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sabato 30 giugno 2018

IL SITO DEL COMUNE DI CHIOGGIA SI È RIFATTO IL LOOK: LA SEZIONE TURISTICA È IN EVIDENZA

Da tempo in tanti attendevano un restyling del sito ufficiale del Comune, chioggia.org, e nel tardo pomeriggio di venerdì la nuova skin è apparsa online. Nuova homepage, con l'immagine del municipio a sostituire quella della riva lagunare di Sottomarina, nuova disposizione più orizzontale delle varie sezioni e ingrandimento dei riquadri (in primis gli eventi, poi avvisi e comunicati, quindi i servizi online), e soprattutto -a piè di pagina- la sezione "Vivere Chioggia", con la storia, le bellezze artistiche, il mare e la spiaggia, ad uso soprattutto dei turisti italiani. Tutto il resto naturalmente è stato mantenuto invariato, specie nelle pagine interne. La ristrutturazione è opera dello studio QWeb di San Donà di Piave, e sulle prime -anche grazie al maggior numero di immagini fotografiche- si mostra più moderna ed efficace che non in precedenza, salvo qualche lentezza in fase di caricamento.

venerdì 29 giugno 2018

INCONTRO TRA ANAS E COMUNE PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLA ROMEA

Ieri a Mestre si è svolto un incontro tra il sindaco Alessandro Ferro, il presidente del consiglio comunale Endri Bullo e l’assessora ai Lavori Pubblici Elga Messina con il compartimento Veneto di ANAS, su invito di quest’ultima. Finalmente l'ente che sovrintende alle strade ha comunicato che dopo le asfaltature in corso partirà con gli interventi di messa in sicurezza del tracciato esistente, coinvolgendo preventivamente gli enti locali. “Anas ci ha convocato per presentarci i primi interventi di messa in sicurezza in programma - commenta il sindaco – e noi oltre a coinvolgere a breve la popolazione esamineremo le proposte e faremo le eventuali osservazioni in merito”. Per quanto riguarda invece le opere di maggiori dimensioni, ovvero eventuali nuovi tracciati, il Comune sta ancora attendendo una convocazione dalla Regione Veneto per l'incontro congiunto tra enti locali e ANAS, che dovrebbe tenersi entro l’estate in corso. “Auspichiamo che questa volta almeno gli interventi di messa in sicurezza del tracciato esistente si concretizzino realmente – afferma il presidente del consiglio Bullo – poiché la cittadinanza deve essere tutelata al più presto: non è pensabile che nel tracciato attuale esistano luoghi o tratti di pericolosità così elevata, la strada Romea va adeguata agli standard di sicurezza necessari per legge". Conclude l'assessora Messina: "Vaglierò assieme ai tecnici del Comune i dettagli progettuali per le eventuali osservazioni. Mi auguro poi di poter a breve discutere anche di altre opere di messa in sicurezza come le piazzole di sosta per gli autobus, dal momento che i pendolari attualmente sono costretti ad attendere sul ciglio stradale in situazione di costante pericolo”. A breve verranno fissati incontri con la cittadinanza per discutere i progetti.

RAGGIUNTO TRA COMUNE E SST L'ACCORDO SUI DEBITI PRECEDENTI

Dopo anni di contestazioni tra il Comune e SST per la riconciliazione dei reciproci crediti e debiti lasciando tutto in sospeso senza mai riuscire a trovare un accordo, finalmente con il consiglio comunale di ieri si è posto fine a questo stallo. "Le leggi in materia prevedono che i rapporti finanziari tra l’ente locale e gli organismi partecipati debbano mostrare una precisa corrispondenza tra le posizioni giuridiche di credito e debito - afferma l’assessore al Bilancio Daniele Stecco - e l’ammontare del credito o debito della partecipata nei confronti dell’ente locale deve corrispondere alla posta creditoria o debitoria iscritta nel bilancio dell’ente stesso e, quando si verificano delle discordanze, la legge impone di adottare i provvedimenti necessari alla riconciliazione delle partite debitorie e creditorie. A questo scopo, dal 2016, la giunta -in particolare il sottoscritto e gli uffici del Comune e della partecipata- ha avviato un percorso di lavoro ad hoc per la riconciliazione contabile con le società partecipate e che vede il primo risultato con questa conciliazione dei dati alla data del 31/12/2017”. Nel corso delle attività di riconciliazione, che hanno avuto ad oggetto l’esame puntuale di tutti i documenti contabili emessi da SST a partire dal lontano 2003 (come ad esempio il servizio di trasporto dei giornalini), il Comune ha contestato, sia nel merito che negli importi, la somma di volta in volta comunicata e fatturata dalla società qualora non trovava corrispondenza con la propria contabilità dell’ente. Sono stati effettuati numerosi incontri tecnici-contabili tra i rappresentanti della società e dell’amministrazione comunale a seguito dei quali si è addivenuti alla riconciliazione definitiva delle partite creditorie e debitorie alla data del 31 dicembre 2017.
Al termine dell’elaborato percorso di ricognizione, è emerso che la SST deve al Comune relativamente a COSAP riscossa dal 2012 al 2017 per un totale di 4.281.888 euro, mentre è creditrice di 1.768.490 euro per i lavori di opere e manutenzioni, con un saldo a debito di 2.513.398 euro che verranno rimborsati in 15 anni. “Questo atto di transazione non comporta alcun onere a carico del nostro Comune”, tiene a sottolineare l’assessore al bilancio e alle partecipate, “e gli stessi revisori hanno espresso parere favorevole”. “Il principio di corrispondenza tra posizioni creditorie e debitorie nei rapporti finanziari tra ente locale e organismi partecipati – dichiara l’assessore Daniele Stecco - rappresenta un punto fermo nel principio più ampio della veridicità dei bilanci e della buona prassi amministrativa. Con l’approvazione di questo importante atto si neutralizza una buona parte di quelle discrasie contabili che, a lungo andare, possono costituire rischio per gli equilibri finanziari dell’ente, determinando  debiti fuori bilancio e soprattutto risolvere certe questioni lasciate da anni in sospeso senza mai averle risolte. L’atto, obbligatorio per legge, è il frutto di un attento lavoro, reciproco, di verifica e accertamento delle posizioni giuridiche, un altro tassello utile sul duplice piano della razionalizzazione delle società partecipate e del riequilibrio che questa amministrazione sta portando avanti”.

giovedì 28 giugno 2018

BENIAMINO BOSCOLO CONTRO IL SETTORE DEMANIO DEL COMUNE: "NON CI SONO TRASPARENZA NÈ COMPETENZA"

