Torna da Roma «estremamente fiducioso» Roberto Rossi, dopo l’incontro di ieri al Ministero per lo Sviluppo Economico assieme al Comune di Chioggia e ai vertici di Costa Bioenergie. Il presidente del comitato No Gpl ha esplicitato la «sensazione positiva» dovuta a una «netta volontà esplicitata dai ministeri di risolvere la questione». Al centro di tutto, al momento, sta il nodo delle navi gasiere, per far entrare le quali è necessaria una variante al piano regolatore del porto: «L’incontro – dice Roberto Rossi dal treno – è iniziato con una domanda dei tecnici ministeriali alla Socogas, ovvero in base a quali convinzioni hanno fatto l’investimento di milioni, senza la certezza che l’impianto possa entrare effettivamente in esercizio. Secondo l’azienda di Fidenza, l’autorizzazione del 2015 è unica e comprende anche l’ingresso delle navi, ma Costa Bioenergie è stata smentita dall’ufficio legale del Ministero per le Infrastrutture, il quale ha ribadito la necessità di una variante all’attuale piano regolatore per il porto, cosa per la quale ci vorranno anni. E quindi per altrettanto tempo non potrà essere esercitata l’attività». Secondo il comitato, il MISE lascia intendere di pensare ad altre soluzioni, dalla revisione dell’iter autorizzativo alla più drastica delocalizzazione: nelle prossime riunioni a Roma, sono attese ipotesi operative da parte dei ministeri stessi: «La luce che si vede all’orizzonte sta aumentando la propria potenza», ha concluso Rossi soddisfatto.
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