Era stata annunciata pochi giorni fa dall'ex presidente del consiglio comunale Endri Bullo, durante l'osservatorio elettorale di Chioggia Azzurra, ed ora è realtà. Si tratta dell'associazione che raccoglie l'eredità politica dei cosiddetti "ortodossi" ex Movimento 5 Stelle, ovvero i consiglieri comunali Paolo Bonfà, Daniele Padoan, appunto Bullo e l'ex assessora Alessandra Penzo, i quali avevano lasciato la maggioranza e l'assemblea cittadina lo scorso 19 febbraio.
Ha per nome Obbiettivo Chioggia, e coinvolge anche un quinto esponente nella persona di Marco Ballarin: si tratta invero - per esplicita ammissione dei partecipanti - di un «nuovo soggetto politico apartitico», che come tale non potrà dirsi estraneo alle prossime consultazioni elettorali amministrative, previste per l'inizio di ottobre.
«Obbiettivo Chioggia - scrivono i promotori in una nota - nasce dalla volontà di proseguire il lavoro, iniziato nel 2016 come componenti di maggioranza dell’amministrazione comunale, che abbiamo lasciato da qualche settimana a causa di un’insanabile frattura politica con il resto del gruppo, risalente ormai allo scorso dicembre e che aveva coinvolto altri due consiglieri oltre a noi.
Teniamo ad evidenziare che la nascita di Obbiettivo Chioggia non è stata né la causa della frattura né quella delle dimissioni, ma ne è stata, invece, una logica conseguenza, a riprova del nostro impegno nei confronti della città. I principi fondanti sono trasparenza, condivisione e partecipazione, mentre quale scopo primario abbiamo lo sviluppo turistico, economico e culturale della città stessa.
Obbiettivo Chioggia intende promuovere - continua il comunicato - «un’idea diversa di città rispetto al passato, dove il cittadino e le sue esigenze siano centrali rispetto a ciò che verrà realizzato, con lo scopo prioritario di migliorarne la qualità della vita». Consci che il percorso non sarà né breve né facile - concludono Bonfà, Bullo, Padoan, Alessandra Penzo e Marco Ballarin - vogliamo lavorare fin da subito in sinergia con tutti quei cittadini, enti ed associazioni interessati ad un reale sviluppo sostenibile della città, senza preclusione alcuna.
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