Beniamino Boscolo, consigliere di Forza Italia, attacca il settore Demanio e Patrimonio del Comune di Chioggia: «Alla luce delle comunicazioni ricevute, dell'accesso agli atti effettuato e da colloqui informali avvenuti - scrive l'esponente dell'opposizione in una nota - voglio denunciare una situazione di estremo disagio da parte degli imprenditori e cittadini che dipendono da quel settore. Diventa insostenibile non avere risposte, o minacciare o ricorrere alle vie giudiziarie, e non poter investire nei tempi e nei modi ragionevoli per l'impresa, quando l'amministrazione comunale è volutamente assente, disorganizzata e incompetente».
Boscolo racconta tre differenti situazioni, relative alla concessione demaniale numero 62 di Isolaverde (ex Ultima Spiaggia), alle ditte che insistono sulla zona ex Reduci e ad alcuni pubblici esercizi, compresa la ruota panoramica che dev'essere ancora montata: «Mi risulta uno scaricabarile tra uffici, dal momento che nessuno ritiene di avere la competenza ma qualcuno dovrà pur dare il proprio assenso tecnico. Aggiungo la mancanza di una delibera di giunta, forse l'ostruzionismo di qualcuno nel gruppo 5 Stelle, segno di mancanza di coesione». Conclude Beniamino Boscolo: «Quando mancano trasparenza, onesta intellettuale e competenza, l'amministrazione scricchiola! Eppure quelli erano i punti di forza dei "grillini" durante la campagna elettorale del 2016».

mercoledì 27 giugno 2018

STASERA CONSIGLIO COMUNALE: SI PARLERÀ DI SST, REGOLAMENTO DELLE SAGRE, TAVOLO AZZURRO E LINEA 11

Questa sera dalle ore 20 è stata convocata la seduta del consiglio comunale con undici argomenti all'ordine del giorno. Dopo la proroga degli affidamenti alla società partecipata SST, e le modifiche al regolamento per l'imminente Sagra del Pesce, verranno discusse le mozioni presentate dai consiglieri, tra cui l'istituzione del Tavolo Azzurro per la pesca e i mestieri del mare, l'istituzione di una fermata di vaporetto linea 11 all'isola dell'Unione (chiesta da Beniamino Boscolo e Marco Dolfin), e le istanze di Barbara Penzo quanto al potenziamento delle attività formative in materia di sicurezza, ambiente e lavoro.

LAVORI SOCIALMENTE UTILI: SST E SERVIZI SOCIALI ADERISCONO AL NUOVO BANDO REGIONALE PER IMPIEGARE 15 PERSONE

"Chioggia riparte dal lavoro" e non intende fermarsi. Il progetto che nel settembre 2017 aveva assicurato a quindici soggetti -scelti dai servizi sociali- sei mesi di attività nell'ambito dei lavori socialmente utili, dai parchi alla manutenzione delle strade, e che era appunto scaduto il 31 marzo, viene valutato con esiti positivi dall'amministrazione, tanto che è stato accordato supporto alla società partecipata SST per aderire al nuovo progetto di pubblica utilità finanziato con fondi regionali ed europei, stanziato dalla giunta veneta l'8 maggio scorso per combattere la povertà dei disoccupati privi di ulteriori tutele. Il programma prevede la realizzazione su base comunale di opere di cittadinanza attiva, a favore di soggetti svantaggiati ed esclusi dal mercato del lavoro, secondo uno schema che vede assieme le amministrazioni locali e soggetti di privato sociale accreditati ai servizi per il lavoro (nell'edizione 2017 per Chioggia fu coinvolta la cooperativa Egolabor).
Anche le intenzioni per l'anno in corso sono mirate a favorire l'occupabilità di altrettanti 15 individui, contrastando così l'inattività di lunga durata e sostenendo il reddito dei destinatari, pur in permanenza di uno stato di disoccupazione. La delibera di giunta che ha approvato questo percorso di SST e del settore Servizi Sociali è improntata al perseguimento di una politica sempre meno assistenziale ma rivolta all'inserimento lavorativo, che accresce l'autostima delle persone e permetta loro di acquisire nuove conoscenze professionali e di relazione.

DEPOSITO GPL, IL COMUNE RICORRE AL CONSIGLIO DI STATO CONTRO LA SENTENZA DEL TAR VENETO

Era inevitabile che accadesse, e con delibera di giunta il Comune ha autorizzato l'avvocatura civica, rappresentata dal dottor Carmelo Papa, a muovere ricorso in sede di Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR n.604 pubblicata lo scorso 5 giugno, che accoglieva le istanze di Costa Bioenergie riguardo la continuazione dei lavori al deposito di gpl in Val da Rio. Il passaggio alla giustizia amministrativa di secondo livello è stato formalmente suggerito dal dirigente del settore Urbanistica del Comune, architetto Gianni Favaretto, e si avvale del patrocinio legale congiunto dello studio romano De Sanctis Mangelli, il quale disciplina le cause promosse avanti le autorità giudiziarie che hanno sede nella Capitale, come appunto il Consiglio di Stato.
Il preventivo di spesa per il Comune, fissato dall'avvocato De Sanctis, ammonta a 2600 euro più le spese e l'Iva. Intanto procedono in Val da Rio i lavori di costruzione di una palazzina che, secondo capitolato, sarà adibita agli uffici di Costa Bioenergie e Socogas nel periodo in cui entrerà in funzione il deposito di gpl: i lavori sono molto celeri e non hanno mancato di suscitare l'attenzione dei passanti per via Maestri del Lavoro, anche se l'immobile risulta nitidamente visibile pure dal ponte Cavanis e da altri luoghi.

martedì 26 giugno 2018

A LUGLIO E AGOSTO GLI UFFICI DI SST RIMARRANNO CHIUSI DI POMERIGGIO

Gli uffici di SST, la società partecipata del Comune che gestisce ad esempio i parcheggi pubblici e i mercati, rimarranno chiusi di pomeriggio durante i mesi di luglio e agosto. Gli uffici clienti/protocollo e quello per la riscossione dei tributi rimarranno quindi aperti solo dal lunedì al venerdì con orario 8.30-12.30 nella sede di via Giovanni Poli 1, adiacente al mercato ittico all'ingrosso.

domenica 24 giugno 2018

PARCHEGGIO PER RESIDENTI DI SAN FELICE, LA POLIZIA LOCALE: "COLPA DELLA MANCATA SEGNALETICA ORIZZONTALE"

