mercoledì 10 febbraio 2021
KURSAAL, GLI "ORTODOSSI" DEL MOVIMENTO 5 STELLE CONTRO SINDACO E VICESINDACO: «AVREBBERO DOVUTO FORMULARE UN'OFFERTA PRIMA DELL'ASTA»
Gli "ortodossi" del Movimento 5 Stelle di Chioggia sono in rotta di collisione con il resto del gruppo di maggioranza, parte della giunta e soprattutto il sindaco, anche riguardo la recente vertenza del centro congressi Kursaal, acquisito dalla società privata GISA di Sottomarina, previa asta della Città Metropolitana. Il consigliere Paolo Bonfà rimprovera all’amministrazione «una gestione pessima della questione. Il consiglio comunale aveva già espresso per ben due volte la volontà di arrivare al recupero per finalità turistiche e culturali della struttura, realizzata proprio con tali scopi, ma purtroppo lasciata cadere in rovina a causa della scarsa collaborazione tra Città Metropolitana e le precedenti amministrazioni comunali.
L’attuale amministrazione comunale - prosegue il capogruppo - avrebbe dovuto riaprire il tavolo di discussione con la Città Metropolitana, che già con la precedente giunta era stato intavolato ma poi abbandonato a causa dei costi diretti di gestione che il Comune avrebbe dovuto sostenere senza esserne in grado. Mentre ora c’erano impegni da parte delle associazioni di categoria per la gestione, che non sarebbe costata nulla al Comune. Questo avrebbe dovuto cambiare il grado di attenzione dell’amministrazione nei riguardi dell’acquisto, o comunque di una qualsiasi forma di utilizzo dell’immobile. Invece, non solo questo tavolo non è mai stato seriamente considerato, ma, probabilmente confidando in maniera nettamente sbagliata che le aste sarebbero eternamente andate deserte, non ci si è nemmeno mai preoccupati di predisporre quanto serviva per formulare un’offerta».
Il consigliere Daniele Padoan, dimessosi dalla presidenza della IV commissione, rimarca: «Ormai da quasi due mesi alcuni consiglieri sono stati tagliati fuori da ogni iniziativa del resto della maggioranza. A noi potrà anche essere sfuggita la pubblicazione del bando, ma era compito principale del sindaco Alessandro Ferro e dell'assessore al Patrimonio Marco Veronese preoccuparsene, come da mandato ricevuto dall’intero consiglio comunale, invece di tenerci all’oscuro: magari qualche utile consiglio avremmo anche potuto darlo. Ma non solo ciò non è avvenuto, anzi, durante l’ultima seduta del consiglio comunale la consigliera Genny Mantoan si è pure sfrontatamente vantata che “loro” erano ben a conoscenza dell’asta per la vendita, cosa che rende doppiamente grave la mancata formulazione di un’offerta.
Rendendo palese - continua Padoan - il completo disinteresse dell’amministrazione per l’acquisizione dell’immobile, o la totale ed errata certezza che nessuna offerta sarebbe arrivata. Ecco cosa succede quando si pecca di presunzione, lasciando fuori dalle decisioni chi ha sempre lavorato, e tutt’oggi continua a farlo per quanto nelle sue possibilità, per gli interessi della città e delle categorie economiche». Conclude il presidente del consiglio comunale, Endri Bullo: «Purtroppo l'isolamento a cui parte della maggioranza è ultimamente relegata sta evidenziando sviste di cui qualcuno dovrebbe rendersi conto. Questi sono i risultati che dovrebbero portare a serie riflessioni. Noi ora speriamo solo che la situazione possa essere in qualche maniera recuperata, perché sarebbe davvero un peccato che questa struttura venisse utilizzata per scopi privati».
