sabato 24 aprile 2021
BOCCATO NUOVA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE: CHIOGGIAVIVA VOTA ASSIEME AL M5S E AL PD, LE OPPOSIZIONI DI CENTRODESTRA ESCONO DALLA SALA
Nel corso di un'animata seduta straordinaria del consiglio comunale di Chioggia, questa mattina, Maria Chiara Boccato è stata eletta nuova presidente dell'assemblea cittadina. Boccato, già nelle file del Movimento 5 Stelle e poi dissidente approdata al gruppo misto, ha ricevuto i consensi proprio degli ex compagni di lista, più quelli del Partito Democratico e -novità politica della giornata- quelli dei due esponenti di ChioggiaViva, Marcellina Segantin e Leonardo Ranieri.
In tutto 15 voti dei 15 presenti in aula al momento, dopo che i consiglieri di centrodestra avevano deciso di non partecipare al voto, sostenendo che la maggioranza attorno al sindaco Ferro non fosse piû tale.
Da Forza Italia con Beniamino Boscolo, dalla Lega con Marco Dolfin, da Fratelli d'Italia e dalla lista Casson - Chioggia è Libera le accuse verso la nuova "coalizione Boccato" di aver messo in piedi una manovra elettorale finalizzata a saldare PD, M5S e magari altri alle consultazioni del prossimo autunno.
Ribattono questi ultimi, con le rispettive capogruppo Barbara Penzo e Genny Mantoan, sostenendo che la città dev'essere amministrata fino alla fine naturale della legislatura, dal momento che venerdì 30 aprile arriveranno in consiglio comunale il bilancio di previsione triennale e il documento unico di programmazione, oltre all'organizzazione di una stagione estiva difficile per il turismo balneare.
Dalle file di Obbiettivo Chioggia, la lista che raccoglie gli ex "ortodossi" del Movimento 5 Stelle, l'ex capogruppo Paolo Bonfà polemizza contro la presunta, mancata coerenza della consigliera Boccato, rievocando passati dissapori col resto del gruppo tuttora assiso in consiglio, che pure stamane l'ha votata.
«Certe persone - commenta Bonfà rivolto alle sue ex colleghe - per mantenere la poltrona sono pronte a tutto». Dal canto suo la nuova presidente del consiglio, alle telecamere di Chioggia Azzurra, rivendica per sé uno stile personale nella conduzione delle prossime sedute, dichiarando di voler apparire meno e di non voler "controllare" il sindaco nê la giunta.
In tutto 15 voti dei 15 presenti in aula al momento, dopo che i consiglieri di centrodestra avevano deciso di non partecipare al voto, sostenendo che la maggioranza attorno al sindaco Ferro non fosse piû tale.
Da Forza Italia con Beniamino Boscolo, dalla Lega con Marco Dolfin, da Fratelli d'Italia e dalla lista Casson - Chioggia è Libera le accuse verso la nuova "coalizione Boccato" di aver messo in piedi una manovra elettorale finalizzata a saldare PD, M5S e magari altri alle consultazioni del prossimo autunno.
Ribattono questi ultimi, con le rispettive capogruppo Barbara Penzo e Genny Mantoan, sostenendo che la città dev'essere amministrata fino alla fine naturale della legislatura, dal momento che venerdì 30 aprile arriveranno in consiglio comunale il bilancio di previsione triennale e il documento unico di programmazione, oltre all'organizzazione di una stagione estiva difficile per il turismo balneare.
Dalle file di Obbiettivo Chioggia, la lista che raccoglie gli ex "ortodossi" del Movimento 5 Stelle, l'ex capogruppo Paolo Bonfà polemizza contro la presunta, mancata coerenza della consigliera Boccato, rievocando passati dissapori col resto del gruppo tuttora assiso in consiglio, che pure stamane l'ha votata.
