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sabato 20 giugno 2020

EX COLONIA TURATI, IL COMUNE NON HA ANCORA PRESO UNA DECISIONE: MA L'OFFERTA PER FARNE UNA CASA DI RIPOSO È L'UNICA GIUNTA FINORA ALL'AMMINISTRAZIONE

L'amministrazione comunale di Chioggia non ha ancora deciso se vendere l'ex colonia Turati a un gruppo interessato a ricavarne una casa di riposo. Lo ha dichiarato il vicesindaco Marco Veronese al microfono di Chioggia Azzurra: «Ho risposto in merito a un ordine del giorno presentato dalle opposizioni nell'ultima seduta del consiglio - spiega Veronese - ricordando che nel 2008 la giunta di Romano Tiozzo Pagio aveva deciso di bloccare la continuazione del progetto, avviato dalla giunta Guarnieri, per traslocare all'ex colonia gli uffici tecnici del Comune».

Da allora il bene era stato inserito nel piano delle alienazioni: «Dopo 12 anni - prosegue Veronese - vediamo che fine ha fatto, con gli impianti interni ormai deteriorati dal tempo, dall'incuria e dal mancato utilizzo, oltre agli atti di vandalismo di chi la occupa sfondando le finestre».
All'ente è arrivata finora solo questa offerta, peraltro a costo zero per il Comune stesso: «Dentro sono stati spesi tre milioni - osserva il vicesindaco - per un costo complessivo di 5 milioni e mezzo. Vogliamo continuare a lasciarla nel degrado, o valorizzarla per il territorio? Tutti vorrebbero che diventasse una struttura ricettiva, ma ad oggi nessuno ha formulato ancora offerte del genere. Se ci saranno, siamo aperti a tutti: una decisione non è ancora stata presa».

6 commenti:

  1. Quanti danni ha fatto l’Amministrazione a guida Romano Tiozzo Pagio?
    A distanza di anni siamo ancora qui a leccarci le ferite. Chi avrà votato l’allora Deliberazione in Consiglio Comunale per la vendita? Se qualcuno sa com’è andata la votazione, quali Consiglieri erano favorevoli e quelli contrari, si faccia avanti.

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  2. Senza nulla togliere alle motivazioni del vicesindaco l'ho votata anche io quella delibera bisogna però fare le valutazioni riferendosi a quel periodo, con il senno di poi... cmq, francamente, concordo con quanto dice il vice sindaco. Non ci vedo nulla di sbagliato che venga realizzato un istituto per anziani,siamo sempre là, la gente si lamenta che sono spariti i cinema (salvo il Don Bosco) che sono spariti perché non stavano più in piedi economicamente in quanto i chioggiotti o non ci andavano o andavano fuori chioggia. Si lamenta per le discoteca... che hanno chiuso per le stesse motivazioni. Si lamentano per il nuovo supermercato in via di realizzazione al Clodia ma un imprenditore investe dopo ha ragioni di poter guadagnare... visto che la Turatti, da anni, è la residenza di balordi molto meglio che sia data a chi ha la volontà di recuperarla. Sicuri che un istituto di riposo possa essere contro producente per il turismo? Al contrario io la reputo un'opportunità, c'è un mercato di una clientela ricca che cerca posti del genere per i propri nonni o genitori che approfitterebbero per farsi anche le vacanze. E cmq alla fine della fiera la vogliamo lasciare così?

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    1. Appurato che anche lei ha dato il voto favorevole alla vendita dell’ex colonia Turati, vorremmo sapere del perché di tale decisione. L’ex sindaco Guarnieri ha dichiarato che l’edificio di che trattasi era praticamente pronto al trasferimento degli uffici tecnici (lavori pubblici e urbanistica) e della polizia locale. Quindi, perché la vendita?
      Teniamo presente che l’immobile non era di proprietà comunale, era stato acquistato e trasformato per alloggiare i suaccennati uffici. Mistero!

      Fatto il danno, adesso, a distanza di anni bisogna correre ai ripari.

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    2. Come accennavo, a mio modo di vedere, qualsiasi decisione, che si discuta sui motivi dell'entrata in guerra dell'Italia nel primo conflitto mondiale o sulla gestione dell'emergenza del coronavirus si dovrebbe "giudicare" sulla situazione contestuale di quando si sono verificati gli eventi. Con il senno di poi, se permetti, tutti siamo bravi. Tornando alla Turatti in allora ricordo che la discussione era che spostare uffici e soprattutto la polizia locale non era la soluzione migliore da un punto di vista viabilistico. Si pensava che la si sarebbe potuta vendere in tempi più brevi e cmq, ricordo bene, che l'assessore Giampaolo Convento aveva chiarito che per finirla e adattarla agli uffici era necessario spendere svariati milioni di euro. Motivazioni che portarono l'amministrazione Romano Tiozzo Pagio ad abbandonare l'idea di un uso ad uffici e a metterla nei beni da alienare. Se tornassi indietro voterei ancora per la messa in vendita. Reputo utile alla comunità il trasferimento della polizia locale ai saloni (si dovrebbe però mantenere una presenza in corso del popolo) e, un mio parere soggettivo, gli uffici lavori pubblici e urbanistica dovrebbero essere tutti accorpati in un'unica sede. Ci sono spazi all'ex cittadella della giustizia oppure si potrebbe restaurare l'ex scuola Silvio Pellico.

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    3. Quella di non spostare gli uffici tecnici e la Polizia Locale nell’ex colonia Turati è stata una soluzione D E M E N Z I A L E.

      L’ex colonia, a suo tempo acquistata e ristrutturata, è stata da subito destinata ad uffici, sin dalla sua progettazione. Sono balle quello che ha a suo tempo dichiarato l’ex assessore Giampaolo Convento. Tant’è che l’attuale amministrazione per lo spostamento della Polizia Municipale ai Saloni ha dato corso ad una operazione finanziaria per € 700.000 (500.000+200.000). A nulla vale dire che per il comune è stato a costo zero, in quanto la palazzina ceduta quale opera di compensazione del P.I.R.U.E.A. potava tranquillamente essere usata ad uso abitativo, data la carenza di case popolari.

      La dismissione della “cittadella della giustizia” è avvenuta dopo anni dalla decisione della vendita della ex colonia presa da Tiozzo Pagio. Quindi sono discorsi che non valgono nulla.

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    4. Lo dici tu. Convento, che conosce molto bene il suo lavoro l'aveva detto chiaramente, due milioni di euro non sarebbero bastati per finirla. Anche da un punto di vista viabilistico non è certo la soluzione migliore. Il punto è sempre quello non si possono fare valutazioni corrette anni dopo con il senno di poi. Oggi sappiamo con certezza che il coronavirus era attivo e presente in Italia da dicembre... lo sappiamo OGGI, non è possibile valutare se è stato fatto bene o male per la gestione dell'emergenza chi ha fatto a marzo le scelte le ha fatte in base alla situazione che conosceva in quel momento e noi, allora, abbiamo fatto la stessa cosa. Puoi non essere d'accordo, ma è sempre su un ragionamento soggettivo.

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