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mercoledì 17 ottobre 2018

THETIS E AGRITECO SI OCCUPERANNO DEL RECUPERO E DELLA DESTINAZIONE DI FORTE SAN FELICE. MA LE OPERE DI COMPENSAZIONE DEL MOSE LANGUONO

Una buona e una cattiva notizia per Chioggia arrivano dalle decisioni prese negli ultimi giorni dal Consorzio Venezia Nuova. La prima riguarda il Forte di San Felice, per il quale l’ente lagunare ha disposto che i lavori di recupero più sostanziosi verranno affidati a Thetis e Agriteco, consolidate imprese di restauro ambientale e sostenibile. Oltre al ripristino della fruibilità per gli edifici storici e per le vaste aree verdi del complesso, le due aziende dovranno anche dare concretezza alle destinazioni d’uso cui verrà sottoposta una parte del Forte. La notizia meno buona sta nel blocco delle opere di compensazione del Mose, in pratica attuato dal Consorzio nonostante i progetti esecutivi siano stati vidimati dal Provveditore alle Opere Pubbliche, l’ex Magistrato alle Acque: si tratta di circa 30 milioni arenati, pur presenti nelle casse, da dividere nei vari interventi lungo tutta la gronda. Anche Chioggia e Sottomarina sono inserite in questo discorso, e quindi di conseguenza dovranno attendere che qualche elemento sciolga la situazione. La conclusione del Mose, più volte rinviata, è prevista per il 2021, e con esso quella delle opere di compensazione.

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