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venerdì 26 giugno 2020

SABATO MATTINA IL COMUNE PRESENTERÀ ALLA CITTÀ IL PIANO PER LA ZONA DEI GHEZZI. IL PD: «PROGETTO DA STRAVOLGERE, SIAMO ANCORA IN TEMPO»

Si infiamma la bagarre politica attorno al piano dei Ghezzi, che sarà presentato dall'amministrazione comunale domani mattina, sabato 27 giugno, alle ore 10.30 nell'auditorium di calle San Nicolò, alla presenza degli assessori Veronese e Alessandra Penzo, del dirigente Favaretto e di Nico Boscolo Agostini, architetto e presidente del consorzio urbanistico Terre dei Ghezzi.

Il progetto, già stigmatizzato dai residenti di via Altea, via Aralia e via Ardisia, incrocia la contrarietà del Partito Democratico, che ieri pomeriggio ha convocato alla pista rosa di Borgo San Giovanni un'assemblea pubblica aperta ai cittadini e agli interessati. Circa 60 i partecipanti, tra platea e gradinate, con associazioni ambientaliste e pochi tecnici del settore; nel mentre all'altro canestro i ragazzini giocavano sotto l'occhio benevolo della polizia.
Le osservazioni del PD sono state protocollate ufficialmente ieri mattina, e si sostanziano nel fatto che - secondo Barbara Penzo - «il piano non migliora né riqualifica, e nemmeno consente di raggiungere gli obiettivi fissati dalla città in termini di viabilità, verde, abitazioni di cui non c'è bisogno».

Secondo i democratici, il percorso seguito non è legittimo: «Viene presentato un piano attuativo - prosegue la consigliera di opposizione - ma esso prevede una variante, e quindi avrebbe dovuto passare per il consiglio comunale, non solo essere approvato dalla giunta». Penzo rileva che il progetto è stato accolto dal Comune senza grandi modifiche rispetto a quanto presentato dal consorzio privato, senza quindi una mediazione che ne bilanciasse gli interessi.
Saranno costruiti edifici a scalare, anche di 16 metri in altezza, una «serie chiusa in se stessa di isolati urbani avulsi dai contesti, dal tessuto esistente, dal paesaggio». In pratica, nell'opinione del Partito Democratico clodiense, «l'ennesimo quartiere dormitorio privo di integrazione e anche di edilizia convenzionata».

Ribadisce il capogruppo consiliare Jonatan Montanariello: «Non si può pensare che un pezzo così importante della comunità venga stravolto, lasciando solo il tempo di osservazioni tecniche, come se stessimo costruendo un piccolo comparto periferico. In quel piano viene prospettata la nascita di centinaia di case con una sola strada, che da dietro l’ospedale arriverà all’altezza del cantiere degli Sparissi.
Sono spariti i corridoi verdi ciclopedonali previsti dal piano regolatore: il piano casa insegna in maniera violenta come diventa più facile vedere un palazzo che sale verso l’alto, che un albero che viene piantato».

In conclusione, Barbara Penzo parla di progetto «da stravolgere» e lancia un appello all'amministrazione a 5 Stelle a correggere la rotta, dal momento che ora il piano dovrà essere sottoposto alla Valutazione Ambientale Strategica.

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