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giovedì 24 gennaio 2019

NO GPL A ROMA, INCONTRO COL MINISTRO DELLA CULTURA E DEL TURISMO. IL SINDACO: "L'AVVOCATURA DI STATO NON HA DIFESO L'IMPIANTO"

È durata più di un'ora l'udienza di oggi, a Roma avanti alla VI sezione (ambiente) del Consiglio di Stato, che prevedeva la discussione dei due ricorsi in appello, uno presentato dal Comune di Chioggia e l'altro dal WWF, per chiedere che venissero riconosciuti da un lato l'abuso edilizio del deposito di gpl in Val da Rio, dall'altro l'assenza di titolo paesaggistico da parte della Commissione di Salvaguardia di Venezia, come prevede la Legge Speciale del 1973. Per l'amministrazione comunale erano presenti in aula il sindaco Alessandro Ferro e l'assessore all'Ambiente Marco Veronese.
«In attesa della sentenza – commenta il sindaco – siamo fiduciosi di riuscire a bloccare il deposito, anche per il fatto che l'Avvocatura di Stato non si è battuta per difendere l'impianto e non ha sostenuto la sua memoria difensiva, ma si è rimessa sostanzialmente alla decisione che prenderanno i giudici del Consiglio di Stato. È stata una giornata importante e tutti auspichiamo, come del resto hanno detto in una nota congiunta qualche giorno fa il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che possa essere accolta la tesi del Comune e riconosciuto il valore solo commerciale dell'autorizzazione del 2015 (riconoscendo l'opera come abusiva) o altresì dichiarata dal Consiglio di Stato la nullità dell’autorizzazione finale del deposito di gpl».
Fa eco l'assessore Veronese: «La discussione di oggi è stata incentrata soprattutto sulla mancata autorizzazione comunale edilizia e paesaggistica. L'impianto, ricordiamo, dovrebbe stoccare più di 9mila metri cubi di gas di petrolio liquefatti. C'è stata anche l'occasione per far presente ai giudici del Consiglio di Stato l'analisi dei rischi e degli eventi incidentali collegati sia all'esistenza dell'impianto in sé, che dista solo poche centinaia di metri dalle abitazioni e dalle attività economiche, ma anche del transito in laguna delle navi gasiere». Sindaco e vicesindaco, raggiunti poi dalla senatrice Orietta Vanin, dal senatore Giovanni Endrizzi, dalla deputata Arianna Spessotto, dalla consigliera regionale Erika Baldin, dal presidente del consiglio comunale Endri Bullo e dai consiglieri Paolo Bonfà e Daniele Padoan, sono stati ricevuti nel pomeriggio al Ministero dello Sviluppo Economico, dove hanno interloquito con il Ministro della Cultura e del Turismo Alberto Bonisoli, con Elena Lorenzini -vicecapo di Gabinetto del ministro Di Maio- e con il collaboratore per la comunicazione Francesco Vanin.
«Al MISE abbiamo ripercorso tutte le criticità relative all'iter autorizzativo del deposito di stoccaggio di gpl in Val da Rio - aggiunge il sindaco Ferro - comprese quelle connesse all'eventuale passaggio e ormeggio delle navi gasiere nel il porto di Chioggia. A prescindere da cosa affermerà la sentenza del Consiglio di Stato, mi sento di dire che abbiamo tante altre carte da giocare». Conclude Veronese: «Siamo ottimisti e fiduciosi, perché i segnali dal governo ci sono e sono chiari. Il ministro Bonisoli ha inoltre sottolineato come la presenza del deposito di gpl possa influire negativamente sulla Laguna di Venezia nella sua interezza, che da più di trent’anni è inserita nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco».

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