venerdì 9 aprile 2021
PONTE SUL BRENTA, LA LISTA ENERGIA CIVICA PRESENTA UN ESPOSTO ALLA PROCURA: ROSSI, «GARANTIRE SALUTE E SICUREZZA AI 12MILA CHE ABITANO A SUD DEL FIUME»
Ponte sul Brenta, arriva anche l'esposto alla Procura della Repubblica e ai Carabinieri del nucleo ambientale. Lo ha firmato Roberto Rossi, presidente di Energia Civica, la lista elettorale nata dall'esperienza del comitato No GPL a Chioggia: nel testo inviato per conoscenza anche al presidente della giunta regionale, all'assessore veneto alle Infrastrutture, al sindaco della Città Metropolitana e al primo cittadino di Chioggia, Rossi segnala la grave situazione che si è venuta a creare a seguito dei lavori di manutenzione da parte di ANAS.
Tale stato di cose «potrebbe protrarsi per molti mesi - spiega Energia Civica - coinvolgendo anche il traffico vacanziero nell'auspicata e imminente apertura delle attività turistiche del territorio. Già ha di fatto marginalizzato tutte le frazioni meridionali del Comune, dove abitano 12mila persone, impedendo nella sostanza gli eventuali interventi di urgenza sanitaria e sicurezza, da parte dei mezzi di pronto intervento. Ad oggi, infatti, non esiste un protocollo d’intervento per le azioni delle ambulanze, dei vigili del fuoco, delle forze dell'ordine» nelle aree tagliate in due dal cantiere.
Prima che «le giuste proteste dei cittadini, coinvolti in questa spiacevole situazione, sfocino in manifestazioni incontrollate, le quali possono tradursi in problemi di ordine pubblico - conclude Roberto Rossi - è necessario intervenire urgentemente, mettendo in atto provvedimenti che possano quantomeno alleviare i disagi attuali: primo fra tutti lo spostamento del traffico pesante a lunga percorrenza, che dovrebbe essere deviato sulla tratta autostradale». La richiesta alla Procura e ai Carabinieri ambientali verte appunto attorno al rapido (quanto tardivo) allestimento del protocollo per l'azione dei mezzi di soccorso e sicurezza, e alla sua adozione, a tutela della popolazione residente a sud del Brenta.
Tale stato di cose «potrebbe protrarsi per molti mesi - spiega Energia Civica - coinvolgendo anche il traffico vacanziero nell'auspicata e imminente apertura delle attività turistiche del territorio. Già ha di fatto marginalizzato tutte le frazioni meridionali del Comune, dove abitano 12mila persone, impedendo nella sostanza gli eventuali interventi di urgenza sanitaria e sicurezza, da parte dei mezzi di pronto intervento. Ad oggi, infatti, non esiste un protocollo d’intervento per le azioni delle ambulanze, dei vigili del fuoco, delle forze dell'ordine» nelle aree tagliate in due dal cantiere.
Prima che «le giuste proteste dei cittadini, coinvolti in questa spiacevole situazione, sfocino in manifestazioni incontrollate, le quali possono tradursi in problemi di ordine pubblico - conclude Roberto Rossi - è necessario intervenire urgentemente, mettendo in atto provvedimenti che possano quantomeno alleviare i disagi attuali: primo fra tutti lo spostamento del traffico pesante a lunga percorrenza, che dovrebbe essere deviato sulla tratta autostradale». La richiesta alla Procura e ai Carabinieri ambientali verte appunto attorno al rapido (quanto tardivo) allestimento del protocollo per l'azione dei mezzi di soccorso e sicurezza, e alla sua adozione, a tutela della popolazione residente a sud del Brenta.
4 commenti:
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Nessuno ci aveva ancora pensato all’esposto alla Procura della Repubblica e ai Carabinieri.
RispondiEliminaHa dovuto farlo il presidente di Energia Civica Roberto Rossi, malgrado qualcuno che scrive in questo blog lo abbia apostrofato quale “calamità per la nostra città”.
Non ti rispondo per pietà cristiana
EliminaDiciamo che tutti e due avete esagerato in questi anni. tu hai esagerato nel difendere Rossi e Comparato nel dargli contro. Almeno questo è il mio parere. Troppo estremisti tutti e due e la verità non è mai aLLE estremità.
Elimina"esagerato"? che la causa con la società porto san felice ci sia costata 2 milioni di euro è una realtà oggettiva. Che Rossi, con i suoi compari, voleva fermare i lavori del baby mose ci sono le sue dichiarazioni e articoli (se vuoi te ne mando copia, con firma dell'altro genio della Carla Neri) che sempre per Rossi e i "verdi" la seconda amministrazione Guarnieri abbia abbandonato di realizzare il termovalorizzatore puoi chiederlo all'ex assessore Giorgio Varisco, oppure all'ex presidente di ASP Maurizio Salvagno. Che, come avevo predetto, la "battaglia" contro l'impianto di GPL serviva ed era strumentale per essere risumato dalla tomba politica dove era (da sempre) il Rossi è all'evidenza di tutti. Ora manca solo che arrivi la "tegola" dell'impianto di GPL che arriverà..stai tranquillo/a. Non faccio previsioni sui risultati elettorali delle prossime comunali per rispetto a quanti ci metteranno la faccia e correranno a chiedere i voti a prescindere di qualsiasi colore politico, ma dal giorno dopo del risultato elettorale ci sarà molto da ridere. Un saluto
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