Pagine

mercoledì 21 novembre 2018

IL MOVIMENTO PER LA DIFESA DELLA SANITÀ PUBBLICA ATTACCA IL PIANO DELLA REGIONE: "MORTIFICA GLI OSPEDALI A VANTAGGIO DEI PRIVATI"

Al Movimento per la Difesa della Sanità Pubblica di Venezia il piano sanitario della Regione Veneto per gli anni 2019-2023 proprio non va giù. E lo ha fatto sapere tramite il referente Salvatore Lihard ieri pomeriggio nell'incontro ospitato dalla casa delle associazioni in calle Padovani a Chioggis: col relatore erano presenti tra gli altri Piergiorgio Vianello che ha curato l'iniziativa, l'ex consigliere regionale Lucio Tiozzo, la consigliera comunale Barbara Penzo e l'ex assessore Giorgio Varisco. Lihard ha effettuato una lunga disamina delle pecche del piano regionale, atto a «configurare un consequenziale favore per le strutture private, eliminando ospedali, reparti, posti letto e prestazioni di servizio, con liste di attesa gestite in maniera tale da non garantire la prossimità al paziente». Secondo il Movimento anche la direzione generale della ULSS 3 «nonostante i sorrisi mediatici ha le proprie responsabilità nell'attuazione pedissequa« del piano della giunta Zaia, per non parlare del ticket quale «tassa sulla malattia»: negli ultimi anni milioni di italiani hanno rinunciato a farsi curare per via delle difficoltà non solo economiche ma anche logistiche.

LA PLAYLIST VIDEO DEGLI INTERVENTI:

Nessun commento:

Posta un commento

Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.