Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle interviene in materia di bilancio comunale, con particolare attenzione al "tesoretto" di 39 milioni che potrà essere adoperato per le incombenze amministrative. «Al momento attuale - spiegano i consiglieri di maggioranza - è stata sbloccata solo la parte relativa agli investimenti, e quindi non sarà possibile utilizzare alcun fondo per rimodulare le tasse comunali o migliorare i servizi, né tantomeno per assumere personale. L’altro grosso limite è che, secondo la circolare inviata ai Comuni, lo sblocco è confermato solo per l’anno 2018, anche se la sentenza della Corte Costituzionale dovrebbe obbiettivamente avere valore continuativo e quindi lo stesso principio dovrebbe valere anche negli anni successivi. Secondo un’altra circolare dell’Anci, per poter mantenere spendibili le cifre, facendole confluire nel fondo pluriennale vincolato, bisogna arrivare almeno ad avere un’obbligazione giuridica e questo comporta notevoli adempimenti e, di conseguenza, tempi dilatati».
Di fatto potranno essere finanziati, e forse nemmeno tutti, quei progetti che sono già allo stato esecutivo, per i quali mancano solo pochi passaggi prima di essere messi a gara. Inoltre dovrebbero poter essere finanziate direttamente le opere e gli investimenti attuati tramite le società partecipate, come ad esempio le opere già previste nel bando delle periferie. Vista l’incertezza sulla possibilità di utilizzare l’avanzo di amministrazione anche nei prossimi anni, il gruppo del M5S comunica di aver «chiesto immediatamente al sindaco e alla giunta di costituire una task force multisettoriale che si dovrà occupare esclusivamente di portare a termine tutti gli adempimenti necessari per poter bloccare quanti più soldi possibili entro il 2018, in modo da poter poi realizzare le opere negli anni successivi. Siamo consapevoli che il compito è arduo e solo una parte dei soldi potrà essere impegnata nel 2018. Ma l’occasione che ha la città in questo momento potrebbe essere unica, e per questo vale la pena impegnarsi ed ottenere il massimo possibile.
Per questo chiediamo, fin da subito, il massimo sforzo possibile agli uffici che si occuperanno di queste pratiche, anche a costo di dover sacrificare e ritardare l’ordinaria amministrazione. Siamo certi che i dirigenti risponderanno in maniera positiva all’appello, dando la loro massima disponibilità e collaborazione affinchè si riesca ad ottenere il miglior risultato possibile per la città». Idee chiare per la destinazione dei fondi: «Siamo convinti che la massima priorità di chi amministra la cosa pubblica sia la tutela della sicurezza e della salute dei cittadini. Abbiamo quindi chiesto alla giunta di dare la massima precedenza alla verifica di tutto ciò che può essere fatto per fermare definitivamente la realizzazione del deposito di gpl. Per questo siamo disposti ad impegnare una cospicua quota dell’avanzo di amministrazione, se ciò potesse servire allo scopo. La naturale conseguenza sarebbe, poi, collocare il mercato ittico al posto dell’impianto, dando così finalmente la risposta che la pesca e l’intera città aspettano ormai da troppo tempo», concludono gli esponenti stellati. In giornata intanto la consigliera regionale Erika Baldin ha sottoposto la questione del deposito e della Romea al ministro delle Infrastrutture Toninelli.
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