«Certe persone - commenta Bonfà rivolto alle sue ex colleghe - per mantenere la poltrona sono pronte a tutto». Dal canto suo la nuova presidente del consiglio, alle telecamere di Chioggia Azzurra, rivendica per sé uno stile personale nella conduzione delle prossime sedute, dichiarando di voler apparire meno e di non voler "controllare" il sindaco nê la giunta.
8 commenti:
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NON Capisco tutto questo da parte delle opposizioni: si e' sempre saputo che la segantin e la penzo vanno a braccetto. Anche tanti come Masiero o altri che avevano appoggiato SEgantin alle scorse elezioni si sapeva che erano anche col pd. E se tutte e due vogliono portare le loro forze ad avere qualche speranza devono stare insieme e unirsi poi ai cinque stelle come a Roma.
RispondiEliminaAnche i 5stelle da soli non hanno piu' possibilità, quindi di cosa ci meravigliamo a fare??
Quindi preferisce far cadere il governo della città a pochi mesi dalle elezioni? Sa cosa comporterebbe una scelta del genere?
EliminaNessuna. Il commissariato prefettizio e gli uffici faranno più velocemente quello che avrebbe fatto il consiglio e la giunta
EliminaPosto che il sottoscritto è alla finestra e sono dell'idea che TUTTE le scelte politiche sono legittime. Ovviamete se ne è anche responsabili. Sono dell'idea, confortato da esperienza diretta e indiretta che invocare l'allarme per l'arrivo di un commissario è, a mio avviso, una mera scusa, è probabile che un commissario, come visto in tante altre situazioni, farebbe solo meglio. Lo abbiamo visto quando è arrivato il commissario dopo che abbiamo cacciato Romano Tiozzo Pagio ed è stato visto quando è arrivato il commissario quando cadde la giunta presieduta da Lucio Tiozzo. Alle elezioni successivi molti votarono "Il COMMISSARIO" se poi chi sta amministrando preferisce per motivi, anche personali, rimanere al potere è comprensibile, legittimo, sotto molti aspetti anche giusto però non si tiri fuori la scusa che con il commissario si andrebbe peggio, non è detto che sia così, anzi si potrebbe andare anche molto meglio.
RispondiEliminaCondivido, il commissario prefettizio non è un dramma, anzi.
EliminaChi appoggia l’attuale giunta lo fa solo per interesse politico. Se l’attuale Giunta va a casa, andare a votare finita l’estate, dopo la pausa di un commissario, non mi sembra la fine del mondo. Solo chi ci tiene alla poltrona farebbe alleanze anche col diavolo pur di rimanere al potere.
Non voglio fare il cerchiobottista però negli "interessi politici" ci sta anche il diritto/dovere di chi è stato eletto di finire il mandato. Abbiamo l'esempio nazionale: prima un governo giallo/verde poi salto e via un governo giallo/rosso è assolutamente legittimo. Chi è al governo sono "poltronari" oppure c'è l'autentica volontà di fare del bene per il proprio paese?
EliminaLei è un “birichino”. Quando dice «ci sta anche il diritto/dovere di chi è stato eletto di finire il mandato» sa benissimo che nel suo intimo non è così.
EliminaFinire il mandato sta a cuore, soprattutto ai parlamentari “grillini” e agli adepti di Renzi, solamente per percepire lo stipendio. In alternativa, oltre allo stipendio alle prossime elezioni politiche la stragrande maggioranza di loro non verrebbe eletta, stante anche il taglio dei parlamentari.
In casa nostra, nell’Amministrazione comunale, i grillini capeggiati dal sindaco Ferro, alle amministrative di autunno saranno notevolmente ridimensionati. Quindi in questi quattro mesi giocano di sponda per aggrapparsi alla poltrona, sperando in future alleanze. Tutto inutile, il centro-destra spazzerà via di ciò che resta dei 5 stelle, del PD e cespugli vari.
No, non è vero, penso sul serio che chi è stato eletto ha il diritto/dovere di finire il suo mandato. Non è così facile distinguere chi vuole restare per uno stipendio e chi invece per impegno politico.
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