Importante tavolo tecnico ieri pomeriggio in municipio a Chioggia, relativo alla sicurezza del costruendo deposito di gpl in Val da Rio. Assieme al Comune, che ha organizzato l’incontro, erano presenti i tecnici della Città Metropolitana di Venezia, l’Autorità di Sistema Portuale dell’Alto Adriatico, i Vigili del Fuoco, la Capitaneria di Porto e un rappresentante della Regione Veneto, che hanno affrontato in primis la questione della variante al piano regolatore portuale da applicare all’impianto: secondo la Capitaneria avrebbe dovuto essere predisposta prima della realizzazione del deposito, ma non essendo accaduto la procedura sarà avviata dall’Autorità Portuale. La quale però rileva che lo scalo clodiense potrebbe essere stato trasformato da commerciale a industriale già con l’autorizzazione ministeriale concessa a Socogas nel 2015.
Affinché i lavori non vengano assoggettati a valutazione di impatto ambientale, hanno detto gli esponenti della Città Metropolitana, urge che Costa Bioenergie presenti il proprio piano di sicurezza portuale, sul quale dovrà esprimersi la Capitaneria stessa. Il tema più scottante è quello delle navi gasiere, che dovrebbero transitare per il canal Lombardo esterno, dove però vengono applicate severe norme per il passaggio di carichi pericolosi: in quel mentre, nessuna imbarcazione può trovarsi lungo la stessa traiettoria, per scongiurare il rischio di collisioni esplosive. L’alternativa, utopistica al momento, è lo scavo di un nuovo canale tra l’isola Saloni e Val da Rio, appositamente riservato a una delle due categorie di natanti in conflitto.
Commenta il vicesindaco Marco Veronese: «Finalmente siamo riusciti a riunire nello stesso tavolo tutti gli enti competenti sull’iter autorizzativo del deposito di gpl, un’occasione importante che ha consentito un confronto reale, e chiarito inoltre eventuali incomprensioni e diverse interpretazioni dei vari soggetti. Stiamo mettendo in campo altre iniziative, prossimamente avremo altri incontri tecnici: l’amministrazione comunale non molla».
Per quanto riguarda il porto, comunque, la prossima settimana le due grandi gru ship to shore crane dell’azienda Bedeschi partiranno dall’area di Chioggia issate su una chiatta oceanica, che già in questi giorni le ospita dopo lo spostamento dal luogo di lavorazione. Domenica 14 arriverà intanto al terminal dell’isola Saloni la nave da crociera Braemar, che rimarrà in città per otto ore coi suoi 900 passeggeri: con l’armatore Fred Olsen è in atto un progetto pluriennale che dovrebbe far arrivare a Chioggia ulteriori imbarcazioni da crociera.
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