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martedì 16 febbraio 2021

I CONCESSIONARI BALNEARI DI GEBIS CHIEDONO LA RIFORMA DEL REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TASSA DI ASPORTO DEI RIFIUTI

La seduta della V commissione consiliare Bilancio, avvenuta ieri in videoconferenza, ha ratificato che l'ammanco milionario della TARI -dovuto ai contenziosi accesi da Veritas e dal Comune contro i concessionari balneari morosi- si sta riducendo in seguito agli accordi tra le parti per rientrare dagli insoluti. Tuttavia, le associazioni di categoria del turismo chiedono ulteriori misure per rendere sostenibile il pagamento del servizio di raccolta e asporto dei rifiuti.
«È tempo - commenta il presidente di GEBIS, Gianni Boscolo Moretto - che in materia si faccia un discorso complessivo e definitivo, perché lo diciamo dal 2003 che la tariffa di asporto dei rifiuti nel Comune di Chioggia non è applicata in modo corretto. Il "peccato originale" è a monte, perché la politica ha accettato supinamente il conto che veniva presentato da Veritas, e lo spartiva tra gli utenti. Andava invece contestato subito quel conto, e si sarebbe evitato tutto quello che è successo dopo.
Inutile ora cercare colpevoli - prosegue Moretto - o rimpallare le responsabilità degli insoluti tra l’una o l’altra categoria. GEBIS è stata parte diligente nell’adoperarsi per la risoluzione del problema, innanzitutto ritirando quasi tutti i ricorsi pendenti, e favorendo l’accordo tra le imprese associate e Veritas per chiudere i rimanenti. Ma questo sforzo, così come evidenziato in sede di commissione, non può restare isolato: anzi, deve ora essere accompagnato da una riforma complessiva del regolamento tariffario, che permetta a tutti di poter sostenere l’onere delle bollette.
Questa posizione - conclude il presidente del 70% dei concessionari balneari - l’abbiamo espressa più volte, e la stiamo sostenendo anche al tavolo aperto con Veritas e Comune per avviare il percorso di risoluzione dei contenziosi. È indubbio che la situazione degli insoluti è dovuta a un eccessivo carico che le aziende del settore subiscono oramai dal 2003, e che è diventato insostenibile: ora chiediamo all’amministrazione di rateizzare il 2020, di riaprire i termini per la presentazione dei formulari pregressi, di applicare la riduzione del 9.6% già dalla prima bolletta del 2021, ma soprattutto di rimodulare e ridurre i prossimi piani finanziari per la TARI, rendendo definitivamente sostenibili le tariffe per il settore balneare».

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