farmacie di Sottomarina -che si sono sentite penalizzate dal nuovo assetto- lamentavano quattro violazioni nella delibera, tutte riconducibili all'eccesso di potere per carenza di istruttoria, travisamento dei fatti e contraddittorietà.
Secondo il Tribunale Amministrativo Regionale, invece, la convalida per autotutela da parte dell'ente è fondata. La sentenza dà ragione al Comune che all'epoca non aveva disposto il mero decentramento di una farmacia dal centro storico di Chioggia a Sottomarina, bensì una più generale revisione della pianta organica del settore, motivata con le mutazioni demografiche e dai parametri che prevedono una farmacia ogni 3300 abitanti. Peraltro il TAR afferma che il Comune non era tenuto a dimostrare tali spostamenti di popolazione, pur avendone nei fatti tenuto conto: a Sottomarina, infatti, in precedenza vi erano due zone le cui farmacie superavano i 6mila assistiti. Inoltre, per assegnare la settima farmacia a Sottomarina è sopravvenuto anche un bando regionale, cui la San Marco aveva partecipato volontariamente.
Il TAR quindi, confermando la correttezza del complesso iter procedurale seguìto dall'ufficio Commercio del Comune di Chioggia, riconosce valida l'attribuzione di una nuova farmacia nella zona sud-est di Sottomarina, interessata maggiormente dallo sviluppo urbanistico, e quindi considera «equa e funzionale» la zonizzazione predisposta dal Comune, accolta benevolmente anche dall'ULSS 3 Serenissima e dall'Ordine dei Farmacisti di Venezia. Le sei farmacie ricorrenti, quindi, sono state condannate al pagamento delle spese di lite per 1500 euro al Comune e altrettanti alla farmacia San Marco. La sentenza è stata firmata dalla presidente del collegio Alessandra Farina e dagli altri magistrati Marco Rinaldi (primo referendario) e Mara Spatuzzi relatrice della causa nell'udienza pubblica del 9 ottobre scorso.

mercoledì 30 ottobre 2019

LA SOLIDARIETÀ DEL COMUNE ALL'OPERAIO FERITOSI IERI MENTRE LAVORAVA AL GRANAIO: "NON CI SONO STATE IRREGOLARITÀ, IL CANTIERE RESTA APERTO"

L'amministrazione comunale di Chioggia esprime solidarietà all'operaio rimasto ferito ieri durante i lavori di restauro nel cantiere di palazzo Granaio. «L'istruttoria da parte dello Spisal è ancora in corso - spiega l'assessora ai lavori pubblici Alessandra Penzo - anche per accertare l'esatta dinamica dell'accaduto, ma non sono state contestate irregolarità nell'osservanza delle norme di sicurezza o nell'uso di protezioni individuali. Il cantiere rimane aperto. Siamo comunque rammaricati dell'accaduto: ci siamo informati dello stato di salute dell'operaio, che non sembrerebbe grave, e gli siamo vicini augurandogli una pronta guarigione».

INTEMPERANZE LUNGO IL LUSENZO, LE IMMAGINI DELLE TELECAMERE NON SONO UTILIZZABILI: IL CABLAGGIO DI TUTTO L'ANELLO A INIZIO 2020, DOPO RIVA VENA

Le immagini riprese dalle circa venti telecamere installate lungo il Lusenzo dal lato di Borgo San Giovanni non sono utilizzabili ai fini della sicurezza urbana. Lo ha detto ieri pomeriggio il comandante della polizia locale Michele Tiozzo, intervenuto alla seduta della IV commissione consiliare chiesta per fermare le intemperanze di non pochi giovinastri lungo ambo le rive della laguna interna: come ha specificato in seguito l'ingegner Lucio Napetti del settore lavori pubblici, non è stata ancora connessa la fibra che dal percorso ciclopedonale le collega direttamente all'insula di Chioggia, agli uffici della polizia locale e alle altre forze dell'ordine.
Quindi, al momento, pur funzionando non possono produrre elementi di prova giuridicamente ammessi. Ma la situazione è destinata a cambiare nel giro di poco tempo, assicurano dirigenti e funzionari comunali: il piano approvato nel 2007, con il monitoraggio di tutto l'anello, andrà a compimento dopo che verrà completata l'installazione dei dispositivi di videosorveglianza anche lungo la riva Vena (in specie verso i ponti meridionali) dove analoghi episodi sono stati più volte segnalati. Lo stesso sindaco Alessandro Ferro conferma che all'inizio del 2020 l'operazione dovrebbe essere conclusa, e comprendere anche il perimetro dell'isola dell'Unione.

