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mercoledì 28 aprile 2021

CHIOGGIAVIVA PARTECIPERÀ ALLE ELEZIONI COMUNALI: «MA NON ENTRIAMO IN QUESTA MAGGIORANZA»

Dopo l'elezione di Maria Chiara Boccato alla presidenza del consiglio comunale, il gruppo di ChioggiaViva smentisce di essere entrato a far parte della nuova maggioranza che sostiene la giunta di Alessandro Ferro. «Siamo sempre stati critici con questa oramai ex maggioranza - spiega Leonardo Ranieri - che non ha saputo leggere all’interno del loro gruppo le vere necessità espresse dalla città. Il gruppo del Movimento 5 Stelle, nonostante avesse una maggioranza “bulgara”, non ha saputo comprendere l’importanza di ascoltare le istanze civiche».
ChioggiaViva «è più viva che mai», ribadisce lo stesso Ranieri, e «non fa alcun compromesso, bensì scelte di campo che impediscano ancora una volta che la litigiosità porti ancora più danno alle imprese e ai cittadini, alla vigilia dell'apertura di una stagione estiva determinante». Per quanto riguarda le prossime elezioni, ChioggiaViva intende partecipare «confrontandosi con l'elettorato e facendo scelte libere e democratiche come sempre». Proprio sabato scorso è terminata l'esperienza di Marcellina Segantin alla presidenza provvisoria del consiglio comunale.
«Ho cercato di fungere il più possibile da collante tra i vari gruppi politici», dichiara la capogruppo Segantin, che ha deciso di votare la nomina della Boccato «per ufficializzare la sua figura, che in qualità di consigliera anziana avrebbe comunque dovuto condurre le convocazioni del consiglio, venendo a mancare la mia disponibilità. Per due mesi abbiamo tentato di arrivare a un presidente condiviso espresso delle minoranze, inizialmente Beniamino Boscolo si era reso disponibile, ma poi il tentativo non è riuscito, avendo ricevuto qualche contrarietà».
Il gruppo di ChioggiaViva è giunto alla risoluzione di sostenere la candidatura della Boccato dopo essersi confrontato con le categorie che fin dall'inizio avevano supportato il progetto, per definire se potevano essereci le condizioni per arrivare a fine legislatura, facendo sì che alcuni provvedimenti importanti per la città vengano adottati. «Fondamentale per noi - conclude Marcellina Segantin - è arrivare alla rimodulazione delle tariffe della TARI e alle dilazioni di pagamento, approvare il nuovo regolamento edilizio sostenibile comunale, avviare i lavori del primo stralcio del nuovo lungomare Adriatico, approvare il nuovo regolamento della disciplina delle attività balneari.
Inoltre, avviare la zona a traffico limitato concordando con i commercianti anche la sperimentazione, estendere la gratuità dei plateatici almeno fino al 31 dicembre e allargare l’utilizzo anche alle categorie artigianali come le gelaterie, intervenire per il decoro urbano installando le schermature dei cassonetti e lavorare all’arredo verde, sistemare la viabilità in via del Boschetto, liberare da cicli e motocicli il centro di Sottomarina concedendo lo spazio pubblico alle attività di ristoro, sorvegliare le zone della città che sono in balia delle scorribande giovanili, aiutare la ripresa economica di riva Vena, stanziare i fondi della Legge Speciale per restaurare la Loggia dei Bandi e per finanziare il restauro delle residenze in centro storico».

3 commenti:

  1. MA DAI, GRUPPO DI ITALIA VIVA, NON NASCONDETEVI DIETRO UN DITO!

    Le dichiarazioni del consigliere comunale arch. Marcellina Segantin del gruppo di ChioggiaViva, sono mendaci. Tratta i cittadini come fossero degli allocchi.

    Che senso ha smentire di non far parte della nuova maggioranza che sostiene la giunta di Alessandro Ferro, per poi fare in elenco con una sfilza di provvedimenti da realizzare entro settembre, prima della fine legislatura.

    In questi pochi mesi come si può pensare che l’Amministrazione approvi i sotto citati provvedimenti se non con l’appoggio anche di ChioggiaViva, stante la risicatissima maggioranza della Giunta Ferro:
    - rimodulazione delle tariffe della TARI, nonché le rinvii di pagamento;
    - approvare il nuovo regolamento edilizio comunale;
    - dare corso ai lavori del primo stralcio del nuovo lungomare Adriatico;
    - approvare il nuovo regolamento che disciplina le attività balneari
    - avviare la zona a traffico limitato del centro storico;
    - intervenire sul verde, arredo e decoro urbano (come fosse una bazzecola);
    - sistemare il pastrocchio sulla viabilità in via del Boschetto, creato dall’ex assessore Penzo;
    - liberare da cicli e motocicli il centro di Sottomarina;
    - sorvegliare le zone della città (altra bazzecola);
    - aiutare la ripresa economica di riva Vena;
    - finanziare il restauro delle residenze in centro storico (altra bazzecola).

    Siate seri, senza l’appoggio del vostro gruppo, neanche il mago Mandrake ci riuscirebbe (e forse nemmeno basterebbe)!

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  2. Posto che non sono il difensore degli amici di chioggia viva ma la scelta di votare un presidente non significa necessariamente che sia un cambio di casacca. Il centro destra poteva benissimo scegliere di votare un esponente della minoranza: Beniamino, la stessa Segantin non hanno voluto farlo e chioggia viva ha preferito votare un presidente (stendiamo un velo pietoso sulla materia cerebrale della Boccato) piuttosto che il consiglio sia bloccato. Ferro ha perso in un sol colpo quattro consiglieri della maggioranza che hanno preferito dimettersi non è il caso, anche sulla scorta di quest'ultimo esempio, di TENERSI LA GENTE vicina invece di farli scappare?

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    Risposte
    1. Premesso che mai mi permetterei di dare giudizi sulla materia cerebrale della Boccato. Lei, per scrivere che praticamente manca di materia cerebrale, vuol dire che la conosce bene.

      Tornando al tema della elezione del Presidente del Consiglio, bisogna definire una volta per tutte i ruoli di maggioranza e opposizione. Se il sindaco Ferro ritiene di avere ancora una maggioranza, prosegua sulla sua strada, ma con le proprie forze, senza l’appoggio di altri consiglieri al di fuori dai 5 stelle.
      E chi invece intende appoggiare la giunta pentastellata, venga fuori ed abbia il coraggio delle proprie azioni. Come già detto: NON SERVE NASCONDERSI DIETRO UN DITO.

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