La polizia locale di Chioggia è intervenuta sulla questione del parcheggio per residenti di San Felice con un duplice sopralluogo domenicale, sia di mattina che di pomeriggio. «Ringrazio Chioggia Azzurra per la segnalazione - ha detto il dirigente Michele Tiozzo - e posso dire che il problema non è tanto dei turisti che parcheggiano senza averne titolo, dal momento che ne sono stati sanzionati pochissimi, meno di dieci in tutta la giornata. Bensì il fatto che il parcheggio è completamente privo di segnaletica orizzontale sul selciato: conseguentemente, i moltissimi autorizzati fra i residenti e i titolari di seconde case parcheggiano senza riferimenti chiari, trovandosi a volte a ostruire anche inavvertitamente l'uscita di altri veicoli. Questo inconveniente dipende dalla stessa struttura del parcheggio, che dovrebbe essere asfaltato, dotato di percorsi interni e posti auto ben delimitati».

venerdì 22 giugno 2018

LINEA 80, IL COMUNE APRE LO SPORTELLO DELLE LAMENTELE ONLINE. VICINA LA SOLUZIONE PER GLI OPERAI IN SERVIZIO A MARGHERA

Arriva lo sportello online del Comune di Chioggia per segnalare i disservizi della nuova linea 80 firmata Arriva Veneto. Lo ha annunciato l'assessore Daniele Stecco, a margine dell'incontro avuto ieri in Prefettura a Venezia per la procedura di "raffreddamento" sindacale relativa al passaggio di mano del trasporto pubblico tra Chioggia e il capoluogo: nell'occasione si è parlato soprattutto della soluzione ad alcune priorità cruciali, quale il collegamento diretto per i lavoratori del Petrolchimico e di Fincantieri, molto critici e con tensioni di ordine pubblico. «A livello politico eravamo presenti solo noi di Chioggia - dice l'assessore - e certo se fossero stati presenti anche i rappresentanti di Venezia si sarebbe dato un forte messaggio di vicinanza ai cittadini».
Fra i temi all'ordine del giorno, anche il rafforzamento del collegamento con Mestre. Nelle prossime settimane ci sarà un tavolo tecnico per risolvere queste urgenze e il 10 luglio le parti sono state convocate di nuovo dal Prefetto per valutare se un accordo è stato o meno raggiunto. «Importante sarà risolvere le questioni aperte prima dell'inizio dell'anno scolastico, a settembre», continua Daniele Stecco. Quanto alla segnalazione dei problemi attraverso il sito chioggia.org, «raccogliamo in modo ordinato le istanze e le presentiamo alla Città Metropolitana, ad Arriva Veneto e se servirà anche al Prefetto».

giovedì 21 giugno 2018

OPERE DI COMPENSAZIONE DEL MOSE: IL COMUNE INVIA NOVE OSSERVAZIONI AL CONSORZIO VENEZIA NUOVA

Si è svolto martedì 19 giugno un importante incontro per discutere de temi inerenti la mitigazione del Mo.S.E. In tal sede è stata analizzata la relazione tecnica elaborata dal dirigente ai Lavori Pubblici Stefano Penzo -in collaborazione con il Dirigente del settore Urbanista Gianni Favaretto e il funzionario Riccardo Bruni, che è stata da tutti condivisa e che è stata inviata oggi al Consorzio Venezia Nuova. La realizzazione dell’opera, che ha quale obiettivo tutelare il fragile paesaggio lagunare, ha però incontrato resistenze da parte di istituzioni, comunità lagunari e ambientalisti, modificato in misura significativa l’ecosistema e mutato lo scenario naturale di riferimento dell’attività di pesca. Non va trascurato il fatto - si legge in premessa - che da molto tempo cittadini e turisti non usufruiscono più interamente di uno dei luoghi più belli e caratteristici della laguna Sud, la diga nei pressi del Forte San Felice.
Proprio per ragioni ambientali, economiche e sociali l’amministrazione comunale ritiene necessarie che siano adottate delle misure intese a “mitigare” e “compensare” l’area lagunare, oggetto dei lavori di realizzazione del Mo.S.E. Nove sono gli interventi di richiesti al fine di coniugare le immancabili esigenze di ripristino architettonico ed ambientale, con l’altrettanto necessaria attenzione e cura per chi di quell’ambiente fa parte integrante: in primis l’inserimento dell’opera all’interno del territorio, attraverso un ampio itinerario ciclabile che colleghi Cavallino-Treporti al Delta del Po, passando per Lido di Venezia, l’isola di Pellestrina, l’oasi di Ca' Roman e Chioggia, un percorso ciclopedonale di notevole importanza. Altro aspetto importante è relativo al ripascimento strutturale, attraverso un sabbiadotto, delle spiagge di Sottomarina e Isolaverde. Viene chiesta inoltre una concreta risposta al problema del proliferare delle alghe, attraverso il completamento delle opere di vivificazione e riqualificazione ambientale e turistica del bacino del Lusenzo, e la realizzazione di percorsi ciclopedonali di collegamento al centro storico di Chioggia, che consentirebbe di dar seguito al processo di recupero ambientale e turistico dell’area del Lusenzo interno.
Non di minor importanza è la realizzazione del nuovo mercato ittico all’ingrosso: essendo necessario un escavo stimato di circa 200mila metri cubi di sedimenti dovuto al dragaggio dei fondali del Lusenzo, gli stessi sedimenti scavati potrebbero essere utilizzati per bonificare o ricavare spazi alla costruzione del nuovo mercato ittico. Per quanto riguarda invece l’area della diga nei pressi del Forte San Felice, sarebbe opportuno -oltre alla realizzazione di un punto di sosta e di ristoro per la mobilità lenta- che il percorso lungo la diga, dal mare al Forte, debba essere non solo ripristinato, ma anche riqualificato. Essendo in atto un percorso di recupero dell’oasi e del Forte San Felice, considerato patrimonio identitario della città di Chioggia oltre ad essere uno dei maggiori siti storici, è necessario che l’edificio denominato “bitta” venga ridimensionato, in modo da garantire la giusta ed equilibrata percezione del paesaggio tra mare e laguna. Ultimo intervento richiesto al Consorzio, ma non per questo di minore importanza, è lo scavo dei canali sino al porto.
Non più tardi di poche settimane fa si era svolto un sopralluogo degli amministratori alla struttura del Mose: «Ci ha fatto rendere conto - afferma il sindaco Alessandro Ferro - dell’impatto della struttura nell’ambiente, e di quanto siano necessarie opere di mitigazione che sulla carta possono sembrare secondarie, ma che in realtà risultano indispensabili, nessuna esclusa. Ora il nostro impegno sarà quello fare in modo che vengano portate a termine». Aggiunge l'assessora ai Lavori Pubblici Elga Messina: «Auspichiamo che tutti gli interventi di mitigazione richiesti potranno essere realizzati, ma sono consapevole che Chioggia, i chioggiotti e tutti coloro che visitano il territorio debbano avere la possibilità di poter vivere sino in fondo le meraviglie della laguna, del mare e dei monumenti storici. Se il Mo.S.E. deve servire per proteggere l’ambiente lagunare, questa opera deve diventare un’occasione per aggiungere nuovi servizi per la cittadinanza e per i turisti».