Alla sessione di ieri, chiesta dalle opposizioni, ha partecipato anche una dozzina di residenti che abitano il Lusenzo dal lato di Sottomarina: Rossano Tiozzo, che vive là da vent'anni, parla di «tanto consumo di droghe e alcool, gare di scooter e bici elettriche, musica sparata dalle casse» da parte di «piccoli greggi di pecore sparse, saranno 50 persone in tutto» che peraltro hanno pure danneggiato i marmi d'Istria della riva, gettandoli in acqua. Sono le telecamere l'unica risposta a un tema che Chioggia Azzurra ha sollevato più volte? Certo che no, afferma Michele Tiozzo con lungimiranza degna di un politico della miglior specie: «Militarizzare non è la soluzione. In riva Vena ad esempio i malviventi hanno prosperato da quando gli operatori sani hanno lasciato i negozi. Anche nel Lusenzo la soluzione potrebbe essere introdurre locali e imprese rivolte a persone di tutte le età, magari ambulanti con dehors, e pensate anche per l'arrivo in barca. Dove c'è luce c'è controllo, la città si rende sicura con le lampadine».
Ma questo pensiero assai condivisibile si scontra con la realtà dei fatti: Daniele Boscolo Lisetto ha ottenuto una licenza nel 2012 per instaurare appunto una propria attività d'impresa, ma - sono le sue parole - «l'ufficio commercio e l'edilizia privata non hanno "lavorato" assieme, dandomi la possibilità di aprire un locale previa presentazione di un progetto».

Nell'attesa che un nuovo piano delle licenze faccia diventare realtà la legittima aspirazione del signor Lisetto e di chissà quanti altri, magari prendendo in considerazione il progetto di parco galleggiante e strutture ricettive formulato dagli architetti di NAOS, l'opzione repressiva non resta comunque l'unica in campo: i consiglieri ieri hanno discusso di ostacoli fisici quali dissuasori all'uso di scooter -specie dietro l'isola dell'Unione- che però il primo cittadino ha bocciato, nonostante le aperture del comandante Tiozzo. Il quale comunque chiosa: «I dati dicono che il tasso di criminalità in città è inferiore a quello registrato nel Veneto e alla media nazionale».
Però è pur vero che episodi spiacevoli sono accaduti e continuano ad accadere: le scorribande di adolescenti in diversi luoghi della riva ne minano la vocazione pedonale e ciclabile, destinata al fitness. Sono soprattutto le donne e le ragazze a rischiare di essere prese di mira da assembramenti numerosi, che poi lasciano "ovviamente" cartacce e bottiglie per terra: «Sono stati presentati due esposti già nel 2017 e nel 2018 - dice Marcellina Segantin, consigliera di ChioggiaViva - anche per i lampioni divelti, per le tavole del pontile dissestate. Residenti e passanti cominciano ad avere paura anche perché è difficile cogliere queste compagnie sul fatto». E se Barbara Penzo suggerisce di fare come a Mestre, dove l'apertura dell'ostello Anda e la successiva aggregazione positiva ha eliminato le malversazioni attorno a parco Bainsizza, la maggioranza ricorda le opere pubbliche realizzate nella zona e riconsegnate alla città: non ultima la pista rosa, sistemata con impianti per calcetto e basket, e chiusa la sera da un doppio cancello.
Dai banchi del M5S, Elisa Busetto -che fa appello a un senso civico sempre più carente- suggerisce una retata interforze anche immediata, con effetto dimostrativo, e ricorda un ricorso avvenuto dopo che i genitori di un ragazzo avevano contestato le immagini riprese dalle telecamere. Secondo Ilaria Lunardi sono possibili operazioni di agenti in borghese, di modo da non essere immediatamente riconoscibili dai minori ed evitare la loro fuga: «Non hanno paura di niente, se ne fregano e rispondono, anche di notte». Ma il comandante Tiozzo gela l'ipotesi: «Oltre a essere notoriamente sotto organico, la Polizia Locale è coordinata in queste azioni dal Commissariato di Pubblica Sicurezza.
Ma se il fenomeno non è considerato una priorità, è difficile spendere i propri uomini in questo modo». La sintesi spetta al sindaco, che in chiusura di seduta incoraggia i cittadini presenti a registrare video e girarli alle forze dell'ordine, monitorando orari, frequenze, giri: «Formalizzate le denunce, non scoraggiatevi». La passeggiata del Lusenzo, ricostruita negli anni Novanta, ha resistito meglio di altre opere al passaggio del tempo, grazie ai materiali e alla fattura e nonostante l'afflusso molto alto di persone al giorno: sopravviverà anche alla generazione trap?

