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martedì 15 gennaio 2019

UN ANNO DI CENTRO SERVIZI ANZIANI: PER OVVIARE ALLE DIFFICOLTÀ LOGISTICHE DELLE TRE SEDI SI VA VERSO LA CHIUSURA DI VIA DEL BOSCHETTO?

Un anno di centro servizi per gli anziani è stato il tema della conferenza stampa che ieri pomeriggio il consiglio d’amministrazione e la direzione dell’IPAB ha tenuto nella residenza Arcobaleno di Sottomarina. Sotto il focus dei relatori, il presidente Ortensio Crepaldi, i consiglieri Giorgio Filippo, Erika Boscolo Pantalin e Francesca Avanzi, il vicedirettore vicario Piergiorgio Penzo hanno percorso dodici mesi di azioni, interventi, novità e manutenzione, verso un 2019 chiamato a consolidare la qualità e la quantità dei servizi offerti agli ospiti. In primis, nell’anno che si è appena chiuso è stato dato ruolo all’appalto socio-assistenziale e al potenziamento del servizio notturno con 6 operatori sociosanitari e 2 infermieri a rotazione: come ha spiegato il vicedirettore Penzo, prima non tutti i nuclei della casa di riposo erano presidiati da una presenza qualificata anche di notte. Inoltre i dipendenti del CSA hanno un nuovo contratto. Per quanto riguarda l’implementazione di benefit all’utenza, è stata rinnovata anche la convenzione per i pasti a domicilio: 150 sono quelli che partono ogni giorno dal lunedì al sabato dalla cucina della casa di riposo e vengono consegnati a casa agli anziani, 30 la domenica per le situazioni più critiche segnalate dai servizi sociali. Soprattutto, non sono aumentate le rette per l’anno in corso, anche in virtù del fatto che la Regione Veneto contribuisce per 1500 euro mensili alla cura di ciascuno dei 175 ospiti.
Non è stato taciuto dal presidente Ortensio Crepaldi che lo scorso ottobre ignoti sono entrati nelle strutture dell’istituto per scassinare i distributori di bevande, creando apprensione per l’incolumità degli anziani, anche se questi non sono stati raggiunti ai piani superiori. A tal proposito, l’installazione di telecamere già prevista è stata accelerata in accordo con le forze dell’ordine per il monitoraggio esterno, quindi non degli ospiti né degli operatori. Sempre con questi fini, è stato lanciato l’appalto per la sistemazione dei cancelli e il miglioramento dell’illuminazione. Il nodo delle opere di consolidamento è centrale, tanto che dal 21 gennaio prenderanno il via i lavori di ristrutturazione alla residenza Girasole in viale Tirreno, primi di un piano straordinario. Ma su tutto, pende la difficile logistica di un istituto diviso in tre sedi, separate dalla trafficatissima via del Boschetto: con una provocazione (o forse no), Crepaldi punta all’ipotesi di chiudere alla mobilità la strada in questione nell’arco di due anni, all’interno del progetto che recupera e “arreda” Forte Penzo, per cui l’amministrazione comunale sta valutando la soluzione. «Qualche progetto si è visto, anche se non ancora definito ed esternato», ha riferito il presidente del cda.
Nell’anno appena iniziato, prioritaria la nomina di un nuovo direttore: si dovrà addivenire a un nuovo bando, poiché i due contattati dopo aver partecipato e vinto la gara hanno preferito altre destinazioni. Continuerà sicuramente la procedura avviata all’ufficio del Registro assieme al Comune per la permuta dei beni, dato che al momento le sedi dell’IPAB sono di proprietà comunale mentre edifici del calibro di palazzo Morosini e di palazzo Ravagnan sono in quota al CSA. Passi avanti si profilano per l’hospice e la realizzazione di 24 posti letto per anziani non autosufficienti, frutto anche del clima definito «positivo» all’interno del consiglio di amministrazione, in assenza di contenziosi professionali o giudiziali.

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