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mercoledì 17 aprile 2019

AL VIA A CHIOGGIA GLI INTERVENTI DEL REDDITO D'INCLUSIONE ATTIVA: COINVOLTE CINQUE ASSOCIAZIONI E 14 SOGGETTI ATTIVI

Continua la politica voluta dall’amministrazione comunale per superare la logica di erogazione di contributi economici puramente assistenziali. I contributi previsti dal progetto di reinserimento sociale vengono riconosciuti solo in cambio di un coinvolgimento lavorativo dei destinatari in attività utili per tutta la collettività: sono 5 le associazioni di volontariato del territorio clodiense che, a titolo gratuito, in questi ultimi mesi hanno sottoscritto con il Comune di Chioggia un protocollo d'intesa in merito all'attuazione del progetto regionale R.I.A. – Reddito di Inclusione Attiva. Si tratta nello specifico del centro di solidarietà Anna Dupuis della Compagnia delle Opere; del circolo AUSER di Chioggia; della Carità Clodiense; di Vivere Anteas e dell'Arena Artis. Sono invece 14 le persone individuate dal settore Servizi Sociali, che in questi giorni stanno iniziando le attività nelle Associazioni aderenti per una durata di 6 mesi, rinnovabile per ulteriori sei.
Il R.I.A. è un progetto attuato grazie al finanziamento regionale, rivolto alle persone in carico ai Servizi Sociali dei Comuni partecipanti (Chioggia è capofila nell'ambito del territorio della provincia sud) ed è finalizzato al coinvolgimento attivo di cittadini in situazione di disagio socioeconomico, in prospettiva del reinserimento sociale, valorizzandone le capacità e superando l’approccio puramente assistenziale di erogazione dei contributi economici. Il finanziamento regionale per svolgere queste attività, acquisito dal Comune di Chioggia, è di quasi 45mila euro; in aggiunta, il R.I.A. prevede il cofinanziamento del 20% a carico del Comune, cioè poco meno di 9mila euro. «I cittadini coinvolti sono impiegati in diverse attività, individuate a seconda delle singole attitudini - commenta l'assessore alle Politiche Sociali Luciano Frizziero – ad esempio come addetti alle piccole manutenzioni, alla preparazione e al confezionamento di generi alimentari, alla segreteria, quali aiutanti in alcune attività educative o nel trasporto di persone in difficoltà. Riceveranno un riconoscimento economico mensile intorno ai 250 euro, a seguito dell'impegno dimostrato e della valutazione dell'assistente sociale. Ringrazio le associazioni di volontariato che hanno aderito al progetto: se altre realtà volessero inserirsi, è ancora aperta la possibilità di adesione».

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