Pagine

giovedì 14 marzo 2019

CONSIGLIO COMUNALE, BAGARRE IN AULA: ARRIVANO I CARABINIERI

Bagarre ieri sera in consiglio comunale, arrivano anche i carabinieri. Attorno alle ore 20 la discussione si stava arenando, con gli esponenti dell’opposizione che protraevano i propri interventi oltre i tempi consentiti dal regolamento: al che il presidente Endri Bullo ha provato a far votare la chiusura della seduta, che si stava dilungando dalle 9 del mattino. Le minoranze sempre più furenti si sono rivolte alla segretaria generale Michela Targa per conoscere se sia ammissibile operare in tal senso: nel clima concitato fra chi urlava più forte, la segretaria ha cercato di cogliere l’attenzione di Bullo, il quale -secondo i consiglieri di minoranza- le si è rivolto in modo brusco, chiedendo di esaurire la conta dei voti e poi esprimersi. Proprio in quel frangente, la consigliera Romina Tiozzo della lista “Chioggia è libera” ha chiesto via telefono l’intervento dei carabinieri, arrivati poco dopo con due pattuglie quando in sala erano già istituzionalmente presenti gli agenti della polizia locale.
A bocce ferme, molti riconoscono che la situazione è stata esagerata dal surriscaldamento degli animi, anche se c’è chi come Marco Dolfin asserisce che «siccome l’assessore ha parlato 25 minuti, non si può pretendere di zittire i consiglieri» mentre lo stesso presidente Bullo si riserva di adire i carabinieri per valutare la possibile interruzione di pubblico servizio a carico dell’opposizione. Certo è che una brutta pagina è stata scritta, con presenze inedite in sala consiliare e la derubricazione del ruolo della polizia locale, che per statuto avrebbe dovuto essere interpellata per prima. Inoltre, chiunque abbia modo di partecipare all’assemblea o di seguirla in streaming si rende conto che spesso tutti i tempi vengono dilatati, anche solo per ribadire concetti già espressi con la pretesa di avere l’ultima parola. Che questa volta è stata dei carabinieri.

Nessun commento:

Posta un commento

Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.