Sono trascorsi oltre 7 mesi dall'acqua alta eccezionale di novembre, in mezzo c'è stata anche l'epidemia di Covid, ma il grosso dei rimborsi per le devastazioni perate dalla marea pare sia arrivato solo a Venezia e non anche a Chioggia. Lo denuncia Beniamino Boscolo, consigliere comunale di Forza Italia, che accende un faro sull'attuale situazione: «Nel capoluogo sono già arrivati alla sesta tranche dei pagamenti, in laguna sud invece siamo in alto mare, e non si capisce perché. Questo ritardo non è giustificabile».
Anche Chioggia, tuttavia, aveva approvato i criteri e i termini per la ricognizione dei danni subiti, necessaria a presentare le domande di rimborso: sono 542 i privati che attendono quasi 5 milioni di euro, dei 15 calcolati dal Comune a dicembre all'interno del quadro che vede anche il ripristino degli edifici pubblici. «La Regione aveva fornito indicazioni puntuali - prosegue Beniamino Boscolo - ma siamo al punto di partenza. Commercianti ed esercenti sono già fiaccati dai mesi di chiusura per il virus».
Conclude l'esponente della minoranza: «L'assessora Cavazzana afferma che il sostegno ai privati sarà possibile solo dopo l'erogazione dei fondi per il patrimonio pubblico. Ma come mai a Venezia sono riusciti a fare l'uno e l'altro, e a Chioggia no? Temo non siano sufficienti le lettere di cortesia istituzionale tra enti e burocrazie».
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