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sabato 14 novembre 2020

DANIELE PADOAN (M5S) CON ESEMPI CRITICA L'ORDINANZA RESTRITTIVA DI ZAIA: «POCO CHIARA, E LE SPIEGAZIONI NON AIUTANO. A MENO CHE...»

Il consigliere del Movimento 5 Stelle Daniele Padoan critica l'ordinanza regionale che, a partire da oggi, ha ristretto alcune delle attività possibile in nome dell'emergenza sanitaria. «Finora - scrive Padoan - mettendomi nei panni di chi è chiamato a prendere importanti decisioni, che limitano la libertà personale o chiudono attività economiche, ho sempre evitato di criticare i provvedimenti anti Covid. Ma l’ordinanza di Zaia in vigore da stamattina è talmente pasticciata ed incomprensibile che non si può tacere, soprattutto pensando che dovrebbe dar luogo a sanzioni contro cittadini ed esercizi commerciali. Anche se dubito fortemente che le forze dell’ordine si sbilanceranno ad emettere sanzioni per alcuni comportamenti pur normati dall’ordinanza, vista la scarsa univocità di interpretazione».
L'esponente stellato si riferisce ad esempio alla chiusura dei centri e parchi commerciali nei giorni prefestivi: «Lascia alla libera interpretazione se le medie e grandi strutture di vendita possano restare aperte», e a quella dei mercati all'aperto, ma soprattutto allo svolgimento di attività sportiva e motoria: «È talmente mal formulato - commenta il consigliere del M5S - con una serie infinita di condizioni consecutive, che diventa lo specchio della poca chiarezza di idee di chi lo ha firmato».

Quanto alle "FAQ" di chiarimento, secondo Padoan sono «il classico "tacon pèso del buso", che crea ancora più confusione e rende difficile la vita ai cittadini. Ad esempio riguardo l'attraversamento dei centri storici per accedere a un ristorante aperto, i percorsi praticabili da chi proviene da fuori città, il contrasto tra la norma che impone di allontanarsi da una gelateria dopo l'acquisto e quella che vieta la consumazione di alimenti e bevande in area pubblica, salvi proprio i plateatici degli esercizi.
Inoltre, dubbi permangono relativamente al concetto di affollamento in un sentiero di montagna (ignoto a chi parte dalla pianura per accedervi), ancora di più ostica interpretazione se trasferito al livello del mare e pensando alla spiaggia: «Mi chiedo - prosegue il presidente della IV commissione consiliare - se fosse proprio così difficile scrivere in maniera più chiara cosa si può fare e cosa è vietato, senza zone grigie. O magari il provvedimento è stato scritto apposta così, con la sola idea di voler anticipare di poche ore l'eventuale passaggio alla zona arancio, per mostrarsi devisionisti...». Se così fosse, conclude Daniele Padoan, «visto che il Veneto è rimasto zona gialla, allora è andata "male" a chi aveva scommesso sul declassamento. Zaia metta mano all'ordinanza e la renda comprensibile e applicabile, anche attraverso i cartelli che egli stesso adopera».

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