martedì 29 ottobre 2019

BIKE SHARING A CHIOGGIA E SOTTOMARINA, OK DALLA V COMMISSIONE CONSILIARE: SST GESTIRÀ L'APPALTO, A COSTO ZERO PER LE CASSE COMUNALI

Chioggia avrà di nuovo un servizio di bike sharing. Tutti i gruppi presenti in consiglio comunale, durante la seduta odierna della V commissione, hanno espresso infatti parere favorevole al finanziamento in arrivo da InterReg Italia-Croazia per il progetto SUTRA di mobilità sostenibile: si tratta di 288mila euro, ripartiti tra l'acquisto delle biciclette e l'attrezzatura degli spazi con colonne di stallo (190mila euro) e la dotazione di telecamere per il relativo circuito di videosorveglianza (90mila euro).
L'incarico di gestire l'appalto a terzi è assunto dalla società partecipata SST. I luoghi dove saranno piazzate le biciclette saranno tre o al massimo quattro: piazza Europa a Sottomarina, l'isola dell'Unione, il parcheggio di Borgo San Giovanni. La commissione ha discusso di vari modelli per utilizzare i mezzi, anche attraverso un'applicazione: non "abbandonando" le biciclette dove si vuole, bensì riportandole al luogo di partenza. «È un servizio in più, e a costo zero per la comunità», ha detto il presidente della V commissione Beniamino Boscolo.

sabato 26 ottobre 2019

GLI OPERATORI DI CHIOGGIA E SOTTOMARINA "TURISTI IN CITTÀ" PER UN GIORNO GRAZIE ALL'EMOTIONAL TOUR DELL'ENTE BILATERALE VENETO-FRIULI VENEZIA GIULIA

Lo scorso venerdì 25 ottobre oltre cinquanta operatori turistici sono stati coinvolti dall'Ente Bilaterale Veneto-Friuli Venezia Giulia, dall'ente di formazione Cescot in seno a Confesercenti del Veneto e dal consorzio di promozione turistica Lidi di Chioggia in una "Promenade des Ateliers", ovvero un tour dei centri storici di Chioggia e Sottomarina per aggiungere strumenti di conoscenza e di esperienza diretta da trasmettere ai turisti.

L'educational tour è un sistema che va oltre la teoria dei corsi di formazione per interessare le emozioni naturali e identitarie chiamate in causa dall'ammirazione diretta della propria città d'arte e del proprio ambiente di vita. Albergatori, titolari di campeggi e bed and breakfast, concessionari balneari, tour operator hanno così contribuito a sviluppare un concreto pacchetto turistico visitando sul campo le ricchezze del patrimonio storico religioso custodite nel Museo diocesano, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la pinacoteca della SS.Trinità, la chiesa di San Domenico con il Carpaccio e le tolèle, il campanile di Sant'Andrea con l'orologio da torre più antico del mondo.
Inoltre palazzo Goldoni, la realtà lagunare con i pescherecci, il vecchio borgo di Sottomarina fino al Forte di San Felice, e naturalmente una degna conclusione gastronomica con le specialità locali di mare e di terra. Dato il successo dell'iniziativa e le molte richieste di partecipazione rimaste inevase, gli organizzatori ripeteranno in seguito l'operazione "turisti a casa propria per un giorno".

