Il problema della zona a nord del Lusenzo, dove sono presenti 132 unità abitative in area demaniale e di cui l'Ente sta iniziando a chiedere conto, è sempre all'attenzione dell'amministrazione comunale, che sta lavorando per trovare una soluzione. Lo Stato è infatti proprietario di un'area piuttosto ampia nella zona della laguna del Lusenzo a Sottomarina, interessata, già a partire da fine '800 e primi decenni del '900, da insediamenti di privati che hanno costruito fabbricati ad uso residenziale e commerciale. Ieri il sindaco Alessandro Ferro, presente a Roma, ha incontrato il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico Andrea Cioffi, al quale ha consegnato un dossier sull'argomento.
«Il dialogo con Roma continua e posso dirmi ottimista – spiega il sindaco – anche ieri ho avuto rassicurazioni per l'impegno ad arrivare, dopo tanti anni di tentativi andati a vuoto, alla regolarizzazione delle aree di proprietà dello Stato e dei relativi edifici presenti. Ho sottolineato all'onorevole Cioffi che questi cittadini non sono occupanti abusivi, come oggi vengono definiti dall'amministrazione dello Stato, ma vittime inconsapevoli, che hanno a loro volta ereditato o regolarmente acquistato case costruite su un'area demaniale e pagando le relative tasse. Il Ministero dello Sviluppo Economico, e in particolare il sottosegretario Andrea Cioffi, si dimostrano in ogni caso attenti alle richieste dell'amministrazione chioggiotta, vista anche l'importanza e l'urgenza dell'argomento, che interessa numerosi cittadini. La strada più favorevole per mettere fine a una questione “centenaria” potrebbe essere quella del decreto degli enti locali, di cui si parlerà i primi mesi del prossimo anno. Ci stiamo lavorando».
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