I RESIDENTI DI VIA MARCO POLO ATTENDONO RISPOSTE DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE, IL CONSIGLIERE BENIAMINO BOSCOLO LE SOLLECITA

Il consigliere di Forza Italia Beniamino Boscolo ha scritto al sindaco Alessandro Ferro per sollecitare soluzioni ai bisogno dei residenti di via Marco Polo. Boscolo stigmatizza il fatto che «l'amministrazione deve dare risposte, anche negative se serve, perché non è possibile che i cittadini si rivolgano ai consiglieri per avere appuntamenti dalle istituzioni». Come nel caso di un gruppo di persone, portavoce degli altri abitanti della strada di Sottomarina, che hanno scritto al sindaco e protocollato la lettera, senza aver avuto risposte dalla giunta nè dagli uffici. «Queste persone, ormai demotivate, mi hanno contattato - dice Beniamino Boscolo - anche perché i problemi sono sempre i soliti, irrisolti». Ovvero il tratto compreso tra via Marco Polo, viale Ionio e viale Tirreno, dove coesiste la circolazione automobilistica, dei pedoni, delle biciclette, degli scooter, dell'autobus e anche dei camion: «Molti non rispettano il codice della strada, intralciandosi a vicenda e causando inquinamento acustico e ambientale, oltre a stress e circostanze di pericolo. Un tratto abbandonato da più di qualche anno, nonostante le soluzioni di volta in volta trovate».
Come un marciapiede delimitato da archetti stradali, l'istituzione di strisce pedonali, il divieto di transito ai mezzi pesanti, l'asfaltatura e i dossi artificiali: «Altre cose non si sono potute fare, ma almeno con il Comune si riusciva a parlare», osserva l'esponente dell'opposizione. Che a Ferro ha ricordato le segnalazioni e le raccolte di firme, approdate anche al consiglio comunale oltre che negli organi d'informazione: «Il sindaco non offenda l'intelligenza adducendo la mancanza di fondi o l'incompetenza delle passate amministrazioni, perché la situazione è ormai ingestibile». Tra le istanze dei residenti, il cartello di divieto al transito dei mezzi pesanti è piccolo, sbiadito e in posizione nascosta, e va spostato in maniera più visibile; occorre ridurre la velocità, attraverso l'apposizione di un dosso in viale Tirreno, in entrata dalla curva di via Marco Polo. Inoltre viene chiesto un controllo periodico della polizia locale nei confronti di chi va contromano, delle biciclette elettriche e degli scooter sopra il marciapiede. Infine un nuovo passaggio di asfalto e il rifacimento delle strisce pedonali a otto metri dagli incroci e non al loro ridosso.

M5S E COMITATO DI VALLI CHIEDONO LA SISTEMAZIONE DELLA STRADA VERSO I PIOVINI DOPO IL CEDIMENTO DI UN ARGINE

Il Consorzio di Bonifica si affretti a mettere in sicurezza la strada che da Valli di Chioggia porta ai Piovini. A chiedere un celere intervento sono unitamente il capogruppo del Movimento 5 Stelle Paolo Bonfà e il presidente del Comitato della frazione Giuliano Fiorindo: si tratterebbe della rimessa in pristino della strada che unisce parte della frazione e dove sono costretti a transitare tutti i residenti. La strada, di competenza del Consorzio, ha visto il cedimento dell'argine di un fossato, con il conseguente avvallamento del sedime stradale: «Una situazione di pericolo per i residenti, che va ripristinata il prima possibile», aggiunge Bonfà. Fa eco Fiorindo: «Sono molti i residenti che lamentano di aver riportato danni alle auto e ad altri mezzi».

mercoledì 20 giugno 2018

AVVISO PUBBLICO DEL COMUNE DI CHIOGGIA ALLA RICERCA DI UN NUOVO DIRIGENTE AMMINISTRATIVO

Il Comune di Chioggia cerca un nuovo dirigente amministrativo. È stato pubblicato l'avviso pubblico per la selezione destinata ad assumere una persona con contratto a tempo determinato: la durata dell'impiego è prevista in tre anni, e in nessun caso il regime contrattuale potrà diventare a tempo indeterminato. La ricerca si rivolge a cittadine e cittadini italiani, incensurati, in possesso di laurea in Giurisprudenza, Economia e Commercio, Scienze Politiche o Economia Aziendale e con esperienza pregressa nelle funzioni dirigenziali di enti pubblici o aziende per almeno cinque anni. Gli interessati possono presentare domanda in carta libera, allegando curriculum e documento di identità, entro il 23 luglio direttamente all'ufficio Protocollo, o con raccomandata a/r intestata al Comune, o all'indirizzo di posta certificata chioggia@pec.chioggia.org

martedì 19 giugno 2018

SERVIZI SOCIALI, PESCA E AGRICOLTURA: LA SEDE È ANCORA VACANTE. A QUANDO IL NUOVO ASSESSORE?

Sono trascorsi quindici giorni dalle rumorose dimissioni dell'assessora Patrizia Trapella, che aveva le deleghe ai Servizi Sociali, alle Pari Opportunità, alla Pesca e all'Agricoltura, e ancora non è stata rimpiazzata in seno alla giunta stellata di Alessandro Ferro. A quanto si apprende, nella maggioranza non sono stati ancora compiuti i passi necessari all'individuazione del nuovo nome in entrata, né si conosce se la scelta avverrà ancora per curriculum, se ricadrà ancora su una donna per mantenere l'equilibrio di genere, se coprirà ancora gli incarichi alla Pesca e all'Agricoltura pur senza la gestione dei mercati, o se invece questi saranno riuniti nella stessa persona. Quel che è certo è che, nonostante le capacità dei dipendenti che ogni giorno lavorano ai Servizi Sociali e agli altri assessorati, l'interim affidato al sindaco non può bastare: una sostanziale stasi di inizio estate è anche comprensibile, ma data l'importanza dei referati è bene che la giunta a Cinque Stelle rientri quanto prima nel suo pieno organico.