LINEA DIRETTA DI AUTOBUS VERSO L'OSPEDALE DI MESTRE, CITTADINANZATTIVA INSISTE: "OBIETTIVO VICINO, I CITTADINI METROPOLITANI ABBIANO GLI STESSI DIRITTI"

Cittadinanzattiva torna alla carica riguardo la potenziale istituzione di una linea diretta di autobus da Chioggia e Sottomarina all'ospedale all'Angelo di Mestre. Un anno fa l'associazione era stata la prima a raccogliere le firme per allertare gli enti pubblici e soprattutto la Città Metropolitana: nel frattempo, il consiglio comunale si è recentemente espresso con approvazione bipartisan e il sindaco Alessandro Ferro ha rivolto un appello a cinque sindaci dei Comuni limitrofi per appoggiare il progetto.

«Siamo in una fase molto avanzata - dice Carlo Gandolfo di Cittadinanzattiva alle telecamere di Chioggia Azzurra - e intendiamo sensibilizzare chi ha firmato la petizione per dire che stiamo lavorando a ottenere questo risultato, non ci siamo fermati». Gandolfo nota che all'ospedale di Mestre lavorano 60 operatori dalla laguna sud, oltre alle necessità di malati e parenti: «È assurdo impiegare due ore all'andata e due ore al ritorno, con cambio di mezzi, perché manca la linea diretta.
Il tema riguarda non solo Chioggia, ma anche Cavarzere e Cona, la Riviera del Brenta e Mira. Essere cittadini metropolitani implica che gli stessi servizi devono essere garantiti a tutti. Riconosciamo - conclude Cittadinanzattiva - l'efficienza dell'ospedale di Chioggia, ma non essendo hub alcuni esami o servizi sono prestati solo a Mestre».

giovedì 24 ottobre 2019

LEGNAME SPIAGGIATO, PASSA L'EMENDAMENTO ANDREUZZA: SARÀ BIOMASSA VEGETALE RECUPERABILE, NON RIFIUTO

Il legname spiaggiato per cause naturali verrà classificato come biomassa vegetale e non tra i rifiuti. Lo ha stabilito un emendamento della deputata leghista Giorgia Andreuzza al disegno di legge cosiddetto "Salva mare", accolto all'unanimità dalla commissione Ambiente della Camera: «Una norma green attesissima - afferma l'onorevole veneta, capogruppo in commissione Attività Produttive - grazie alla quale sarà possibile estrarre materiale riutilizzabile e consentire così considerevoli risparmi di costi per i Comuni, in particolare costieri e nei laghi.

L'Italia è bagnata dal mare per 7500 chilometri, pertanto ci auguriamo tempi brevi per l'approvazione del provvedimento in aula, e poi di quello definitivo al Senato». Stante l'unanimità, appunto, non dovrebbero esserci problemi: l'emendamento è stato integrato in un testo di sintesi con il governo e la maggioranza, dopo diversi passaggi in commissione. Il voto in aula è atteso per domani. Da Sottomarina plaudono le categorie del turismo: Giuliano Boscolo (Associazione Albergatori) ritiene che «anche Chioggia deve adeguarsi per far risparmiare alla collettività in materia di asporto dei rifiuti. Gli albergatori invitano l'amministrazione ad attivarsi al più presto».

Giorgio Bellemo, presidente dei concessionari di Ascot, plaude alla convergenza tra maggioranza e opposizione: «Chissà che questa novità sia di impulso anche per concludere la trattativa tra amministrazione e balneari riguardo la vertenza dell'asporto rifiuto con Veritas e soprattutto il futuro. È il momento giusto per rivedere le cose rispetto a come sono andate finora».

mercoledì 23 ottobre 2019

SERVIZIO URBANO ACTV, MEZZI SCARSAMENTE UTILIZZATI: I RICAVI DA BIGLIETTI E ABBONAMENTI COPRONO SOLO IL 16% DEI COSTI DEL CONTRATTO DI SERVIZIO

