Un débat publique per Forte San Felice. È stata presentata stamane in sala consiliare la consultazione pubblica per raccogliere idee e ipotesi di destinazione delle aree a utilizzo culturale all'interno del complesso monumentale del Forte, in via di smilitarizzazione dopo il protocollo d'intesa firmato a gennaio, e prossimo al recupero di un accesso a mare. Assieme alle autorità cittadine -il vicesindaco Veronese ha ricordato il carattere inedito di questa consultazione della città, che altre volte (si veda il caso del deposito di gpl) è mancato- hanno presenziato esponenti del Ministero della Difesa, del Polo museale veneto, del Fondo per l'Ambiente Italiano che finanzia la valorizzazione del forte, e vari enti e associazioni.
Dagli albergatori ai consorzi di promozione turistica, dal Centro di Educazione Ambientale del Comune alla Fondazione Clodiense, architetti e studi tecnici, la biblioteca Sabbadino e i musei del territorio, la Lega Navale e naturalmente il Comitato che da anni si batte per la sistemazione del Forte, con Erminio Bibi e Alessia Boscolo Nata: tutti intenti a pensare al futuro di una parte della struttura, quella che comprende il Castello della Luppa, il Block Haus e il portale settecentesco di Andrea Tirali, che saranno destinati a uso pubblico, mentre rimarranno al Ministero della Difesa i bastioni verso l'esterno, anche questi da riconvertire.
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