sabato 16 giugno 2018

DEFINITE LE COMPETENZE SUL DEMANIO MARITTIMO TRA IL COMUNE DI CHIOGGIA E LA REGIONE VENETO

Il Comune di Chioggia, la Regione Veneto e l’Agenzia del Demanio hanno raggiunto un importante accordo in sede di Conferenza di Servizi quanto al riordino delle funzioni del demanio marittimo. Per tale fondamentale bene dello Stato, vitale per l’economia di Chioggia, Sottomarina e Isolaverde, vengono delimitate chiaramente (superando ogni situazione di incertezza) le aree sulle quali è competente il Comune di Chioggia -si pensi ad esempio al rilascio delle concessioni balneari- e le aree di diretta gestione regionale. Tali funzioni vennero conferite dallo Stato alle Regioni già nel 1998 con i decreti attuativi della legge Bassanini e quindi trasferite ai Comuni dalla legge quadro regionale in materia di turismo del 2002, ma mai si era provveduto ad una delimitazione puntuale delle aree e questo, nel corso degli anni, aveva causato confusione e incertezze non solo a Chioggia ma in moltissimi Comuni litoranei veneti. Ora, con un accordo che potrebbe fungere da intesa-tipo anche per altre amministrazioni comunali, si è provveduto ad individuare chiaramente le aree del demanio marittimo ad uso turistico-ricreativo la cui gestione spetta esclusivamente al Comune di Chioggia (tutte le spiagge e alle aree destinate alla balneazione); le aree del demanio marittimo ad uso pubblico, ossia piazze, strade, marciapiedi, boulevard, parcheggi, verde pubblico e quant’altro ad esse assimilabili, sulle quali il Comune di Chioggia può continuare ad esercitare le proprie funzioni amministrative in base a regolamenti e ordinanze; le aree del demanio marittimo che rimangono di competenza della Regione Veneto.
Tra gli ambiti di demanio marittimo turistico-ricreativo di diretta gestione comunale è ora ricompresa chiaramente anche l'area verde di San Felice, posta fra il murazzo che porta al Forte San Felice e la strada che conduce alla diga. Si tratta di un’area di grande interesse naturalistico, come ha dimostrato un recente studio della LIPU, in uno stato di degrado e abbandono a causa dell’apertura del vicino cantiere del MoSe, che potrà essere riqualificata proprio grazie alle misure compensative delle opere alle bocche di porto previste dal Piano Europa. Ora che vi è stato il riordino della situazione patrimoniale, è infatti possibile al Comune di Chioggia chiedere un finanziamento nuovo e ulteriore rispetto ai 7 milioni di euro già stanziati per il recupero della fortezza veneziana, allo scopo di trasformare l’area verde in una oasi naturalistica. Commenta il vicesindaco e assessore al demanio, Marco Veronese: «Devo ringraziare il dirigente al Demanio e i nostri uffici per il risultato raggiunto. Prende sempre più forma il progetto generale di valorizzazione architettonica e ambientale dell’estremità nord del litorale di Sottomarina, avviato il 18 gennaio scorso con la firma del protocollo d’intesa interministeriale per il recupero del Forte San Felice».

venerdì 15 giugno 2018

GUARNIERI PREMIATO A PISA PER L'ATTIVITÀ MEDICA A FAVORE DI EMERGENCY

L'ex sindaco di Chioggia, il dottor Fortunato Guarnieri, riceverà un riconoscimento per la sua attività di volontariato sotto le insegne di Emergency negli ospedali gestiti da quest'ultima a Marghera, in Sicilia e in altri luoghi del Paese. Guarnieri, di professione medico chirurgo, sarà onorato a San Giuliano Terme (Pisa) il prossimo 8 dicembre con il Premio Internazionale della Bontà 2018.

giovedì 14 giugno 2018

LINEA 80: IL SINDACO E L'ASSESSORE STECCO RICEVUTI IN UDIENZA DALLA COMMISSIONE TRASPORTI REGIONALE

Ritardi, corse saltate, percorsi che non agevolano i pendolari. Ma anche problemi di sicurezza e orari che non coincidono con le necessità dei lavoratori: il nuovo servizio di trasporto pubblico che collega Chioggia e Venezia entra nel mirino del Movimento 5 Stelle del Veneto, che è stato contattato nei giorni scorsi dagli utenti infuriati. Questa mattina la consigliera regionale M5S Erika Baldin ha portato la situazione all'attenzione della seconda commissione consiliare di Palazzo Ferro-Fini. Con lei c'erano il sindaco di Chioggia, Alessandro Ferro, e l'assessore cittadino ai trasporti, Daniele Stecco, che ha dichiarato: «Consapevoli che la Regione non è responsabile dell'affidamento, abbiamo ritenuto opportuno informarla dei problemi, visto che eroga ogni anno il contributo al trasporto pubblico locale. La commissione ha confermato che scriverà alla Città Metropolitana di Venezia per sollecitare il riordino del servizio: la speranza è che intervenga per fare in modo che gli errori dei suoi uffici vengano risolti tempestivamente. Non è più tollerabile che un privato faccia esperimenti sulla pelle dei cittadini». Intanto giovedì prossimo, 21 giugno, il Comune di Chioggia sarà ricevuto dal Prefetto.
«I pendolari sono infuriati – denunciano Erika Baldin e Alessandro Ferro – perché gli orari del nuovo servizio non coincidono più con le loro esigenze e sono anche pronti a organizzare una marcia di protesta a Venezia per far sentire la propria voce. Inoltre le nuove corriere sono troppo alte e il Comune deve variare la viabilità cittadina per consentirne il transito. Peraltro creano problemi al traffico e potrebbe risentirne anche la sicurezza della mobilità debole». Ma non è tutto: «A Fusina era previsto un servizio navetta per i lavoratori – dicono gli esponenti del M5S – che invece sono costretti ad aspettare l'arrivo delle corriere già piene da Venezia. In questo modo i lavoratori, che hanno già fermato una corriera per protesta, perdono la prima corsa e arrivano a casa molto più tardi. Idem per chi lavora alla Fincantieri, costretto ad aspettare troppo la corsa serale. La situazione è veramente grave, pertanto abbiamo chiesto l'attivazione urgente di una commissione con la Città Metropolitana di Venezia e con il gestore del servizio, ma anche con la Provincia di Padova. Questa situazione va risolta subito, non si può perdere altro tempo».

mercoledì 13 giugno 2018

NUOVA PRESIDENTE DELLA VI COMMISSIONE, È STALLO TRA BOCCATO E CONVENTO

Bagarre oggi pomeriggio nella seduta della VI commissione consiliare, convocata per rimpiazzare il presidente Nicola Salvagno, dimessosi dal consiglio comunale. Le opposizioni hanno cercato di mettere in difficoltà la maggioranza stellata, votando quale nuova presidente Maria Chiara Boccato, esponente del M5S in divergenza dal gruppo. Al che i grillini hanno opposto la candidatura di Claudia Convento, che ha ottenuto 6 voti esattamente come Boccato: a tal punto - sostiene Beniamino Boscolo (Forza Italia) - si sarebbe dovuti procedere alla nomina della Boccato, in quanto maggiore per età, ma il Movimento 5 Stelle non ha accettato la soluzione, ritenendo di congelare l'elezione a un secondo momento. «Le commissioni consiliari permanenti - spiega Beniamino Boscolo - sono disciplinate dal regolamento del consiglio.
Dal combinato disposto delle sue norme, si evince come non sia consentito un ballottaggio tra due candidati che abbiano ottenuto pari numero di voti. In via generale quindi, se non viene espresso un criterio come nel caso in materia, appare opportuno utilizzare il parametro della maggiore età anagrafica, richiamato in diverse disposizioni del decreto legislativo 267/2000 in materia di enti locali». Il consigliere della minoranza supporta il proprio ragionamento con alcune pronunce giurisprudenziali, soprattutto del TAR della Campania che lo qualifica come «immanente» al sistema elettorale comunale. Pertanto Boscolo sollecita il consiglio a varare una disciplina puntuale di questi casi, utile in futuro nel caso di parità fra più candidati.

lunedì 11 giugno 2018

DOLFIN (LEGA): "CHE FINE HANNO FATTO I PAGAMENTI TARI DEGLI UTENTI MOROSI?"