Non è un quadro roseo quello pervenuto ieri, alla V commissione permanente del consiglio comunale di Chioggia, riguardo il trasporto pubblico locale servito da ACTV. L'occasione di parlarne è stata data dall'analisi della relazione di mandato, con uno sguardo alle prospettive future: per l'azienda veneziana erano presenti il responsabile delle relazioni istituzionali Giovanni Santoro, il direttore del settore amministrazione e finanza Mauro Valenti ed Elio Zaggia, della direzione automobilistica di Actv, oltre alla consigliera d'amministrazione Eliana Cappuzzo in quota al Comune di Chioggia e al revisore dei conti Mirco Crepaldi.
I dati conferiti alla commissione presieduta da Beniamino Boscolo dicono che i ricavi da biglietti e abbonamenti nelle tratte urbane di Chioggia coprono i costi del contratto di servizio solo al 16%, mentre per altre località il rapporto è del 35%: se non viene calcolata la quota dei rimborsi relativi alle fasce deboli si arriva addirittura al 12%. Questo perché la percentuale di coloro che usufruiscono di agevolazioni o che sono esentati dal pagamento del servizio a Chioggia è quasi dieci volte quella di Mestre, anche se resta nella media del 5% la quota di coloro che non pagano il biglietto senza averne titolo.
Nel 2018 è aumentato anche il deficit annuale, che continua a non migliorare rispetto agli obiettivi fissati nel 2015 e ora ammonta a 600mila euro: oltre alle entrate ridotte rispetto a quanto preventivato, del fenomeno fa parte il minor finanziamento ricevuto dalla Regione Veneto e diretto a Chioggia, e l'aumento delle spese per il personale a seguito del rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Sull'altro piatto della bilancia sta la riduzione del personale in loco e il trasferimento di alcune unità al servizio urbano di Mestre.
Sebbene la soddisfazione per il servizio tra gli utenti sia risultata medio-alta, da un'indagine interna all'azienda è risultato che gi autobus del circuito urbano di Chioggia, Sottomarina e frazioni sono scarsamente utilizzati, nonostante il fatto che le corse soffrano di criticità in orari di punta, con picchi di utenza difficili da gestire.

martedì 22 ottobre 2019

CHIOGGIA ORTOMERCATO: "SE I LAVORI SUL PONTE CHE ATTRAVERSA IL BRENTA SI ESTENDERANNO ALLA PRIMAVERA, SARÀ UN DISASTRO PER I PRODUTTORI"

L'amministratore di Chioggia Ortomercato del Veneto, la società che gestisce il mercato ortofrutticolo di Chioggia, scrive al sindaco Alessandro Ferro per esprimere le preoccupazione degli operatori del settore riguardo la prossima istituzione del senso unico alternato di circolazione al ponte che attraversa il Brenta tra Brondolo e Ca' Lino. «Esse derivano - ribadisce Giuseppe Boscolo Palo - dalla durata dell'intervento. Secondo quanto detto dall'assessora Alessandra Penzo, il senso unico alternato con semaforo sarà in vigore per circa un paio di mesi, ANAS sta predisponendo il programma ed è stato assicurato al Comune che il cantiere verrà concluso prima dell'estate. Ecco, questa dichiarazione ci preoccupa perché non dà certezza sui tempi del senso unico alternato.
Mi preme pertanto segnalare che, se verrà confermato quanto detto all'incontro del 16 ottobre a Ca' Lino -e cioè che per il particolare intervento che sarà necessario fare, il senso unico alternato inizierà a gennaio e durerà fino a metà marzo- il disagio per le attività del mercato orticolo di Brondolo sarà limitato, in quanto i conferimenti in quei mesi sono pochi. Ma se invece il senso unico alternato interesserà i mesi primaverili, dove vengono prodotte notevoli quantità di radicchio, ci sarà un disastro operativo nel mercato perché le lunghe code che si andranno a formare intralceranno i conferimenti dei produttori, non garantendo le conseguenti operazioni di vendita all'asta e quelle logistiche di carico dei prodotti».
Inoltre, se «questa infausta ipotesi dovesse trovare conferma» - continua Giuseppe Palo - «la gestione economica del mercato sarà esposta un notevole danno, che potrà avere dimensioni catastrofiche qualora tanti produttori decidessero di conferire il loro prodotto nel vicino mercato orticolo di Rosolina». Il presidente di Chioggia Ortomercato invita il sindaco a farsi interprete con ANAS delle preoccupazioni dei produttori orticoli del territorio.

