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mercoledì 18 novembre 2020

PONTE DELLA FOSSETTA, BENIAMINO BOSCOLO PRONTO A CHIEDERE LE DIMISSIONI DELL'ASSESSORA ALESSANDRA PENZO PER LA QUERELLE CON LA SOPRINTENDENZA

Non si placa la polemica politica attorno alla querelle tra Soprintendenza e Comune di Chioggia in merito al ponte della Fossetta. Il capogruppo di Forza Italia al consiglio comunale, Beniamino Boscolo, parla di «grande gaffe, dichiarazioni inopportune e goffe» da parte dell'assessora ai Lavori Pubblici, Alessandra Penzo, e si dice pronto a chiederne le dimissioni nel caso venisse accertato che la stessa non abbia formulato richiesta di verifica dell'interesse culturale del bene, prima di esternare.
«Sono pronto a coinvolgere gli altri consiglieri di opposizione e di maggioranza - argomenta Boscolo - non solo perchè il ponte è chiuso da tre anni e i cittadini sono stati presi in giro solo con promesse, ma soprattutto per mantenere rapporti leali e di collaborazione tra l'amministrazione comunale e la Soprintendenza».
L'esponente della minoranza ricorda che l'assessora Alessandra Penzo aveva più volte rilasciato dichiarazioni in materia «puntualmente disattese, come la scadenza a fine 2019 quanto alla decisione da prendere (se demolire o ristrutturare l'esistente), o l'affidamento del progetto esecutivo di demolizione e ricostruzione, oppure l'avvio dei lavori il prossimo dicembre».
Beniamino Boscolo trova un'aggravante nel fatto che l'assessora, «dimostratasi inadeguata al ruolo ricoperto in questi anni», voglia «sostituirsi alla Soprintendenza dichiarando che il ponte della Fossetta non è sottoposto a tutela. Forse non sa che è proprio l'amministrazione comunale a dover richiedere istanza di verifica dell'interesse culturale del manufatto, secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio, datato 2004».

7 commenti:

  1. Nulla da eccepire per quanto detto da Beniamino Boscolo, anzi concordo in pieno.

    Invece per quanto riguarda il video di Comparato, c’è da eccepire, eccome.
    Capisco la sua difesa d’ufficio dell’assessore Alessandra Penzo in quanto deve tenersela buona altrimenti corre il pericolo che in futuro non gli concederà alcuna intervista e/o notizie da pubblicare nel suo blog.
    Bisogna però rilevare che la posizione della Penzo è indifendibile, soprattutto per quanto riguarda i rapporti con la Soprintendenza. Comparato, all’interno delle sue parole, mette in dubbio quanto scritto nella NOTA UFFICIALE dalla Soprintendenza circa la non esistenza di una richiesta formale sulla progettazione del restauro o della demolizione e ricostruzione del ponte di che trattasi.
    Orbene, se c’è della corrispondenza in merito fra comune e Soprintendenza, l’assessore Penzo tiri fuori i documenti. Si dice “carta canta”.
    Se ci sono state telefonate e sopralluoghi, l’esito degli stessi deve essere tramutato in documenti, in alternativa tutto resta aleatorio. A tal proposito mi viene in mente l’intervento in Consiglio comunale dell’assessore Penzo sui colloqui avuti col Ministero e le assicurazioni di quest’ultimo circa i finanziamenti per spostare in altro loco il parcheggio scambiatore dell’Isola dell’Unione, poi dimostrato che quelle telefonate non valevano un fico secco perché niente era stato messo per iscritto.

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    1. Non mi devo "tenere buono" proprio nessuno, ho voluto registrare quel video perché, se vai a guardare il passaggio in cui parliamo della fossetta, quello "antipatico" verso la soprintendenza, semmai, è il sottoscritto. Infatti nella nota della soprintendenza parlano di atteggiamento minaccioso (lo confondono con atteggiamento di critica) che non è certo la Penzo. Inoltre conoscendo i dirigenti degli uffici, sbaglierò, ma mi sembra impossibile che non ci sia stata nessun tipo di comunicazione. Concludendo, sono intervenuto non per "tenermela buona" ma perché la risposta della soprintenda mi sembra MOLTO esagerata. Nel video concludo ricordando alla Norbiato il pontile abbandonato da anni a Vigo... magari serviva anche quello per i pellegrini di Pellestrina.

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    2. La risposta della Soprintendenza, se la si ritiene esagerata, c’è la soluzione. Trattandosi di ufficio decentrato del Ministero, l’Amministrazione ha la facoltà di rivolgersi direttamente a Roma. Bisogna avere però dei validi motivi e gli attributi per farlo.

      Relativamente al pontile di Vigo, di fianco alla stazione ACTV, non serve fare del sarcasmo. Bisogna vedere a chi spetta la sua rimozione. Ti sei dimenticato del ponte provvisorio in legno di fianco al “pontelungo”, lì da anni. In questo caso, una decina o più di anni fa, c’è stata l’affermazione da parte dell’Amministrazione in carica che quel ponte sarebbe stato rimosso per posizionarlo dalla riva dei Salesiani alla riva della sacca S. Francesco. Questo per dire che spesso possono esserci delle motivazioni che noi non conosciamo e che impediscono la rimozione di certi manufatti. Concordo che ciò rimane un obbrobrio.

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  2. L’assessore Alessandra Penzo, ha cancellato dal suo profilo facebook tutti i suoi ultimi commenti fino alla data del 7 agosto 2020.
    Resta il mistero del perché.

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    1. Se sono commenti offensivi ha fatto bene, io sul mio profilo li lascio, non me ne frega nulla. Lascio che si sfoghino.

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    2. La quasi totalità dei commenti erano riconducibili ai fan della Penzo e quindi molto favorevoli. Raramente vi erano delle critiche, prontamente ribattute dalla Penzo.
      Non credo quindi che questo sia il motivo della sparizione dei suoi ultimi interventi.

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  3. oggi 20 novembre 2020 sono stati ripristinati gli interventi dell’Alessandra Penzo nel suo profili facebook. Ne siamo contenti.

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