Il consigliere leghista Marco Dolfin chiede all'amministrazione comunale di conoscere lo status quo relativo al recupero dei pagamenti insoluti riguardo la Tari, dopo l'annuncio di qualche settimana fa della giunta di aver raggiunto un accordo con i circa trenta concessionari balneari che avevano aperto il contenzioso con Veritas. «Addirittura si parlava - ricorda Dolfin - di un nuovo piano Tari per venire incontro alle esigenze di quest'ultimi. Ad oggi però tutto tace, la stagione è iniziata ma di recuperi degli insoluti nemmeno l'ombra, a parte le cause giudiziarie in corso. Non sappiamo nemmeno quanti imprenditori si servono di ditte diverse rispetto a Veritas per il conferimento e il recupero dei rifiuti, e se questi contribuiscono pagando almeno la parte fissa dei corrispettivi, come fanno alcuni, o non pagano addirittura niente».
Domande che nonostante il bilancio di previsione e quindi anche il piano finanziario TIA di Veritas sia stato votato qualche mese fa, secondo Dolfin non trovano risposte: «Manca l'informazione! L'assessore Stecco aveva promesso una soluzione che avrebbe comportato nessuna ambiguità quanto all'unica gestione del servizio di raccolta rifiuti, al netto dei recuperi delle utenze domestiche, con la revisione del piano tariffario mal digerito dagli stessi imprenditori. Prendo atto che all'11 giugno niente si è mosso, perciò invito l'assessore Stecco a chiarire la vicenda per non rincarare poi sui soliti cittadini che già pagano».

domenica 10 giugno 2018

L'ASSESSORE STECCO: MARTEDÌ NUOVO INCONTRO CON ARRIVA VENETO, CHIEDEREMO CAMBIAMENTI AGLI ORARI

Già questa mattina l'assessore Daniele Stecco e il consigliere Daniele Padoan erano al capolinea di piazza Europa a Sottomarina per verificare l'andamento del primo giorno per la linea 80 di Arriva Veneto. Anche a loro sono giunte le lamentele relative alla corsa delle 4.40, che a Borgo San Giovanni aveva già esaurito i posti a sedere, e ai ritardi negli orari (a Valli erano stati accumulati già 15 minuti). Ma soprattutto quelle che concernono gli orari di partenza: spostarli anche solo di dieci minuti può fare la differenza, saltare coincidenze e far scattare l'ora suppletiva di detrazione nei luoghi di lavoro.
«Le richieste del Comune sono state recepite dall'azienda solo in parte – dice Stecco ai microfoni di Chioggia Azzurra – ma ci sarà un nuovo incontro martedì in municipio con Arriva Veneto, la Città Metropolitana e i consiglieri, chiederemo ulteriori revisioni». Per quanto riguarda il passaggio in via Naccari, nel quartiere Tombola, gli uffici comunali stanno verificando la possibilità di togliere il limite al transito, dovuto alla presenza di un terrazzino aggettante che frena le corriere a due piani così come i camion. Questo anche dal momento che i nuovi mezzi fanno molta fatica a compiere la piccola rotatoria di campo Marconi, costretti a manovre aggiuntive.

sabato 9 giugno 2018

DISCARICA IN VAL DA RIO VERSO LA BONIFICA. DOPO L'APPALTO, RESTA IL NODO DELL'ENTE CONTRAENTE

La discarica di Val da Rio sarà finalmente bonificata. Si è infatti conclusa la gara d'appalto, mediante la stazione unica della Città Metropolitana, che ha visto vincitrice la ditta Hera, per un valore di circa 30 milioni di euro e un ribasso tra il 10% e il 15% sulla base definita. La discarica è tra quelle che costa al Paese pesanti sanzioni annue in sede europea: ora il dilemma è conoscere la controparte del contratto, se l'Azienda Speciale per il Porto o l'Autorità Portuale di Sistema del Nord Adriatico, tra le quali è in corso un contenzioso per definirne le competenze specifiche. Anche se da più parti si sollecita lo smantellamento di A.S.Po., pertanto la seconda soluzione è la più probabile.

venerdì 8 giugno 2018

FORTE SAN FELICE, IL COMITATO AL CONSORZIO VENEZIA NUOVA: "L'EDIFICIO DI CONTROLLO DEL MOSE VA ABBASSATO"

Uno dei meriti del Comitato per il Forte di San Felice è aver fatto assumere alla questione un rilievo sovralocale e anche nazionale. Non solo il risultato raggiunto con il Luoghi del Cuore del FAI, che hanno portato al contributo di 20mila euro messo a bilancio dal Comune, e all'adozione del Forte quale testimonial mediatico per la campagna 2018, al via; ma anche l'audizione del suo presidente, Erminio Bibi, al tavolo che sta trattando le opere architettoniche e paesaggistiche inserite nel contesto del MoSe, le cui prime riunioni si sono già tenute all'Arsenale di Venezia. Lo scorso 30 maggio il dibattito pubblico ha fatto riferimento proprio alle bocche di porto di Chioggia, e in tal senso -assieme alla WWF e alla Lipu, al dirigente comunale dei Lavori Pubblici Stefano Penzo e ad altri esperti dell'ecosistema tra cui Stefano Boato- il Comitato per il Forte ha prodotto un documento di osservazioni, posto all'attenzione del Consorzio Venezia Nuova e alle amministrazioni coinvolte.
Nel testo si rileva come sia troppo tardi per modificare il corso delle opere già costruite, mentre forse ancora si può incidere su quelle non ancora in essere: Bibi e il Comitato non usano mezzi termini nel definire «mostro di cemento armato» il blocco posto alla spalla sud, ovvero l'edificio di controllo alto 21 metri che altera in modo irreversibile il paesaggio. «Il piazzamento è stato deciso fuori Chioggia, ma è davvero necessario di quelle dimensioni? Va sicuramente abbassato», si legge nella nota. Il Forte pare soffocare di fronte al Mose: «Non va sacrificata la sua visualizzazione panoramica, bisogna ripristinare anche la torre medievale tagliata dagli Austriaci», è il parere degli attivisti. Inoltre, al momento il Forte è inaccessibile alle persone con disabilità, urge quindi ripristinare il passaggio interrotto in questi anni di cantiere tra la diga e il Forte, oltre alla vasta area verde a ridosso del Murazzo con la vegetazione retrodunale che sta scomparendo. Il tutto, dal momento che l'intera bocca di porto di Chioggia e Ca' Roman dev'essere considerata quale parco storico-naturalistico unitario, comprendente le fortificazioni -Ottagono compreso- e l'ambiente naturale, allo scopo di ipotizzare percorsi di visita anche via acqua. Intanto domani pomeriggio, sabato 9 giugno, avrà luogo la seconda visita stagionale al Forte, lungo quattro orari curati dagli attivisti del Comitato in collaborazione con la Marina Militare e l'imprescindibile apporto del farista Diego Nordio.