EX COLONIA TURATI, INGRESSO INACCESSIBILE E FORESTA DI ERBACCE. MARCO DOLFIN: "MENO MALE CHE IL M5S AVEVA A CUORE IL PATRIMONIO PUBBLICO!"

Proprio nel giorno dell'inaugurazione dell'area verde e del parcheggio al comparto 8/C1 di Sottomarina, per i quali egli stesso si era battuto al fianco dei residenti del quartiere, il capogruppo della Lega in consiglio comunale Marco Dolfin spara a zero sulla giunta a 5 Stelle in merito allo stato della ex colonia Turati.
«Sono trascorsi 3 anni e mezzo - osserva l'esponente leghista - da quando in campagna elettorale l'allora candidato sindaco Alessandro Ferro annunciava che il M5S nel suo programma avrebbe di sicuro recuperato tale struttura, avendo a cuore il patrimonio pubblico.
Ma la ex colonia, in tre anni e mezzo di mandato grillino, non solo è ancora abbandonata a se stessa, ma aumenta ogni giorno il degrado più assoluto. L'erba cresce senza manutenzione, gli ingressi sono del tutto impraticabili e direi compromessi. Una vergogna, un biglietto da visita assurdo per la zona turistica e ricettiva».
Dolfin ricorda che lo stabile «fu recuperato grazie ai fondi della Legge Speciale, e portato avanti per l'80%, non completato per via dello stop ai finanziamenti. Quei soldi oggi si possono spendere, solo che nei progetti del Comune per 26 milioni non vi è la sistemazione definitiva di questo bene pubblico. Quindi ciò che annunciavano Ferro e il Movimento 5 Stelle oltre tre anni fa, ovvero "vogliamo bene al patrimonio pubblico" sono solo bugie!».
Per la destinazione della ex colonia, la Lega vede bene la collocazione di uffici comunali e della polizia locale («ai Saloni ci sono solo problemi», nota il suo consigliere). «Siamo obbligati a concludere la Turati - conclude Marco Dolfin - e non esiste venderla ai soliti speculatori, facendo cassa quando il patrimonio pubblico serve all'ente. L'attuale amministrazione non ha una visione complessiva della città».

COMMISSIONI CONSILIARI: OGGI LA V AFFRONTA I TEMI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE CON I VERTICI DI ACTV

Sono state annunciate le prossime convocazioni delle commissioni consiliari permanenti, nella sala maggiore del municipio di Chioggia. Si inizia oggi alle ore 16, con la V commissione Bilancio e Società Partecipate presieduta da Beniamino Boscolo, che affronterà i temi connessi al trasporto pubblico locale, previa relazione di mandato e analisi delle prospettive future: sono stati invitati a partecipare i vertici di ACTV, con il presidente Luca Scalabrin e il direttore generale Giovanni Seno, oltre alla consigliera d'amministrazione Eliana Cappuzzo in seno all'ente quale rappresentante del Comune di Chioggia, e Mirco Crepaldi del collegio sindacale.
È stata invece posticipata al prossimo 8 novembre la seduta congiunta della I commissione Pesca con la VI commissione Attività Economiche, che era in programma giovedì 24 ottobre, in quanto alcune delle sigle sindacali di settore coinvolte saranno a Roma a un tavolo del Ministero per le Politiche Agricole e la Pesca. Due invece le convocazioni per gli appartenenti alla IV commissione Urbanistica e Lavori Pubblici: lunedì 28 ottobre affronterà i progetti per la riqualificazione dell'area Reduci, mentre l'indomani -martedì 29- si occuperà delle questioni di sicurezza connesse alla fondamenta lungo il Lusenzo. Tutte le sedute delle commissioni sono aperte al pubblico ma non vengono trasmesse in streaming dal sito del Comune.

lunedì 21 ottobre 2019

DEPOSITO DI GPL, MERCOLEDÌ ALLE 14 LA SECONDA PROVA DELLE SIRENE. EFFETTUATO UN SOPRALLUOGO VIA MARE, SIMULANDO IL PERCORSO DELLE NAVI GASIERE

Oggi la Prefettura di Venezia ha comunicato che la seconda prova delle sirene del deposito di gpl in Val da Rio verrà effettuata il prossimo 23 ottobre alle ore 14 circa. «Anche questa volta dobbiamo attenerci a quanto comunicatoci dalla Prefettura – afferma il vicesindaco Marco Veronese – pure se non siamo d'accordo, come riferito allo stesso ente in precedenza». Intanto il Comune ha conferito l'incarico di integrare il piano esterno di sicurezza, con la valutazione del rischio da transito di navi gasiere, allo studio professionale dell'ingegner Giovanni Francalanza di Pisa: «È già stato svolto un sopralluogo via mare», annuncia il sindaco Ferro.

