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giovedì 28 gennaio 2021

STRALCIO DEGLI ACCORDI ACTV: BENIAMINO BOSCOLO CHIEDE UNA COMMISSIONE CONSILIARE E MARCO DOLFIN UN TAVOLO REGIONALE CON AZIENDA E SINDACATI

La decisione di AVM Holding con ACTV di sospendere gli effetti dei contratti aziendali integrativi preoccupa anche Beniamino Boscolo di Forza Italia. «A quanto ci risulta - spiega il capogruppo consiliare - la situazione per i lavoratori del gruppo AVM non è solo drammatica, ma potremmo definirla tragica, a causa delle conseguenze della crisi economica causata dalla pandemia e per i danni di novembre 2019 causati dall’Aqua Granda. Il turismo a Venezia è in ginocchio, e di conseguenza l’indotto, ma anche il trasporto pubblico locale ha avuto gravissime conseguenze sotto il profilo economico e lavorativo dell’azienda e dei suoi lavoratori».
In questo contesto, dalla città di Chioggia molte centinaia di lavoratori pendolari dipendono dall’azienda nella navigazione, nel trasporto via gomma e dagli altri settori aziendali come le biglietterie: «Siamo venuti a conoscenza - continua Boscolo - dell’intenzione dell’holding AVM di dare disdetta a tutti gli accordi di II livello e di tutti i relativi atti integrativi, ancor prima di aprire un tavolo di trattative. Questo corrisponde ad una diminuzione del 30-40% dello stipendio complessivo ai lavoratori, che già hanno fatto alternativamente cassa integrazione (con compensi assai ridotti ogni mese) oppure hanno lavorato a rischio della propria salute (senza indennità aggiuntive).
Sarà mia cura - conclude il consigliere comunale - far convocare una seduta urgente di commissione, e avanzare un ordine del giorno esteso a tutti i colleghi consiglieri per impegnare l’amministrazione clodiense ad essere al fianco dei lavoratori in questa grave situazione, affinché la holding affronti il problema con grande spirito di collaborazione, e presentare una forte richiesta al governo, alla Regione Veneto, alla Città Metropolitana di Venezia al fine di finanziare adeguatamente il trasporto pubblico, già soggetto negli ultimi dieci anni a tagli verticali». Analogo rilievo viene mosso anche da Daniele Tiozzo Brasiola, segretario di Fratelli d'Italia a Chioggia.
In tema torna anche il consigliere regionale Marco Dolfin, che ha firmato assieme ai colleghi metropolitani una mozione verso palazzo Balbi: «La dirigenza aziendale - commenta l'esponente della Lega, che è anche dipendente di ACTV - deve fornire chiarimenti quanto alle logiche che l’hanno spinta a optare per una scelta così drastica che va a colpire i soli lavoratori dipendenti. È fondamentale che tutte le parti politiche si uniscano per chiedere all’assessora regionale al Lavoro di farsi subito promotrice e garante nell’aprire un tavolo di discussione con i vertici aziendali e le parti sociali. Dobbiamo assolutamente evitare che a pagare l’ennesimo scotto del sacrificio siano, ancora una volta, i lavoratori e le loro famiglie».

1 commento:

  1. PRIMA O DOPO DOVEVA ACCADERE
    Anche i dipendenti ACTV Dovrebbero vedere che i bus viaggiano semivuoti, che i vaporetti non hanno più turisti da un pezzo, che parecchi dipendenti per la crisi sono stati messi in cassa integrazione.
    Eppure, oltre ad usufruire di un a paga fissa, al contrario di chi nel privato deve chiudere (vedi alberghi, ristoranti, bar, botteghe) pretendono anche per intero la parte integrativa per il loro salario.
    Bisogna mettere sul banco quanto ammonta il loro stipendio, considerando le 14 mensilità che percepiscono contrariamente ad altre categorie, le ore straordinarie che ancora continuano ad essere pagate, il controllo di chi non paga il biglietto ed, infine, è da considerare che la paga integrativa viene erogata quando si raggiungono determinati risultati che portano più incassi e risparmi per l’azienda.

    Già vengono erogati fondi dalla Regione, dai comuni, dallo Stato per sopperire al cronico deficit dei trasporti ACTV che con l’incasso dei biglietti coprono solo il 20 - 25 % dei costi. Vogliono ancora di più!

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