Pagine

giovedì 2 gennaio 2020

DARSENA SAN FELICE, LA CORTE DEI CONTI PROSCIOGLIE L'EX SINDACO GUARNIERI: "MI DOVRANNO RIPAGARE DEL DANNO SUBÌTO"

Oggi pomeriggio, attraverso un post nel proprio profilo fb, l'ex sindaco di Chioggia Fortunato Guarnieri ha comunicato il suo definitivo proscioglimento nella vicenda giudiziaria relativa alla darsena Porto San Felice di Sottomarina, circostanza nella quale il Comune ha dovuto pagare un milione e 600mila euro ai privati costruttori. «Dopo anni di accuse, illazioni e gogne mediatiche - scrive Guarnieri - la Corte dei Conti di Venezia mi ha definitivamente prosciolto dopo che già lo erano stati i miei assessori e consiglieri di allora».
L'ex sindaco ringrazia la giustizia e chi ha sempre avuto fiducia in lui, ma al contempo si toglie alcuni sassi dalle scarpe, annunciando un seguito: «Da questa vicenda io ho subito un danno pubblico gravissimo e ora vedrò di rivalermi su quanti hanno avuto vere responsabilità, ovvero soggetti pubblici e privati». Si direbbe quindi che la vicenda non sia ancora conclusa del tutto, dopo anni di spada di Damocle sulla testa dell'ex medico ora in pensione, anche dopo la sua uscita dalla vita amministrativa (Guarnieri non è più consigliere dal 2016). Magari il lungo e tormentato percorso processuale del caso in questione, con i costi ingenti scaricati sui contribuenti, potrà essere di monito per altre situazioni in divenire.

5 commenti:

  1. Guarnieri dice:
    «Da questa vicenda io ho subito un danno pubblico gravissimo e ora vedrò di rivalermi su quanti hanno avuto vere responsabilità, ovvero soggetti pubblici e privati»
    Tradotto in partole semplici, farà rivalsa nei confronti dei dipendenti comunali di allora (soggetti pubblici) poiché in sede di difesa legale è stato taciuto l’accordo di non belligeranza fra il comune e la S. Felice. Farà rivalsa anche nei confronti dei soci della stessa S. Felice (soggetti privati) che quell’accordo l’hanno firmato, quindi a conoscenza degli atti.
    L’accordo prevedeva la rinuncia di richiesta danni da parte della S. Felice in cambio del proseguo dell’iter urbanistico autorizzativo della darsena, ottenuto tramite la nomina regionale del commissario ad acta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Su quanto tu dici io, a suo tempo, ho fatto questa domanda diretta a Lucio Boscolo Naste, uno dei soci della San Felice mi rispose che quell'accordo non fu rispettato dal comune in quanto l'autorizzazione non fu concessa dal comune di Chioggia ma fu rilasciata appunto dal commissario ad acta dopo decenni di cnoenzioso legale. Quindi o tu o Lucio Boscolo Naste raccontate palle, io penso che sia tu che le racconti.

      Elimina
  2. Poi non ho capito degli imprendi attendono decenni per poter lavorare rischiando di fallire, gli viene data ragione dai tribunali e alla fine dovrebbero rispondere loro? Mah capisco che viviamo in un paese dove si preferisce pagare anche miliardi di euro scaricandoli sui contribuente però francamente...

    RispondiElimina
  3. FATTI NON PAROLE
    Guarnieri era sindaco quando, nel luglio 1999, il consiglio comunale bocciò il piano particolareggiato della darsena San Felice, dando il via al lungo contenzioso, con minacce di ingenti richieste di danni, che, apparentemente, ebbe una prima conclusione nel 2001, anno in cui lo stesso Guarnieri, per il Comune, e il consorzio dei costruttori, firmarono una transazione che sanciva l'impegno dell'ente locale ad approvare il piano urbanistico (con qualche modifica rispetto all'iniziale) in cambio dell'impegno degli imprenditori a non pretendere più nulla a titolo risarcitorio. Il piano particolareggiato fu, poi, approvato nel 2004 e, in teoria, la questione era chiusa. Invece no. Il successore di Guarnieri, Romano Tiozzo, si trovò ad affrontare un ricorso al Consiglio di Stato, pendente dal 2000 (prima dell'accordo Comune-Consorzio) che chiedeva un risarcimento per la perdita di un finanziamento europeo per la darsena, causato dal ritardo con cui il Comune aveva approvato l'opera. Il Consiglio di Stato, nel 2010, riconobbe il risarcimento e, nel 2012, il Comune pagò l'ormai storica cifra di un milione 900mila euro.

    Una sentenza che Guarnieri considera «sbagliata» per due motivi: «Quel finanziamento era, in realtà, già stato perso nell'ottobre 1998 spiega l'ex sindaco e, comunque, il Comune aveva tenuto fede all'accordo del 2001, per cui il Consorzio non aveva più nulla a pretendere». Su questa base lo stesso Gaurnieri aveva presentato un esposto alla Corte dei Conti che ora vuol vederci chiaro e capire perché quell'accordo, che avrebbe potuto risparmiare al Comune un esborso di quasi due milioni, non sia stato presentato in giudizio di fronte al Consiglio di Stato. «A me dice Guarnieri viene rimproverato di non aver vigilato perché quell'accordo venisse prodotto in giudizio. Ma io non avevo più la possibilità politica di farlo. Di certo, dopo anni in cui sono stato accusato di aver creato danni al Comune, si capisce che, in realtà, i danni li hanno fatti altri».
    (19 giugno 2019)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Riaffermo che ho appreso con piacere questa assoluzioni di Guarnieri che considero il miglior Sindaco che ha avuto questa città, nessuno si offenda, da Todaro a oggi per capacità, intelligenza, cultura e senso della politica. Sbagli ne ha fatti anche lui, come tutti, ma è stato un ottimo sindaco.Tornando alla vicenda vedremo i futuri sviluppi una cosa è certa che poer anni è stato ostacolata un'azienda che ha portato SOLO benefici alla nostra città e che ci è costata milioni di euro tra causa persa e mancata economia per la città. Vedremo, ho molti dubbi, se qualcuno risponderà al momento gli unici che hanno risposto sono i contribuenti. Domanda: Era proprio necessario ostacolare a tutti i costi la realizzazione di una darsena costruita quasi completamente in legno dove prima c'erano solo topi e spazzatura?

      Elimina

Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.