La ruota panoramica in diga, ancora ferma al palo, fa parlare anche la politica clodiense. In particolar modo gli esponenti dell'opposizione di destra, che hanno protocollato una richiesta di commissione consiliare allo scopo di controllare gli atti della faccenda: Beniamino Boscolo in particolare accusa la maggioranza di «silenzio assordante» e sostiene che chi ha spinto l'impresa Rides Solutions a investire a Chioggia (sia esso il sindaco, gli assessori o gli uffici) si deve prendere la responsabilità e fare in modo che la struttura apra finalmente al pubblico. «Ma nel gruppo consiliare del M5S sono tutti d'accordo che la ruota funzioni?», si chiede Boscolo: «Se non c'è trasparenza non c'è onestà».
Rincara la dose il leghista Marco Dolfin: «Il Comune dica di aver sbagliato e sottovalutato la pratica, l'amministrazione si è mossa nella maniera più sbagliata. Gli uffici hanno giocato a palla avvelenata, la pratica è rimbalzata, manca il parere definitivo. Senza contare l'atteggiamento del dirigente al settore Urbanistica, architetto Gianni Favaretto, che prima ha riscontrato “problemi ostativi”, poi si è dichiarato incompetente (forse per via della licenza relativa a meno di 90 giorni, ndr), infine pensa a una deroga al piano dell'arenile». Ma secondo Dolfin, l'unica soluzione per acconsentire alla deroga è un passaggio del consiglio comunale, «unico ente autorizzato a discutere modifiche al piano dell'arenile»: l'assemblea cittadina non risulta convocata, lo stesso Beniamino Boscolo specifica che è necessaria l'ipotesi di una delibera di giunta, per poi convocare le sedute di commissione e consiglio.
«Altre strade non ci sono, tantomeno veloci», dicono i due consiglieri di minoranza, che si mettono nei panni degli imprenditori mortificati. Di questo passo, neanche la prossima settimana potrebbe arrivare l'autorizzazione all'esercizio, in specie se la vertenza riguarda le discrasie tra le misure: 9.60 metri dalla diga come sostiene Rides Solutions, o 5 metri e mezzo come sta scritto nell'esposto presentato da un'attività quasi confinante? Ieri il Comune via posta certificata ha chiesto il ripristino dei 10 metri legali, ma l'ultimo atto della vicenda è distante.
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