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lunedì 6 luglio 2020

COMITATO PER IL RILANCIO DEL PORTO, «IL CAOS AL PONTE TRANSLAGUNARE SI SAREBBE POTUTO EVITARE SE ANAS E COMUNE CI AVESSERO ASCOLTATO»

Anche Alfredo Calascibetta, presidente del Comitato per il Rilancio del Porto di Chioggia, interviene in merito al doppio cantiere che da settembre "strozzerà" la Romea in entrata e uscita da Chioggia. Soprattutto i lavori al ponte translagunare delle Trezze preoccupano gli operatori portuali: «Quelle opere avrebbero dovuto iniziare alla fine di novembre 2019 - commenta Calascibetta - ma cosa ha fatto fino ad oggi l'assessora ai Lavori Pubblici e la giunta? Solo ipotesi di rinvii e le solite chiacchiere, che non hanno portato a niente, a distanza di nove mesi».
Questa situazione penalizza in maniera grave tutto il Porto, in un periodo che vede i dipendenti delle imprese in cassa integrazione e senza lavoro: «Il maggior traffico terrestre - continua Calascibetta - ovvero il project cargo, è bloccato dalla burocrazia e dal disinteresse della comunità politica locale, con continue e inutili discussioni senza un interlocutore degli operatori».
Tutto ciò, prosegue il Comitato per il Rilancio del Porto, si sarebbe potuto evitare se Comune e ANAS avessero ascoltato i suggerimenti di chi vive la realtà ogni giorno: «Avevamo chiesto ad ANAS di terminare i lavori sopra il ponte translagunare delle Trezze entro la fine della primavera scorsa, e le maestranze avrebbero potuto lavorare in sicurezza approfittando dello scarsissimo traffico».
Ai portuali preme che venga concessa la deroga al transito dei trasporti di stazza superiore alle 44 tonnellate, da e per il Porto di Chioggia: «In Comune stanno "valutando", e ancora non hanno avuto il tempo di farlo? Intanto il Porto affonda, non per il lavoro ma per problemi come questo, ancora irrisolti», conclude Alfredo Calascibetta.

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