CHIUSURA NOTTURNA DEI PARCHI PUBBLICI, IL VICESINDACO VERONESE: «LE ASSOCIAZIONI SI OCCUPERANNO ANCHE DI QUELLI NELLE FRAZIONI»

Il vicesindaco Marco Veronese specifica alcuni aspetti della decisione di far chiudere i parchi pubblici alle associazioni di volontariato, esplicitata durante l’ultima seduta del consiglio comunale di Chioggia, in risposta a un’interrogazione del consigliere Marco Dolfin. «Premesso che il bando “Chioggia riparte dal lavoro”, finanziato dalla Regione, era scaduto a giugno – esordisce Veronese – e che il prossimo prenderà le mosse dopo il 4 novembre, le persone coinvolte saranno operative solo fra tre mesi e comunque per sei mesi l’anno. Il Comune invece ha l’esigenza di un servizio continuativo e che si occupi non solo dell’isola dell’Unione, di Sottomarina e Borgo San Giovanni, ma anche dei giardini ubicati nelle frazioni.
Per cui la scelta di rivolgersi alle associazioni, stimando un rimborso (e non un corrispettivo) di 29mila euro». Così facendo, secondo l’assessore Veronese, l’ente risparmia circa 30mila euro rispetto a quando del verde si occupava SST con il proprio personale dipendente: «Quando i lavoratori socialmente utili saranno operativi – conclude il vicesindaco – dei parchi pubblici di Chioggia e Sottomarina si occuperanno loro, lasciando alle associazioni la cura degli spazi periferici».

sabato 19 ottobre 2019

I PARCHI PUBBLICI VERRANNO APERTI E CHIUSI DA ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E NON PIÙ DAI LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI

Colpo di scena per quanto riguarda l'apertura e la chiusura dei parchi pubblici nel territorio comunale di Chioggia. Durante la seduta del consiglio comunale di giovedì scorso, il consigliere Marco Dolfin aveva chiesto lumi alla giunta: in proposito, il vicesindaco Marco Veronese ha annunciato una delibera di giunta per affidare il servizio alle associazioni di volontariato del territorio, previa evidenza pubblica.
Non se ne occuperanno più, dunque, i lavoratori socialmente utili inseriti nel quadro del progetto regionale "Chioggia riparte dal lavoro", il cui bando scade il 4 novembre. Il costo per le casse comunali sarà di 29mila euro a titolo di rimborso per le associazioni. Perplesso rimane Dolfin: «Se l'affidamento a SST comportava una spesa di 60mila euro annui, quello per i lavori socialmente utili era a costo zero per il Comune. Ora invece si torna a spendere».
I parchi pubblici erano rimasti aperti la notte già dalla fine di giugno, ovvero al termine del progetto "Chioggia riparte dal lavoro", venendo così esposti al rischio di vandali e bivacchi dal momento che la loro chiusura era rimasta senza copertura finanziaria.

venerdì 18 ottobre 2019

LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA AL PONTE SUL BRENTA, SARÀ POSSIBILE DEVIARE A SINISTRA VERSO ISOLAVERDE. A GENNAIO LE PENSILINE DI SANT'ANNA

