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giovedì 25 febbraio 2021

VERTENZA TARI, BOTTA E RISPOSTA TRA BONFÀ (EX M5S) E L'ASSESSORE STECCO: «L'EX CAPOGRUPPO È IMPREPARATO, COMPIE STRAFALCIONI»

Non tarda ad arrivare la risposta dell'assessore al Bilancio e ai Tributi, Daniele Stecco, alle critiche avanzate ieri dall'ex consigliere Paolo Bonfà, in merito alle azioni di recupero di Veritas. «Forse ha dimenticato cosa è accaduto nel 2020 - esordisce Stecco - e quanto dichiarato dimostra anche la sua impreparazione a proposito di quanto è avvenuto dal punto di vista normativo nei tributi, con il sostegno da parte del precedente governo alle famiglie e alle imprese in difficoltà».
Tra le disposizioni urgenti in materia di riscossione esattoriale, infatti, vi è stato anche il blocco momentaneo dei pagamenti dei crediti degli enti locali, nonché le ingiunzioni e le azioni esecutive e cautelari per la loro riscossione coattiva. Pertanto gli enti locali e i soggetti affidatari, come nel caso di Veritas, non possono attivare (medio tempore) procedure di recupero coattivo, né adottare ingiunzioni o misure cautelari. Quindi fino al perdurare questa sospensione, non è possibile procedere con le azioni di recupero.
Mentre abbiamo ottenuto un gran risultato, ovvero chiudere con molti concessionari un importante piano di rientro, e recuperando 2.6 milioni di euro. Un lavoro lungo e difficile, che ho voluto instancabilmente portare avanti perché ero e sono sicuro che il dialogo e il confronto sia la soluzione più giusta e soprattutto di grande coraggio, anziché minacciare di far chiudere le attività produttive, specialmente in un momento economico così drammatico.
Veritas, su incarico del Comune, gestisce il tributo per conto dell'ente, per cui è normale che sia la società partecipata ad attivare le procedure di recupero, quando le condizioni lo permetteranno. Quindi, anche in questo caso - conclude Daniele Stecco - Bonfà ha commesso l'ennesimo strafalcione, dicendo che la giunta per mancanza di coraggio chiede a Veritas di agire, visto che è la longa manus del Comune. Comunque se avesse partecipato alla seduta della V commissione (sarebbe stata la sua ultima, prima delle dimissioni alquanto discutibili), questi argomenti gli sarebbero stati spiegati molto chiaramente».

1 commento:

  1. L’assessore Stecco è stato chiaro, ma (c’è sempre un ma) lo stesso doveva ricordare che il contenzioso col comune non c’entra nulla con la pandemia in corso. Il contenzioso è relativo ad almeno 5 anni or sono, quando del COVID non c’era traccia.
    Come a dire che se una ditta da anni vanta crediti, il tutto si ferma per il Covid. Sarà anche vero quanto detto dall’assessore, ma si dovrebbe leggere approfonditamente cosa dice la normativa citata per sommi capi. Finchè tale normativa non verrà resa pubblica dall’assessore, il dubbio resta.

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