La capogruppo consiliare di ChioggiaViva, Marcellina Segantin, torna a occuparsi dell'ultima seduta dell'assemblea cittadina (tenutasi a distanza lo scorso venerdì pomeriggio), che avrebbe dovuto affrontare anche l'ordine del giorno presentata dal gruppo di opposizione, relativo allo stato di crisi seguito alla tromba d'aria del 15 ottobre. «Sarebbe stato importante e significativo - scrive Segantin in una nota - poterlo votare, per dare immediato riscontro a chi ha subito danni ingentissimi. Invece la maggioranza ha scelto di far chiudere il consiglio dopo la votazione dell’unico ordine del giorno firmato dai consiglieri 5 Stelle: quindi di fatto alle 23 è mancato il numero legale di una seduta iniziata alle 14.30».
L'ordine del giorno di ChioggiaViva, ove approvato, avrebbe impegnato la giunta e il sindaco a sollecitare l'emanazione dello stato di crisi da parte della Regione, e a rendicontare i danni subiti dai cittadini e dalle aziende. L'esponente dell'opposizione ricorda che «i danni inferti dall'acqua alta eccezionale nel novembre 2019 non sono ancora stati risarciti, quindi non era il caso di incorrere negli stessi errori. Per questo le associazioni di categoria come GEBIS per gli stabilimenti balneari e CISA Camping si sono attivate al fine di quantificare i danni subiti.
Il sindaco ha commentato l'accaduto - conclude Marcellina Segantin - dicendo che se i consiglieri di minoranza tenevano particolarmente a questo ordine del giorno, avrebbero dovuto essere tutti presenti: quindi ne deduco che per la maggioranza questo argomento non era importante, tanto che nessuno di loro ha ritenuto di parteciparvi. Quando si tratta di aiutare i cittadini tutti dovrebbero mettersi a disposizione, a prescindere dai promotori, soprattutto in un momento così difficile è importantissimo tendere una mano a chi è già a terra, considerata l'urgenza delle procedure. Incredibile non arrivare a votare quest'ordine del giorno».
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