Il consigliere comunale e regionale Marco Dolfin è perplesso dalle modalità dell'iniziativa del Movimento 5 Stelle, che a livello regionale ha decurtato gli emolumenti dei propri consiglieri, mettendoli a disposizione del progetto Ecoscuola il quale, a Sottomarina, ha premiato l'istituto comprensivo Chioggia 5. «Il momento va celebrato - esordisce Dolfin con riferimento all'orto didattico inaugurato venerdì mattina - ed è lodevole che gli esponenti del M5S abbiano ottemperato alla promessa di devolvere parte dello stipendio. Ma sono stupito e ho l'amaro in bocca perché, allo scopo di votare il progetto, bisognava iscriversi alla piattaforma Rousseau del Movimento. La scuola invece è e dev'essere un "territorio" neutrale, dove i partiti non possono fare propaganda con nessun mezzo. Iscriversi alla piattaforma porta all'appartenenza, alla militanza».
L'imbarazzo, per Dolfin, deriva dal fatto che -sebbene si tratti di fondi privati- «non si può lucrare politicamente sopra i bisogni delle scuole, attraverso progetti che passano attraverso organismi di partito. Così le scuole partecipano a iniziative di natura politica e di propaganda. Non voglio attribuire colpe all'istituto comprensivo Chioggia 5 sia chiaro, ma non si può far finta di niente, se è vero che anche alcuni parlamentari del M5S hanno preso le distanze dall'iniziativa. Pur comprendendo le ragioni e finalità di Ecoscuola, si viene a creare un precedente importante. La verità - conclude l'esponente leghista - è che cercano di colmare il gap rispetto a quanto il governo avrebbero dovuto dedicare alle scuole nelle leggi di bilancio, e non restano che le donazioni spontanee. Altro che banchi a rotelle...». Marco Dolfin intende coinvolgere in materia l'ufficio scolastico regionale, per riaffermare il principio che l'istruzione è apartitica.
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