Il sindaco e l'assessora d'Este rispondono alle tre associazioni di categoria Ascom, Gebis e Cisa Camping, che assieme al consorzio di promozione turistica Con Chioggia Sì hanno abbandonato la OGD, cabina di regia del turismo cittadino. «L’OGD aveva tutte le potenzialità per lavorare bene per il territorio e le avrebbe ancora - dice Alessandro Ferro – se a tre anni dalla sua nascita non persistessero frizioni più o meno latenti tra gli associati. Ho seguito l’iter fin dalle prime fasi, in alternanza con l’assessora Angela d’Este: dalla creazione nel 2016 all’entrata di nuovi soggetti a novembre 2017, fino all’accelerata degli ultimi mesi con la stipula del regolamento, l’istituzione della cabina di regia e la nomina del manager, scelta che è stata democraticamente votata al tavolo di confronto, come previsto dal regolamento (anch’esso votato dagli operatori). Siamo in democrazia e ad ogni associazione spetta un voto. Ho fatto molto affinché la progettualità dell’OGD e il suo piano promo-commerciale partisse, dialogando a più riprese anche con le singole sigle. Non mi si può accusare di una gestione fallimentare, proprio quando è stato individuato il nuovo manager. Chi avanza critiche ed esce dalla cabina di regia ad oggi non ha ancora versato la quota associativa, scesa a mille euro più IVA, anche questa votata e approvata al tavolo di confronto (in un passaggio da alcune associazioni era stato proposto di versare duemilacinquecento euro più IVA). Ricordo che la quota serve a sostenere le spese di funzionamento dell’OGD, ufficio turistico IAT del lungomare compreso».
Aggiunge l'assessora al turismo Angela d'Este: «Non posso non nascondere la mia amarezza sull’uscita dall’OGD di alcune sigle, visto che ho cercato di tutelare le “piccole”, ma importantissime, sigle sin dal primo giorno. In una città come Chioggia che vive e si crogiola nei contrasti, nei conflitti e nella polemica non mi stupisce affatto questo epilogo.
Stupisce invece l’attacco di ieri alla delibera per gli eventi, visto e considerato che l’amministrazione quando possibile ha sempre sostenuto le iniziative proposte da Ascom. In questi due anni il rapporto con Ascom e i suoi collaboratori è sempre stato proficuo e ha portato a grandi risultati, e spiace molto che questo attacco personale venga portato proprio dopo l’approvazione della delibera. Per quanto riguarda il mio futuro non si preoccupino le associazioni di categoria: sarò sempre disponibile al dialogo e agli incontri, esattamente come da due anni a questa parte. Si concentrino piuttosto tutte a superare questa anacronistica e sinceramente inutile faida».
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