L’attuale amministrazione comunale - prosegue il capogruppo - avrebbe dovuto riaprire il tavolo di discussione con la Città Metropolitana, che già con la precedente giunta era stato intavolato ma poi abbandonato a causa dei costi diretti di gestione che il Comune avrebbe dovuto sostenere senza esserne in grado. Mentre ora c’erano impegni da parte delle associazioni di categoria per la gestione, che non sarebbe costata nulla al Comune. Questo avrebbe dovuto cambiare il grado di attenzione dell’amministrazione nei riguardi dell’acquisto, o comunque di una qualsiasi forma di utilizzo dell’immobile. Invece, non solo questo tavolo non è mai stato seriamente considerato, ma, probabilmente confidando in maniera nettamente sbagliata che le aste sarebbero eternamente andate deserte, non ci si è nemmeno mai preoccupati di predisporre quanto serviva per formulare un’offerta».
Il consigliere Daniele Padoan, dimessosi dalla presidenza della IV commissione, rimarca: «Ormai da quasi due mesi alcuni consiglieri sono stati tagliati fuori da ogni iniziativa del resto della maggioranza. A noi potrà anche essere sfuggita la pubblicazione del bando, ma era compito principale del sindaco Alessandro Ferro e dell'assessore al Patrimonio Marco Veronese preoccuparsene, come da mandato ricevuto dall’intero consiglio comunale, invece di tenerci all’oscuro: magari qualche utile consiglio avremmo anche potuto darlo. Ma non solo ciò non è avvenuto, anzi, durante l’ultima seduta del consiglio comunale la consigliera Genny Mantoan si è pure sfrontatamente vantata che “loro” erano ben a conoscenza dell’asta per la vendita, cosa che rende doppiamente grave la mancata formulazione di un’offerta.
Rendendo palese - continua Padoan - il completo disinteresse dell’amministrazione per l’acquisizione dell’immobile, o la totale ed errata certezza che nessuna offerta sarebbe arrivata. Ecco cosa succede quando si pecca di presunzione, lasciando fuori dalle decisioni chi ha sempre lavorato, e tutt’oggi continua a farlo per quanto nelle sue possibilità, per gli interessi della città e delle categorie economiche». Conclude il presidente del consiglio comunale, Endri Bullo: «Purtroppo l'isolamento a cui parte della maggioranza è ultimamente relegata sta evidenziando sviste di cui qualcuno dovrebbe rendersi conto. Questi sono i risultati che dovrebbero portare a serie riflessioni. Noi ora speriamo solo che la situazione possa essere in qualche maniera recuperata, perché sarebbe davvero un peccato che questa struttura venisse utilizzata per scopi privati».
11 commenti:
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Perché il trio Bonfà-Padoan-Bullo non ha detto una parola per includere il kursaal all’interno del perimetro del Piano per il riordino del Lungomare Adriatico?
RispondiEliminaEra l’occasione giusta per suggerire all’assessore Alessandra Penzo che, oltre alle palme, si doveva pensare anche al kursaal.
Un po' di misericordia non ce l'avete per questi poveretti?
EliminaA parte che l'anonimato è da vigliacchi quando si parla di persone specifiche, magari ci spieghi anche cosa sarebbe cambiato, visto che il kursaal sarebbe rimasto del legittimo proprietario. O è un modo solo per mettere in mezzo un assessore che con il kursaal non c'entra nulla?
EliminaRisposta al sig. Daniele Padoan (commento del10 febbraio 2021 - 05:28)
EliminaSe vi era l’intenzione, accorpando il Kursaal all’interno del Piano di Recupero del Lungomare, si coglieva l’occasione per REINTRODURRE la destinazione d’uso pubblico originaria dell’immobile con specifiche vincolanti sull’utilizzazione, indipendentemente dalla proprietà.
Se non si capisce la differenza di cosa significhi “incorporare” l’immobile di che trattasi all’interno di un Piano Attuativo, è meglio dimettersi dall’incarico di amministrare la cosa pubblica.