giovedì 7 giugno 2018

MICHELE TIOZZO, DIRIGENTE DELLA POLIZIA LOCALE DI CHIOGGIA, DOCENTE AI CORSI DI PROCEDURA PENALE PER I COLLEGHI DELLE MARCHE

Il comandante della polizia locale di Chioggia, Michele Tiozzo, è stato docente unico al corso full immersion in materia di procedura penale e tecniche di polizia giudiziaria, tenutosi ieri e oggi ad Ancona, nella Scuola regionale di formazione per la pubblica amministrazione della Regione Marche. L'evento formativo si è svolto in un'aula stracolma di operatori di polizia locale provenienti da numerosi comuni marchigiani, entrati in servizio nell'ultimo biennio. Un'ulteriore soddisfazione per la polizia locale di Chioggia, che annovera professionalità di eccellenza, apprezzate ed "esportate" anche fuori dal territorio.

LINEA 80: ARRIVAVENETO METTE ONLINE SITO, NETWORK E PERCORSI. ALCUNI UTENTI SUGGERISCONO DI NON TOCCARE GLI ORARI

A tre giorni dall'entrata in vigore del nuovo servizio di linea 80 tra Chioggia e Venezia, curato da Arriva Veneto, e dopo la pubblicazione di ieri degli orari delle corse, il consigliere comunale Beniamino Boscolo (Forza Italia) ha raccolto le sollecitazioni di alcuni utenti della linea extraurbana, i quali lamentano certe situazioni critiche per quanto riguarda orari e percorsi. «Non bisogna stravolgere la vita di questi lavoratori e lavoratrici», dice Boscolo, che invita l'azienda italotedesca alla massima attenzione. Mentre Arriva Veneto diffonde i percorsi dei mezzi e mette online il sito ufficiale arrivaveneto.it, ecco i rilievi del capogruppo:

PER CHI LAVORA A VENEZIA CENTRO STORICO

Nei giorni feriali è previsto che la partenza dei bus da Venezia ai minuti 20 e 50 di ogni ora mettano in seria difficoltà chi per lavoro arriva con il vaporetto in piazzale Roma: visto che con Actv l'orario dell'autobus per Chioggia e Sottomarina era ai minuti 25 e 55, si chiede di ripristinare l'orario precedente. «È impensabile - sostiene Beniamino Boscolo - che ogni giorno centinaia di persone possano perdere il autobus per tornare a casa e rimanere fermi a piazzale Roma ad attendere l'autobus successivo».

Inoltre, la domenica e nei giorni festivi, la partenza da Sottomarina è stata anticipata di 20 minuti rispetto all'orario precedente: quindi invece di partire ogni ora esatta, parte ai minuti 40 di ogni ora. «Già chi inizia ad un certo orario a Venezia parte con largo anticipo - ricorda Boscolo - per non doversi quotidianamente giustificare dei ritardi al lavoro e quindi anticipare di 20 minuti la partenza dell'autobus da Sottomarina verso Venezia comporta uno sfasamento per i lavoratori e lavoratrici pendolari. Secondo Boscolo, sarebbe opportuno ripristinare il precedente orario.


PER CHI LAVORA IN FABBRICA (FINCANTIERI, VERSALIS, PETROLCHIMICO, ETC.)

Tenuto conto che si parla di turnisti, persone la cui qualità della vita è molto legata ai turni di lavoro, al consigliere dell'opposizione è stato segnalato:
- lo spostamento dell'orario di 10 minuti in avanti rispetto all'orario precedente -che prevedeva la partenza da Sottomarina alle 4.30 e da Venezia alle 17.02 e alle 22,35- comporta un enorme difficoltà a far coincidere l'orario di inizio/fine lavoro, confermando l'impossibilità di riuscire a prendere l'autobus precedente e di dovere aspettare altri 10 minuti alla fermata (nelle notti invernali l condizioni atmosferiche sono spesso rigide) oppure di non riuscire ad arrivare puntuali al lavoro. Anche per il turno delle ore 22-6 l'autobus delle 20.30 in partenza da Sottomarina è stato spostato alle ore 20,45: in questo modo nessuno degli operai potrà più utilizzare l'autobus in tale orario per andare a lavoro, a causa dei ritardi conseguenti. Nella tratta verso Fusina, manca una corsa alla domenica in direzione Chioggia, cioè passa alle 14.15 ma la navetta porta gli operai in via della Fisica alle 14.20 (quindi - dice Boscolo - «c'è una mancanza di coordinamento che va assolutamente risolta»).

Forza Italia si preoccupa anche degli accordi di Actv quanto agli abbonamenti annuali degli operai e dei mobility management: «Va comunicato se si mantengono le stesse condizioni, vista la mole di operai che ne usufruiscono», afferma Boscolo, che più in generale chiede di pensare a medio termine al ripristino di alcune corse ora tolte, a mantenere le corse di rinforzo e a integrare un biglietto unico con Actv per le varie coincidenze.