Il sindaco Alessandro Ferro, il presidente del consiglio comunale Endri Bullo e l'assessora ai lavori pubblici Alessandra Penzo stamane si sono recati alla sede mestrina di ANAS, dove hanno incontrato la responsabile della gestione rete per il Veneto, ingegner Gabriella Manginelli, la direttrice dei lavori ingegner Concetta Contini e l'ingegner Umberto Vassallo per gli aggiornamenti a proposito della strada Romea e dei lavori relativi al ponte sul Brenta.
«L'incontro richiesto dall'amministrazione è stato positivo – spiega il sindaco – dal momento che abbiamo avuto la conferma che il ponte sul Brenta non verrà chiuso. ANAS in queste ore sta studiando la soluzione più opportuna per l'istituzione del senso unico alternato, regolato da un semaforo. Abbiamo instaurato con ANAS un rapporto che prevede incontri sistematici nell'ottica della trasparenza e della proficua collaborazione, ci troveremo nuovamente entro il prossimo mese per discutere della Romea a livello generale».
La soluzione era già stata anticipata lo scorso mercoledì all'assemblea civica di Ca' Lino: «Il senso unico alternato lungo il ponte sul Brenta – specifica l'assessore ai lavori pubblici Alessandra Penzo – sarà in vigore per circa un paio di mesi. ANAS sta predisponendo il programma e ci è stato assicurato che il cantiere verrà concluso prima dell'estate. Particolare importante, non sarà vietata la svolta a sinistra verso Isolaverde.
Abbiamo discusso anche dei lavori previsti a Sant'Anna e ci è stato comunicato che le pensiline degli autobus hanno subìto rallentamenti perché inserite in un progetto più ampio, ma è realistico pensare alla loro realizzazione entro gennaio 2020. ANAS si occuperà della predisposizione per la successiva posa in opera degli impianti, che spetterà al Comune così come gli arredi urbani, i punti luce e il semaforo per l'attraversamento pedonale a chiamata».

giovedì 17 ottobre 2019

AUMENTANO I CANONI DELLE CASE ATER, MA A CHIOGGIA NON SI REGISTRANO RICORSI AI SERVIZI SOCIALI. IL CONSIGLIO CHIEDE MODIFICA DELLA LEGGE REGIONALE

Durante la seduta odierna del consiglio comunale si è parlato anche di edilizia residenziale popolare, con riferimento all'aumento dei canoni delle case Ater dall'entrata in vigore del regolamento regionale 4/2018. L'argomento è stato richiesto dalla consigliera del PD Barbara Penzo, che ha presentato il quadro come conseguenza delle politiche abitative della Regione Veneto: «Occorre rivedere la legge 39/2017, in quanto frutto di gravi inefficienze nella gestione alloggi pubblici, e tradisce la ragione stessa per cui è stata formulata, colpendo migliaia di soggetti vulnerabili».
L'assessore alle politiche sociali e alla casa Luciano Frizziero, richiesto di intervenire, specifica che agli uffici dei servizi sociali di Chioggia non si sono presentati affittuari con problemi nel pagamento del nuovo canone, e la presumibile assenza di criticità rilevanti nel territorio è stata confermata anche dal capogruppo del M5S Paolo Bonfà. Secondo Beniamino Boscolo la legge è perfettibile: il capogruppo di Forza Italia invita l'amministrazione comunale a «fare una fotografia degli alloggi sfitti dell’Ater, di quelli inagibili, confrontando con la graduatoria per scovare i “furbetti”». Senza dimenticare i casi di violenza accaduti ad esempio a Ca' Bianca: «Ne rimette il quartiere. Dobbiamo aspettare ci siano elementi eclatanti per intervenire?».
Secondo Marcellina Segantin (Chioggia Viva) la legge regionale «ha di buono che valuta caso per caso, e gli alloggi possono essere cambiati a seconda delle esigenze di ciascuno. Occorre fare un passo avanti, verso la temporaneità della casa popolare, affinché non venga lasciata tutta la vita -e anche agli eredi- a chi non è più in condizione di bisogno». Per Marco Dolfin (Lega) non serve «fare terrorismo e portare la gente in piazza, né ha senso cancellare l'ISEE: si tratta spesso di affitti risibili, aumentati a quote comunque inferiori a quelle di mercato». Alfine Barbara Penzo e la maggioranza si ritira per scrivere una risoluzione da portare al voto dell'aula, con l'istanza di modifica del provvedimento regionale da inoltrare a palazzo Ferro Fini: la mozione viene approvata con 16 sì e 5 astenuti (Dolfin, Segantin, Beniamino Boscolo, Zanni e Boccato).