La seduta del consiglio comunale stamattina ha approvato, con quindici voti favorevoli (la maggioranza a 5 Stelle più Marcellina Segantin di ChioggiaViva) e sette astensioni della minoranza -tra cui Gianluca Naccari che ha fatto il suo "esordio" tra i banchi opposti- l'accordo di conciliazione tra il Comune e la società Isa, che gestisce il villaggio turistico di Isamar. L'intesa riguarda la soluzione pro parte della vertenza Tari, che da anni vede impegnata l'amministrazione al fianco di Veritas nel recupero delle spettanze fisse e variabili della tariffa di asporto rifiuti, non pagata da oltre quaranta concessionari balneari fra Sottomarina e Isolaverde. Sintomatico che nessun consigliere di opposizione, presenti in forze ora che gli equilibri sono più livellati, abbia votato contro al protocollo: segno della volontà di chiudere anche politicamente la partita con un'apertura di credito ai negoziati bilaterali.
L'accordo prevede, nello specifico, che Isa verserà a Veritas e al Comune di Chioggia la Tares 2013 (306.989,10 euro comprensivi di interessi e sanzioni), anno in cui Veritas svolgeva ancora il servizio recupero rifiuti per la società; ed altri 673.108,34 euro (in luogo di un milione e 200mila euro circa dovuti) per gli anni dal 2014 al 2017 riferiti alla parte fissa della tariffa, in forza del riconoscimento della riduzione del 100% della parte variabile, avvenuto con sentenza della Commissione Tributaria Provinciale lo scorso ottobre.
Il pagamento delle somme sopra indicate, per un totale di 980.097,44 euro dovrà avvenire in un'unica soluzione entro e non oltre 5 giorni dalla sottoscrizione dell'accordo, mentre il pagamento delle somme dovute a titolo di TARI per l'anno 2018 dovrà essere corrisposto entro il 1° agosto. «Per evitare ulteriori lunghi contenziosi da esiti incerti – commenta l'assessore ai Tributi Daniele Stecco – l'amministrazione determina così delle entrate tributarie sicure, in tempi certi ed immediati, e l'abbandono da parte della controparte di ogni azione di ricorso. Un primo passo per avviare quel percorso necessario per alleggerire negli anni la Tari». Questa operazione comporterà la riduzione di circa 200mila euro del Fondo crediti di dubbia esigibilità, obbligatorio per far fronte all'incertezza del credito vantato nei confronti dei contribuenti insolventi.
Ricordato che le sentenze alla Commissione Tributaria per ora sono state praticamente tutte favorevoli a Veritas, nella seduta di stamane il sindaco Ferro ha detto che Isamar rappresenta un unicum nel suo genere, anche per dimensioni della concessione e giro d'affari (circa dieci volte gli altri operatori): l'accordo quindi si configura come un'eccezione, con gli stessi avvocati della multiutility partecipata che hanno suggerito di addivenire a una soluzione bonaria.
Facendo riferimento a una frase del primo cittadino («l'accordo è quanto di meglio può offrire la politica»), il consigliere Beniamino Boscolo parla invece di sanatoria, in quanto l'intesa modifica il regolamento in funzione retroattiva: «Il M5S ha sempre accusato altri di sanatorie», ha detto Boscolo nell'annunciare la sua astensione. Già in commissione, l'esponente di Forza Italia aveva istillato però il dubbio: se le imprese balneari scelgono altre aziende concorrenti per l'asporto rifiuti, e Veritas si accontenta di ridurre o di non esigere la quota variabile -ovvero il 35%- come nel caso di Isamar, chi pagherà il contratto di servizio con Veritas? Non si esclude un ricorso alla Corte dei Conti.
Sarcastico il presidente di ASCOT Giorgio Bellemo: «La via di Damasco è sovraffollata, mi fa sorridere che prima i 5 Stelle dicevano "revochiamo le concessioni", ieri invece erano felicissimi di questo accordo e di avere i soldi. Non è però una loro vittoria, hanno trascinato la vicenda fino a qua per poi soccombere alle ragioni di Isamar. Ma questo deve valere per tutti, anche per coloro che si sono rivolti ad altri operatori! Mancano 5-6 cause legali, prima di discuterle fanno questa transazione perché forse possono perdere le cause, adesso che la sentenza dice che la parte variabile non può essere scontata se non del 100%. Senza contare che questa amministrazione ha rinnovato a Veritas il contratto per ben vent'anni...».
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