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martedì 27 aprile 2021

PLATEATICI SOPRA IL CANAL VENA, OBBIETTIVO CHIOGGIA: «CONVOCARE UN TAVOLO CON LA SOPRINTENDENZA, IL COMUNE E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA»

La questione dei plateatici sopra il canal Vena, respinti dalla Soprintendenza, alimenta il dibattito politico. «Ogni impegno per la riva - si legge in un comunicato della lista Obbiettivo Chioggia - è stato puntualmente disatteso, da almeno dieci anni. Oggi l'utilizzo della graduatoria di vecchio bando che istituiva l'ampliamento dei plateatici sopra lo specchio d'acqua è più che mai un'esigenza degli operatori: siamo convinti che sia necessario attuare al più presto un tavolo tecnico-politico coinvolgendo la Città Metropolitana e la Soprintendenza stessa, con la presenza del funzionario delegato al paesaggio».
Al tavolo, Obbiettivo Chioggia vede la presenza delle associazioni di categoria della città e l'amministrazione comunale nel ruolo di promotrice: «Urge una soluzione idonea a preservare la navigabilità del canale, dando risposte veloci e concrete alle attività che animano la riva. Questo attraverso lo stanziamento relativo al bando di riva Vena, a beneficiarne sarebbe la comunità intera, disincentivando degrado e criminalità. Basta coi rimbalzi tra gli enti, procrastinati nel tempo per smontare e affievolire le aspettative degli esercenti che operano in uno dei luoghi più belli del centro storico di Chioggia».

4 commenti:

  1. ENNESIMO comunicato dei moschettieri del gruppo “obiettivo Chioggia” che non aggiunge nulla a quello che già sappiamo.

    Non siamo capaci nemmeno di farci approvare dei semplici plateatici su palafitte, quando con enfasi il 23 novembre 2019 si annunciava “LA FUTURISTICA RIVA VENA DEGLI ARCHITETTI VIANELLO E TUOSTO, UN PROGETTO PER LA "GRANDE CHIOGGIA" CON IL LIONS CLUB. IERI PRESENTAZIONE A PALAZZO GRASSI”.

    Che fine ha fatto quel progetto che prevedeva delle zattere galleggianti posizionate in mezzo al canale, dando vita al “Festival della Luce”?

    L'allora assessora all'urbanistica Alessandra Penzo si era mostrata entusiasta dell'opportunità: «È una fonte di illuminazione, prenderò tanto per la visione futura, come ad esempio le piattaforme galleggianti… »
    Mettere prima i piedi per terra prima di volare alto, perché poi si cade e sai che tonfo!

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    1. Praticamente tu dai ragione alla soprintendenza che ha approvato una passerella in ferro in canale Vena mentre boccia le piattaforme galleggianti? A me sembra una grande fesseria, come ho detto pubblicamente, concedere la possibilità di realizzare delle piattaforme galleggianti, ovviamente con criteri compatibili al centro storico sarebbe una gran bella cosa, darebbe respiro alle attività e sarebbe di stimolo a far rivivere canal vena. Personalmente condivido interamente il comunicato degli amici di Obbiettivo Chioggia.

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    2. E chi l’ha detto che sono contrario ai plateatici su palafitte (non sono piattaforme galleggianti) a servizio dei bar o ristoranti sul canal Vena?
      Puntualizzo che i progetti, una volta presentati alla Soprintendenza, vanno seguiti. Anzi, addirittura prima della progettazione, si deve interpellare e concordare con i funzionari della Soprintendenza il da farsi. Questa Amministrazione manca di sensibilità e rapporti umani per mediare con gli Enti.

      Tornando nel merito del Progetto firmato dagli architetti VIANELLO E TUOSTO di stanza a Londra, quello sì prevedeva delle “piattaforme galleggianti”, vere e proprie zattere davanti alle fondamenta Marangoni e davanti a palazzo Mascheroni-Lisatti con vegetazione per far fronte al poco verde e spazio con palco per spettacoli cui assistere dalla riva e dai ponti, oppure con giochi per bambini.

      Soprintendenza a parte, questo progetto a mio parere non ha niente a che vedere con lo spirito del Canale Vena e le abitudini dei Chioggiotti. Può andare bene per Amsterdam, ove gli architetti si sono cimentati, ma per il canal Vena…..NO!

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  2. SCARICA BARILE DELL’EX ASSESSORE ALESSANDRA PENZO.

    Sul suo profilo facebook, oggi 28 aprila c.a., in merito alla recente bocciatura della Sovrintendenza l’ex assessore scrive:
    «- Non è una procedura che ho seguito io visto che era stata presa in mano dall’ assessorato al Commercio.
    - Ho cercato di dare alcuni suggerimenti, per quanto di mia competenza, ma non ero stata ascoltata e nemmeno invitata al sopralluogo della Soprintendenza, che da come mi raccontano in queste ore, aveva dato diniego già allora.»

    I sopracitati comunicati screditano le dichiarazioni allora rilasciate dalla Penzo e pubblicate su Chioggia Azzurra il 23 novembre 2019.
    Infatti nell’occasione della presentazione del Progetto firmato dagli architetti VIANELLO E TUOSTO proprio per il recupero di riva Vena, la stessa si diceva entusiasta dell'opportunità: «È una fonte di illuminazione, prenderò tanto per la visione futura, come ad esempio le piattaforme galleggianti. Nel 2020 o al massimo nel 2021 sarà attivo un bando per supportare le imprese presenti. Già stiamo recependo le indicazioni degli esercenti. Poi arriverà la ZTL, perché una città senza auto è una città migliore.»

    Come si evince, l’ex assessore era sempre in prima fila quale sovraesposizione mediatica. Ora che c’è stata la bocciatura, si sfila e accusa altri. Nulla di nuovo.

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