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lunedì 12 novembre 2018

UNDICI DIREZIONI PER SPENDERE L'AVANZO DI AMMINISTRAZIONE ENTRO IL 2018: SPUNTA LA ZTL, MA È BAGARRE CON ALCUNE OPPOSIZIONI

Ponti, ZTL, accordo con la scuola Cini. Strade, scuole, museo. Biblioteche, telo della pescheria, ripristino dei bagni pubblici, cablaggio della rete, nuova centrale telefonica. Questo undici non è la formazione miracolosa della Clodiense, ma gli interventi che molto probabilmente saranno finanziati per 7 milioni già nel 2018, utilizzando l’avanzo di amministrazione (tornato disponibile dopo la recente sentenza) e i fondi della Legge Speciale per Venezia e la laguna, in tutto oltre 40 milioni: la lista della spesa l’ha annunciata ieri il sindaco Ferro, durante la seduta congiunta della IV e V commissione consiliare, avente appunto a tema l’utilizzo del “tesoretto”. A queste voci, che saranno portate in giunta durante la settimana per poi essere approvate dal consiglio, potrebbero aggiungersene altre: chissà, forse l’acquisto del Kursaal dalla Città Metropolitana, da destinare a fini turistici come chiedono le associazioni di categoria. Intanto l’amministrazione pensa già a come spendere il residuo nel 2019, sempre che venga concessa una proroga all’uso del denaro: il consigliere di maggioranza Daniele Padoan a sua volta ha steso un lungo elenco di possibili priorità, tra cui la risistemazione completa dell’isola dell’Unione, la riqualificazione di riva Vena, il completamento della videosorveglianza in centro storico e lungo il Lusenzo lato est, quello di Sottomarina. Incuriosiscono i progetti per la ZTL (250mila euro stanziati), anche se non sono stati affrontati nello specifico durante la sessione, nella quale sono stati palesi gli attriti con una parte delle opposizioni.

Già, se da un lato Chioggia Viva -che aveva contribuito a chiedere lo svolgimento della commissione stessa- si è mostrata collaborante per riuscire a portare a casa il Kursaal e magari le rotatorie in viale Mediterraneo («siamo in una fase postbellica», ha detto Leo Ranieri), i consiglieri Jonatan Montanariello e Marco Dolfin sono andati all’attacco. Il primo si dice scettico quanto alla riuscita dei progetti della maggioranza: «Avete perso già un mese sui due a disposizione, non dovreste fare le prime cose che vi passano per la testa per dimostrare che spendete i soldi, serve un progetto d’insieme, magari partecipato dalle associazioni di categoria, dalle frazioni». Dolfin, dal canto suo, si professa «esterrefatto» dal momento che pensava l’amministrazione fosse già in possesso di progetti immediatamente eseguibili, oltre a terminare le opere acquistate o iniziate ai tempi della giunta Guarnieri: «Il teatro Astra è completato per l’80%, lo lasciamo là? E lo stesso vale per la colonia Turati, per la “barca” dei servizi sociali vicina all’ospedale. Con 39 milioni il ponte sul canale Fossetta si butta giù e si rifà. Finirà che chi aveva i denti (i progetti) non aveva il pane -la disponibilità dell’avanzo- e ora il contrario». Intanto è corsa contro il tempo per approvare la relazione che autorizza a svincolare i soldi per anticipare l’entrata in vigore del bando periferie, a cominciare dai 2 milioni e 100mila euro da investire sulle migliorie da apportare ai ponti cittadini.

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