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sabato 1 maggio 2021

OBBIETTIVO CHIOGGIA BOCCIA L'AUMENTO ALLO 0.8% DELL'ADDIZIONALE IRPEF: «PENALIZZA CHI HA SEMPRE PAGATO LE TASSE. REPRIMERE L'EVASIONE FISCALE»

Ieri il consiglio comunale ha approvato l'aumento dell'addizionale Irpef per quasi tutti gli scaglioni di reddito. Ciò porterà a un gettito di un milione e 400mila euro in più nelle casse del Comune, equivalente al 66% per questa voce di bilancio rispetto allo scorso anno. L'aumento dell'addizionale Irpef, portata allo 0.8% (il massimo previsto), va a incidere -secondo i dati addotti da Forza Italia- in particolar modo sulle fasce della popolazione con il reddito più basso, restando invariato per gli scaglioni di reddito più alto. Seppur la soglia di esenzione per il 2021 è stata innalzata a 17mila euro, saranno comunque le fasce più fragili a dover supportare l'onere più gravoso.
Pesanti critiche alla decisione presa in assemblea giungono da parte di Obbiettivo Chioggia, la lista che raccoglie gli ex consiglieri "ortodossi" del Movimento 5 Stelle, la quale vede la «tossicità» della decisione presa alla luce del periodo di emergenza sanitaria attuale, che ha visto molti concittadini colpiti nella sfera economica oltre che in quella sanitaria. Secondo il gruppo politico, facendo affidamento al nuovo piano tariffario vagliato dall'Autorità di Regolazione dell'Energia, delle Reti e dell'Ambiente ci sarebbe stata la possibilità di disporre di un milione in più, che si sarebbe potuto utilizzare per abbassare la TARI alle aziende con difficoltà. Sarebbe stato anche possibile recuperare le mancate entrate tributarie -che equivalgono a 2 milioni e 700mila euro annui- ma «è stato preferito aumentare le tasse ai cittadini che le hanno sempre pagate».

Gli ex consiglieri in questione affermano di essersi sempre battuti per recuperare i crediti vantati dal Comune a causa del mancato pagamento delle tasse, e questo a loro dire è stato uno dei più importanti motivi di attrito con la giunta, la quale - secondo Daniele Padoan, Endri Bullo, Paolo Bonfà - in questo ambito non si è mai impegnata veramente. Questo nonostante la votazione (datata maggio 2019) della modifica al regolamento della polizia locale, che ha fornito uno strumento più forte nel recupero dei crediti: delibera rimasta «inascoltata» da parte della giunta.
Avendo avvertito il sentore di un probabile aumento, gli esponenti che ora si sono ritrovati in Obbiettivo Chioggia avevano suggerito all'assessore Stecco di non colpire le fasce di reddito inferiori, aumentando le aliquote in modo progressivo per gli altri scaglioni di reddito: tale istanza venne bocciata, in quanto la maggior parte dei contributi provengono proprio da chi ha i redditi più bassi. Ora la stessa ipotesi è stata accettata, innalzando la soglia di esenzione come avanzato dal PD e da Chioggia Viva. Forze che, ponendo tale condizione, si sono astenute all'approvazione del bilancio, consentendo all'amministrazione di rimanere in piedi.
Obbiettivo Chioggia chiede ancora che venga applicata la riduzione della TARI alle attività in difficoltà, e che ciò venga deciso in modo tempestivo. Tra le istanze promosse, lo stanziamento di una parte dei 34 milioni della Legge Speciale verso un bando per ristrutturare le abitazioni e gli immobili adibiti a uso commerciale nel centro storico, con la speranza di ripopolarlo. Necessario tuttavia procedere al recupero dei crediti che l'amministrazione vanta, reprimendo l'evasione fiscale anche allo scopo di evitare futuri aumenti delle imposte.

2 commenti:

  1. Voi dissidenti dei 5 stelle (ora confluiti nel neo movimento “Obbiettivo Chioggia”) quando eravate al potere quali consiglieri o assessori che sia, vi comportavate in maniera assai differente di come andate cianciando ora.

    Facciamo chiarezza e un riassunto della situazione per la pubblica opinione.
    L’addizionale IRPEF comunale è stata aumenta con provvedimento del Consiglio comunale il 28 settembre 2020.
    In quell’occasione la maggioranza 5 stelle ha votato all’unanimità (compreso gli attuali “dissidenti”) l’aumento dell’aliquota unica portata allo 0,8%, con un salasso medio in più di 60-70 euro pro capite per ogni percettore di reddito.
    - estratto della DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 133 IN SEDUTA DEL 28/9/2020
    «…con voti favorevoli 12, contrari 8 (Boscolo Capon Beniamino, Segantin Marcellina, Penzo Barbara, Casson Giuseppe, Zanni Domenico, Dolfin Marco, Boccato Maria Chiara, Naccari Gianluca), astenuti //, espressi mediante sistema computerizzato, su 20 Consiglieri presenti; DELIBERA….
    …. 3. di modificare a far data dall’esercizio finanziario 2021 l’aliquota dell’addizionale comunale all’IRPEF stabilendo: un’aliquota unica in misura pari allo 0,80%...»

    Se all’interno della maggioranza 5 stelle c’era un gruppo talmente convinto che quel provvedimento era sbagliato, coerentemente non doveva votarlo.

    A nulla valgono le osservazioni del sig. Padoan circa la proposta del suo emendamento alla Delibera che si andava ad approvare.
    Infatti, nella già citata Delibera del Consiglio comunale N. 133 IN SEDUTA DEL 28/9/2020 si legge:
    «…munito [.] del parere sfavorevole del Collegio dei Revisori con la seguente motivazione: (il Collegio condivide in pieno quanto espresso dal dirigente competente nei pareri sopra riportati. Trattasi di proposta direttamente collegata all'approvando bilancio di previsione 2020/2022, l'emendamento, se accolto, altera gli equilibri del predetto bilancio di previsione esercizi 2021 e 2022 in quanto non indica le risorse finanziarie necessarie che consentirebbero di mantenere i predetti equilibri). A seguito dei pareri sfavorevoli l'emendamento non viene posto in votazione…»

    Cioè, vale a dire che il suo emendamento È STATO BOCCIATO perché non venivano indicate le risorse economiche alternative che sarebbero derivate dal buco di bilancio.

    “Obbiettivo Chioggia”, tutti bravi ADESSO, ma allora??

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  2. Daniele Padoan scrive in facebook: «…L'anno scorso abbiamo votato il regolamento Irpef, sul quale avevo anche proposto un emendamento che ho dovuto ritirare…»

    Non è cosi, egr. sig. Padoan.
    Non è che lei abbia ritirato l’emendamento in quanto lo stesso é stato sonoramente bocciato: «… in quanto non indica le risorse finanziarie necessarie che consentirebbero di mantenere i predetti equilibri. A seguito dei pareri sfavorevoli l'emendamento non viene posto in votazione…»
    Sta scritto nella Delibera Consigliare che è passata anche col suo voto!

    Poi, sarà anche vero che, come lei dice, il regolamento votato prevedeva l’aumento nel 2021 e anche di far pagare le tasse a chi per anni non lo ha fatto, ma, e c’è una ma pesante: dall’approvazione della Delibera di Consiglio n. 133/2020 e fino alla data delle vostre dimissioni di qualche mese fa, in questo lasso di tempo, quali azioni lei ha messo in campo per rispettare le intenzioni di fare pagare coloro che la tassa non l’hanno pagata? In maggioranza c’era lei, assieme ai “moschettieri” ora dissidenti Bonfà e Bullo.

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