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mercoledì 25 luglio 2018

LE CATEGORIE TURISTICHE USCITE DALL'OGD: "IL SINDACO È INADEGUATO A GESTIRE I RAPPORTI CON L'ECONOMIA DELLA CITTÀ"

Le quattro associazioni uscite dalla OGD per il turismo clodiense non le mandano a dire al sindaco Ferro, che le aveva accusate di non aver ancora pagato la quota annua all'organizzazione. «Restiamo allibiti dalla replica del sindaco, perché ancora una volta dimostra la sua inadeguatezza nel gestire i rapporti con le categorie economiche della città», dicono i presidenti di Ascom Alessandro Da Re, di Gebis Fabrizio Boscolo Nale, di Cisa Camping Luciano Serafini e del consorzio di promozione turistica Con Chioggia Sì, Silvia Vianello. Che proseguono: «Noi mettiamo in discussione l'operatività dell'organo e non c'è da essere fieri di aver approvato il calendario delle manifestazioni a luglio! Il sindaco non ha fatto niente per impedire che l'OGD degenerasse in questo modo, soprattutto nella conciliazione dei rapporti, nelle scelte e nella programmazione. Noi chiediamo solo che tutte le associazioni possano tornare a sedere al tavolo, anche le più piccole tagliate fuori dal contributo richiesto troppo esoso, e che tutte le proposte vengano valutate in maniera oggettiva per il bene della città e non a seconda dei rapporti interni alla giunta. Per questo confidiamo che almeno il nuovo manager nominato resti estraneo a questi beceri scontri politici a colpi di maggioranza e sia davvero una figura super partes che pensi solo ed esclusivamente al bene del territorio». Ascom, Gebis, Cisa e Con Chioggia Sì ricordano che «nessuno ci può accusare di non pensare al bene di Chioggia e Sottomarina, visto che ci siamo impegnati per le manifestazioni estive nonostante i ritardi di approvazione: il progetto sicurezza e l’arredo del verde sul lungomare sono state fatti comunque a nostre spese. Abbiamo dimostrato e continueremo a dimostrare quanto ci teniamo alla nostra città».
In materia interviene anche il consigliere comunale del Partito Democratico Jonatan Montanariello: «Dopo più di un anno che sostengo l’immobilità nella gestione del comparto turistico e l’inefficacia di imporsi sulle scelte legate agli eventi, finalmente adesso anche altri ne prendono atto. Non sono nuovo a valutare negativamente l'organismo di gestione per le questioni che non quadravano, e che per primo ho portato in aula con una mozione e con delle richieste di commissioni, richieste alla quale si era pretesa più volte la presenza dei vertici del consorzio, che non si sono mai presentati in aula nemmeno quando si chiedeva pubblicamente di spiegare il bilancio da loro presentato allo scopo di giustificare, per trasparenza, i contributi pubblici che gli erano stati erogati». Montanariello ricorda «le innumerevoli battaglie per far emergere la poca efficienza di questo strumento, cominciando dalle piccole cose come il banner espositivo che dopo anni era ancora targato provincia di Venezia, ente ormai soppresso. Per non parlare poi di tutte le volte in cui ho segnalato la commistione che c’era tra l’organismo di gestione ed il consorzio a cui è affidata la guida: infatti nelle fiere non ci si è mai presentati con il simbolo della città di Chioggia o con un logo che rappresentasse tutti, ma sempre con il simbolo del consorzio. Domande fondamentali per un amministratore, sapere se la partecipazione a quelle fiere era pagata dai cittadini con soldi pubblici, oppure erano presenti soggetti privati e quindi legittimamente presentatisi con i propri loghi. Aspetto che qualcuno mi venga a dire quali risultati ha raggiunto l'OGD, ovvero i contratti finalizzati nelle fiere. Inoltre: perché in alcune foto si vede il personale IAT presente alle fiere? Vorremmo capire se fosse lì a lavorare per lo stesso e quindi oppure era lì per l’OGD, e quindi pagato da chi?».

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