A tale proposito è bene sottolineare che, CONTRARIAMENTE all’affermazione a mezzo stampa di Endri Bullo, Presidente del Consiglio del comune di Chioggia, che ha affermato che vi sono “stringenti i vincoli di destinazione d’uso”, nella scheda per il bando pubblico promosso dalla città metropolitana di Venezia, sta ascritto:
« A seguito del decreto del Presidente della Giunta regionale n. 213 del 06/12/2013, L'IMMOBILE NON È PIÙ SOTTOPOSTO AL VINCOLO DI DESTINAZIONE ALLE FINALITÀ DI PROMOZIONE ED INCENTIVAZIONE TURISTICA DEI BENI EX APT »
Guarda che i vincoli sulla destinazione d'uso sono comunque dettati dal PRG e sono parecchio limitanti. Riguardo all'enorme confusione che hai in testa tra piano attuativo e progetto del lungomare, ti informo che ogni variante urbanistica è bloccata fino alla stesura del recred. Se c'è qualcuno che si deve dimettere probabilmente quello sei tu.
EliminaAnzitutto io non mi devo dimettere da nulla, perché al contrario suo, io non ricopro nessuna carica pubblica.
EliminaNel merito: é forse falso che il Progetto per la sistemazione del Lungomare è stato accorpato (e quindi un tutt’uno) col progetto di riqualificazione della “zona ex Reduci”?
Quindi, il Piano di riqualificazione della zona “ex Reduci”, se non è un Piano Attuativo, che cos’è?
Nel PRG vigente il Kursaal è qualificato “zona SB – attrezzature di interesse comune”, ma rimane il fatto che il vincolo della destinazione d’uso dell’immobile è stato tolto a seguito del decreto del Presidente della Giunta regionale n. 213 del 06/12/2013.
Il “recred” (Registro dei crediti edilizi) in questo caso penso c’entri poco.
Si è falso, la sistemazione del lungomare sottosta' alla variante prg parco del lungomare mentre per l'area ex reduci si sta te dicendo il pua. I vincoli per il kursaal ci sono basta appunto leggere le nta della variante parco del lungomare. Prima di screditare in anonimato le persone sarebbe meglio informarsi bene. Con questo chiudo, se vuoi un confronto io non ho problemi facciamolo di persona carte alla mano o nei commenti nella pagina FB da uomo a uomo
Eliminarisposta a Daniele Padoan (10 febbraio 2021 - 21:43)
EliminaConferenza stampa progetto preliminare "Nuovo Lungomare Adriatico e Area Reduci" a Sottomarina
(pubblicato sul sito del comune il 27 luglio 2020):
STRALCIO
«L'idea nasce dalla volontà di questa amministrazione di riqualificare il Lungomare Adriatico – ha spiegato l'assessore ai Lavori Pubblici Alessandra Penzo – [.] Abbiamo pensato di includere nel piano anche l'area ex reduci, che ha una superficie di 89 mila mq, inglobandola a una progettazione univoca di sviluppo integrato della nostra città [.] Il progetto che presentiamo oggi è stato diviso in tre ambiti: area ex Reduci, Lungomare Adriatico e il rinnovo dei percorsi di accesso al mare esistenti….».
Alessandra Penzo (suo profilo facvebook):
Elimina28 dicembre 2020·
Affidato l'incarico per il P.U.A dell’area ex-Reduci.
Ma chi è questo signor anonimo?
RispondiEliminaE ti mancava che spuntasse fuori l’onnipresente Bullo, Presidente del Consiglio.
EliminaEgr. sig. Bullo,
penso che ai lettori interessi poco scoprire chi scrive in anonimato. Piuttosto dica la verità, a lei dà fastidio che qualcuno pungoli questa amministrazione con dati di fatto. Sappiamo che censurerebbe volentieri gli scritti ma, purtroppo per lei, non siamo in Consiglio Comunale dove spesso arbitrariamente toglie la parola a chi invece vuole parlare.
Manca all’appello il terzo moschettiere Bonfà. L’aspettiamo con ansia!