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venerdì 20 luglio 2018

DUE SENTENZE DEL T.A.R. ANNULLANO LE AUTORIZZAZIONI DI SPOSTAMENTO PER DUE FARMACIE. BENIAMINO BOSCOLO: "CI RIMETTERÀ IL COMUNE?"

È notizia di questi giorni che due sentenze del Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto hanno annullato le autorizzazioni che consentivano lo spostamento di due farmacie ubicate nel territorio comunale di Chioggia. Si tratta precisamente della San Michele, installatasi a Ridotto Madonna (poco oltre la chiesa della Navicella) anziché nel centro della frazione di Brondolo, e della San Marco, traslata da corso del Popolo in Chioggia a via Marco Polo a Sottomarina. La vicenda è ricostruita dal consigliere di Forza Italia Beniamino Boscolo: «Era il 20 dicembre dello scorso anno quando la proposta di delibera "Approvazione delle nuove zone di influenza delle farmacie" approdava in consiglio comunale. Un provvedimento bollato dall'assessora d'Este come "argomento strettamente tecnico" e quindi avulso da decisioni politiche».
Commenta Boscolo: «Nulla di più sbagliato! Ma la maggioranza grillina, supina e impreparata, almeno aveva una giustificazione per approvarla senza discutere e senza leggere il provvedimento. Alle nostre preoccupazioni relative alla legittimità dell'atto e alla presenza di ricorsi al TAR delle farmacie di Sottomarina, ci erano state assicurate le "sostanziali prospettive di vittoria"; anzi, era stata rincarata la dose, dicendo che votando la deliberazione l'amministrazione comunale si sarebbe presentata all'udienza di primavera con una posizione di forza. E anche qui la maggioranza stellata ha avuto modo di ribadire la propria convinzione in favore della delibera. Nulla di più errato! Due sentenze ora annullano la delibera consiliare 201/2017».
Le conseguenze sono facili da intuire: «Ora però che quest'ultima viene annullata da un giudice - argomenta l'esponente dell'opposizione - le farmacie San Michele e San Marco, nel caso in cui non si trovi una soluzione, dovranno tornare al loro posto. Questo è un disagio enorme, perché conosciamo i costi e le spese dell'apertura di un negozio, figurarsi di una farmacia. Ma il Comune le ha autorizzate, e quindi hanno fatto bene a trasferirsi. Ora chiederanno sicuramente i danni e i costi dello spostamento al consiglio comunale, o meglio a chi era presente e ha votato favorevolmente. Alla luce delle due sentenze del 16 luglio scorso - conclude Beniamino Boscolo - è fondamentale, nell'interesse dei consiglieri comunali di maggioranza presenti (solo loro erano in aula a votare favorevolmente, l'opposizione era uscita e anche qualcuno del Movimento 5 Stelle era assente) apprendere le future decisioni dell'amministrazione in argomento, conoscere quali scenari si prospetteranno e a quali conseguenze andrà incontro l'amministrazione stessa».

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