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venerdì 16 aprile 2021

IL SINDACATO FSP DELLA POLIZIA DI STATO PARTECIPERÀ ALLA MANIFESTAZIONE DEGLI ESERCENTI A CHIOGGIA: «VICINI ALLE LORO ISTANZE, NO ALLA VIOLENZA»

Anche il sindacato di polizia FSP parteciperà alla manifestazione organizzata da esercenti e commercianti di Chioggia sabato 17 alle ore 18, in corso del Popolo davanti al Municipio. «Siamo vicini a coloro che manifestano il proprio disagio - si legge in una nota, firmata dal segretario regionale Mauro Armelao - ed esprimiamo loro piena solidarietà. Le categorie economiche in questi difficili mesi hanno visto le proprie attività chiuse, o comunque costrette a lavorare con i servizi d'asporto, riducendo anche dell'80-90% il lavoro. Il protrarsi di questa situazione ha portato i cittadini che sono stati duramente colpiti da questi provvedimenti a scendere in piazza in più parti d'Italia per far valere le loro ragioni».
Il sindacato FSP - continua il comunicato - in qualche occasione ha visto scatenarsi «anche una guerra tra poveri, fomentata da qualche facinoroso e tuttologo che di economia e finanza conosce gran poco. La guerra tra privati e statali, ad esempio: questo clima di scontro purtroppo non ha facilitato il lavoro delle forze dell'ordine, e anzi le ha collocate (ulteriormente e ingiustamente) dalla parte dei "cattivi". Anche noi agenti siamo figli di operai, o di persone con partite Iva, per questo vogliamo sollecitare i cittadini che si uniscono alle proteste pacifiche (finalizzate alla riapertura di bar, ristoranti, cinema, teatri, palestre) a dissociarsi da tutte le forme di dissenso violento che niente hanno a vedere con il vero scopo delle manifestazioni».

Prosegue Armelao: «Non possiamo esimerci dal garantire l'ordine e la sicurezza di tutti, e il rispetto delle prescrizioni in vigore per lo svolgimento delle manifestazioni, ma l'appoggio alle categorie duramente colpite è totale. A Chioggia saremo in piazza a fianco delle categorie economiche, per dare un segnale positivo al governo, un esempio di come si può protestare senza che si arrivi alla violenza contro una categoria di lavoratori che non ha colpe. Con l'onestà intellettuale però che da sempre ci contraddistingue, non possiamo che rilevare come questa esasperazione generalizzata sia comprensibile e ormai incontenibile, e ciò significa che bisogna dare ai cittadini risposte diverse, concrete e celeri».
Al momento - conclude FSP - «solo le forze dell’ordine si ritrovano a raccogliere e fronteggiare gli sfoghi di un livello di disperazione senza precedenti, che non può e non deve essere sottovalutato. Pensare di gestire questa situazione ormai non più emergenziale, dato che va avanti da oltre un anno, dalla prospettiva (scollata dalla realtà) di chi invece non riesce più a tenere in piedi la propria esistenza, costruita magari dopo una vita di lavoro e duri sacrifici, significa sottovalutare pericoli seri e reali per la sicurezza interna del Paese. Indispensabile però censurare senza se e senza ma ogni tipo di violenza che, lungi dall’affermare le legittime istanze di chi scende in piazza, fa passare in secondo piano, oltre che dalla parte del torto, chiunque abbia qualcosa da rivendicare con sacrosanta ragione».

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