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lunedì 23 luglio 2018

OGD, TRE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E UN CONSORZIO SBATTONO LA PORTA: "TROPPA POLITICA, PROGRAMMIAMO PER CONTO NOSTRO"

C'è maretta nella OGD, l'organizzazione per la gestione della destinazione che da due anni dovrebbe costituire la cabina di regia per pianificare le stagioni turistiche a Chioggia e a Sottomarina, secondo la legge regionale per il turismo. Ben tre delle principali associazioni di categoria che vi partecipano, infatti, hanno deciso di uscire dall'organizzazione: si tratta dei commercianti di Ascom, dei gestori degli stabilimenti balneari riuniti in Gebis e dei proprietari di campeggi sotto la sigla Cisa Camping, supportati nell'iniziativa dal consorzio di promozione turistica Con Chioggia Sì. La clamorosa decisione arriva dopo che queste realtà hanno «preso atto del totale fallimento di quello che doveva essere l'organo di gestione delle risorse in campo turistico, voluto dalla giunta Casson tre anni fa».
Tale decisione è stata comunicata alla presidenza dell'OGD con una lettera, in cui si legge: “Dopo il rodaggio iniziale, l'ente avrebbe dovuto agire in autonomia pensando esclusivamente agli interessi turistici, storici e culturali della città. Invece è diventato un luogo di scontro tra associazioni, dove la politica è entrata dalla porta principale, anziché starne fuori come doveva essere in origine”. I presidenti di Ascom, Gebis, Cisa e Con Chioggia Sì notano come la delibera della giunta comunale in tema di manifestazioni estive quest'anno sia arrivata a luglio, in piena stagione avviata, grazie alla buona volontà di Ascom e Gruppo Turismo: “A che serve un organo del genere che non sa fare programmazione? A questo punto andiamo avanti per conto nostro”, sta scritto nella secca nota.
Secondo Da Re, Boscolo Nale, Serafini e Silvia Vianello, il declino definitivo è iniziato quando il sindaco Ferro ha accettato, su proposta di alcuni, che tutte le associazioni facenti parte del tavolo tecnico (organo consultivo senza nessun potere a differenza della cabina di regia) versassero una quota di mille euro ciascuna: “Inizialmente facevano parte venti associazioni, ma con tale richiesta di contributo l'amministrazione comunale ha tagliato fuori le più piccole, che non possono permetterselo”. Parliamo di realtà come Hyla che cura la documentazione per la Bandiera Blu, oppure il gruppo Egolabor impegnato nell'ospitalità, che avrebbero avuto il diritto di continuare a sedere al tavolo e poter dire la loro.
La situazione in seno all'OGD è poi peggiorata quando si sono create contrapposizioni di carattere politico: secondo i firmatari della lettera (che ne addebitano la responsabilità al sindaco) si sono venute formando una sorta di maggioranza e opposizione, come fosse un consiglio comunale, dove qualsiasi cosa viene proposta dalla “minoranza” è sistematicamente bocciata dalla “maggioranza”, in contrasto con la logica super partes. “Valuteremo se rimanere anche al tavolo di confronto soprattutto per solidarietà con le associazioni più piccole tagliate fuori dal contributo”, dicono i quattro organismi, che contestano anche la nomina del manager dell'OGD: “Non è stata condivisa né votata al tavolo, come invece è previsto dal regolamento, ma decisa in maniera rocambolesca”.
Infine, la goccia che ha fatto traboccare il vaso: la volontà dell'assessora al turismo Angela d'Este di dedicarsi al suo referato solo part-time perché ha ottenuto un nuovo incarico in Regione. “Ci chiediamo davvero come sia possibile - concludono i presidenti - che Chioggia abbia un assessore al turismo e alle attività produttive part time. Impensabile che una città a forte vocazione turistica non abbia un referente a tempo pieno, come aveva ammesso il sindaco quando fu eletto. Questo è inoltre il risultato di aver scelto assessori da fuori Comune, senza alcun attaccamento al territorio e pronti ad andarsene secondo la loro convenienza. Eppure proprio l'assessora D'Este, prima di essere delegittimata dallo stesso sindaco alla presidenza dell'OGD ci aveva chiesto di condividere un percorso comune, ora il tavolo non è condiviso ed è sparito pure l'assessore, decretando il fallimento della giunta 5 Stelle in ambito turistico”.

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