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giovedì 31 gennaio 2019

MENSE SCOLASTICHE, IL SINDACO FERRO: "NON CI SONO GLI ESTREMI PER SCINDERE IL CONTRATTO CON GEMEAZ". SPAZIO AI PRODOTTI DELL'ORTOMERCATO DI CHIOGGIA

Ieri pomeriggio si è svolta al municipio di Chioggia una riunione della commissione Mensa, che oltre alla presenza dei referenti delle scuole del territorio (docenti, genitori e rappresentanti dei dirigenti scolastici), ha visto la partecipazione dell'azienda erogatrice Gemeaz Elior. La commissione è stata convocata per condividere ancora una volta con i genitori le azioni e i conseguenti provvedimenti da adottarsi in relazione dei fatti verificatisi lo scorso 7 gennaio, quando all'impresa, che conduce in locazione il centro di cottura comunale in via San Felice a Sottomarina, destinato al confezionamento dei pasti per le scuole dell'infanzia e primarie del territorio, i Carabinieri hanno contestato il ritrovamento di merce surgelata scaduta (ma congelata entro la scadenza, come ha più volte avuto modo di sottolineare la società) e stoccata senza il necessario cartello di segnalazione per lo smaltimento.
Dalle verifiche effettuate dai Carabinieri, dall'ULSS 3 Serenissima e dal Servizio Qualità della stessa Gemeaz, necessarie per ricostruire la dinamica dei fatti ed assicurare il rispetto della sicurezza alimentare, è emerso ed è stato confermato che mai nessun prodotto scaduto è stato somministrato all'utenza scolastica. Per l'amministrazione comunale erano presenti il sindaco Alessandro Ferro, l'assessora alla Pubblica Istruzione Isabella Penzo e la dirigente del settore Pubblica Istruzione Daniela Ballarin. «Come già annunciato – ha detto il sindaco – l’amministrazione non ha intenzione di sorvolare sui fatti contestati alla ditta e ha messo in atto le verifiche e le attività necessarie per garantire un servizio di eccellenza. Non ci sono i presupposti giuridico-legali per scindere il contratto, ma appare doveroso incrementare i livelli di qualità e di controllo del servizio. Per questo abbiamo preparato una bozza di contratto aggiuntivo, che contiene maggiori restrizioni e sanzioni, che prevede più controlli e inoltre un passaggio per quanto riguarda prodotti biologici o a chilometri zero».
È seguita un'illustrazione da parte della dottoressa Daniela Ceresoli, responsabile regionale Gemeaz per il settore scuole nord-est, in merito alle proposte migliorative, sia in termini di controlli e di analisi microbiologiche aggiuntive, che in termini di adozione di derrate a chilometro zero (come ad esempio zucchine, insalata e radicchio di Chioggia IGP), nel rispetto del capitolato e degli standard di qualità organolettica e di apporto nutrizionale previsto dalle linee guida nazionali e dalla Regione Veneto. L'azienda si è detta disponibile a creare un canale di interlocuzione privilegiata con l'Ortomercato di Chioggia e quelli limitrofi. Inoltre sono state presentate proposte di laboratori di educazione alimentare per i bambini, come per esempio degustazioni di frutta e verdura, o attività per imparare a leggere le etichette degli alimenti. Ha preso la parola anche un genitore che, come volontario, monitora il servizio assieme a un altro genitore -cuoco di professione- anche al centro cottura, e non ha rilevato problemi significativi. Altri genitori della commissione hanno apprezzato l'apertura dell'amministrazione, la gestione della criticità e la volontà di migliorare il servizio: è stata auspicata l'organizzazione di un percorso condiviso di educazione alimentare, che coinvolga anche le famiglie.

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