IL PD: "L'ASSESSORA TRAPELLA SI È DIMESSA ANCHE PER SCONTRI INTERNI ALLA MAGGIORANZA"

Le dimissioni dell'assessora Trapella fanno parlare l'ambiente politico cittadino. Il Partito Democratico, ad esempio, non è convinto che le motivazioni siano relative solo alla salute di un familiare dell'avvocato: «Che non sia tutto, lo si è visto in maniera lampante nella seduta del consiglio comunale che si è tenuta ieri», si legge in una nota di calle Padovani. Il PD osserva come «pur essendo presente in aula l'ormai ex assessora Trapella, né il presidente del consiglio, né il sindaco né alcuno della maggioranza a 5 Stelle hanno ritenuto opportuno darle la parola per un saluto e tracciare il punto del lavoro svolto in questi due anni nei suoi referati».
Secondo i democratici, «continua quindi lo scontro interno alla maggioranza, già preannunciato prima delle elezioni del 4 marzo, relativo alle modalità di governo della città e ai mancati risultati rispetto alle promesse elettorali. Si vedano le dichiarazioni dell’assessora Trapella in cui segnala gli scarsi risultati raggiunti, in particolare nei settori della pesca e dell’agricoltura, a causa della mancata gestione unitaria dei rispettivi comparti». Il PD nota come «dopo due anni di governo, la maggioranza ha già perso due importanti assessori e due consiglieri comunali. Segno evidente di uno scontro sempre più duro all’interno della maggioranza e di un sindaco sempre più isolato nell’affrontare i piccoli e grandi problemi della città: emblematica l’immagine del primo cittadino lasciato solo sui banchi di giunta per buona parte della seduta di ieri».

mercoledì 6 giugno 2018

DEPOSITO GPL: LA SENTENZA DEL TAR SUL RICORSO DI SOCOGAS "INCOLPA" LA PRECEDENTE AMMINISTRAZIONE E IL MINISTERO

La sentenza del TAR del Veneto pubblicata ieri in merito al ricorso di Costa Bioenergie verso l'ordinanza comunale di remissione in pristino diramata il 9 maggio 2017 riguardo il deposito di gpl in Val da Rio, e che accoglie le istanze dell'impresa fidentina rigettando quelle del Comune e del comitato, continua a far parlare di sé. Innanzitutto per le motivazioni: il Tribunale ha ritenuto fondati i rilievi di Costa scaricando tutto sulla precedente amministrazione clodiense e sui ministeri, dal momento che il Comune -nel corso del procedimento e nelle sedute della Conferenza di servizi datata 2014- non aveva sollevato alcuna obiezione alla realizzazione del deposito e pertanto, essendo lo stesso ente quello competente al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, quest'ultima deve intendersi acquisita.
Secondo la Corte, l’eventuale omissione del rilascio del parere della Sovrintendenza o della commissione per la Salvaguardia di Venezia possono infatti tutt’al più integrare i vizi della procedura, ma non possono giustificare l’affermazione secondo la quale mancherebbe in radice l’autorizzazione paesaggistica. Il Comune aveva e ha tuttora l’obbligo di acquisire il parere della commissione di Salvaguardia, al fine del rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, e la mancata acquisizione del parere della commissione deve ritenersi una responsabilità del Comune. In tal senso vige il decreto del Presidente della Repubblica n.327 del 2001, per la concentrazione e semplificazione amministrativa, che detta come l'autorizzazione ministeriale sostituisce -anche ai fini urbanistici, edilizi e paesaggistici- ogni altra autorizzazione, concessione, approvazione, parere, assenso e nulla osta previsto dalle norme.
L’eventuale illegittimità del decreto di autorizzazione avrebbe potuto essere fatta valere solo mediante un’impugnazione del medesimo, che non è tuttavia avvenuta tempestivamente: dichiarato inammissibile il ricorso diretto del Comune al Capo dello Stato, anche l'impugnazione del Comitato per il Rilancio del Porto è avvenuta fuori tempo massimo. Il TAR sancisce che il Comune di Chioggia avrebbe potuto compiere tre atti per acquisire i documenti paesaggistici mancanti: riaprire l'istruttoria non ancora conclusa nel 2015, limitare l'efficacia dell'autorizzazione agli aspetti non paesaggistici, agire in autotutela revocando il provvedimento previa convocazione di una nuova Conferenza di servizi.
In tale contesto, scrive il TAR, “è evidente che un’eventuale lesione dell’interesse di carattere primario alla tutela del paesaggio di cui all’art. 9 della Costituzione non deriverebbe dalla norma di legge, ma dal difettoso esercizio delle potestà amministrative dell’amministrazione procedente, con conseguente manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale prospettata. Il decreto autorizzativo del Ministero dello Sviluppo Economico n. 17407 del 26 maggio 2015 deve ritenersi sostitutivo di ogni altra autorizzazione anche ai fini urbanistici ed edilizi nonché paesaggistici, pertanto l’autorizzazione ministeriale costituisce un atto ormai consolidato ed inoppugnabile”. A corollario, il Comune aveva impugnato anche la proroga di due anni concessa dal Ministero a Costa Bioenergie, ma anche questo ricorso è stato nei giorni scorsi respinto dal TAR di Venezia, nella stessa seduta che ha accolto quello di Costa.

martedì 5 giugno 2018

IL COMITATO NO GPL DOPO LA SENTENZA DEL TAR: "LA CITTÀ RICORRERÀ AL CONSIGLIO DI STATO"

Il comitato No Gpl esce sconfitto, assieme al Comune, dal primo round davanti alla giustizia amministrativa nei confronti del ricorso di Costa Bioenergie, ma già l'attenzione dei suoi animatori si sposta sul giudizio di secondo grado. «L'azione della città è già protesa ad impugnare la sentenza ricorrendo al Consiglio di Stato», dice il portavoce Roberto Rossi. «Socogas ancora una volta tende a stravolgere i fatti, poiché se è vero che il TAR ha rigettato l'ordinanza comunale di remissione in pristino, è altrettanto vero che la sentenza dichiara in maniera netta l'illegittimità dell'iter amministrativo, anche se questo presupposto non lo può dichiarare nullo». È altrettanto paradossale - continua Rossi - che il non coinvolgimento del Ministero per i Beni Culturali alle conferenze dei servizi («che avrebbe reso nullo il percorso in ogni altro luogo del territorio nazionale»), in un ambiente maggiormente delicato come la laguna di Venezia, tutelata da una specifica legge speciale, si ritenga che il parere di conformità urbanistica espresso dal dirigente del Comune riassuma in sé il parere della commissione di Salvaguardia e della Sovrintendenza che in seno alla stessa si esprime.
«Inoltre i giudici - conclude il comitato No Gpl - nelle more della sentenza danno precise indicazioni su come il Ministero per lo Sviluppo Economico possa revocare o annullare il procedimento adottato, perché potrebbe essere impugnato di fronte alla Corte Costituzionale, in quanto il paesaggio è tutelato dall'articolo 9 della Costituzione. Per questo motivo nei prossimi giorni sarà nostra cura far pervenire la sentenza stessa ai giudici della Procura che stanno indagando su tutte le implicazioni relative al costruendo deposito. La battaglia continuerà ad oltranza e Socogas farebbe bene ad attivarsi per ottenere una delocalizzazione dell'impianto».