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lunedì 16 novembre 2020

IL RICONOSCIMENTO DEI COMITATI DI FRAZIONE NELLO STATUTO COMUNALE ORA HA UN REGOLAMENTO: ECCO COSA POSSONO FARE

È composto di quattro titoli e ventidue articoli il Regolamento per l'istituzione dei comitati di frazione, le loro funzioni e attività, che è stato licenziato nei giorni scorsi dalla giunta comunale di Chioggia. Il provvedimento giunge a seguito della deliberazione del consiglio comunale numero 102 del 21 luglio scorso, con la quale è stata approvata la modifica allo Statuto per il riconoscimento, appunto, dei comitati di frazione quali organismi di partecipazione popolare. La delibera verrà ora portata all'esame del consiglio comunale, previo passaggio nell'apposita commissione consiliare.
Ora questi organismi sono normati come segue: prevedono un'assemblea generale, un consiglio direttivo, disposizioni elettorali e relative al presidente, eventuali ineleggibilità e incompatibilità. Il Comune ha individuato i territori passibili di costituzione di un comitato civico di frazione, peraltro già in tutte esistente: Sant'Anna, Ca' Lino e Isolaverde, Valli e Piovini, Cavanella d'Adige e Cavana, Ca' Bianca e Ca' Pasqua. La conferenza dei comitati di frazione è formata dai presidenti dei singoli comitati.
«L'amministrazione comunale - spiega il sindaco Alessandro Ferro - ha voluto riconoscere e dare un regolamento ai comitati di frazione, un passaggio formale che ha richiesto tempo, compresa la modifica dello Statuto, ma necessario e richiesto dagli stessi cittadini con cui, di fatto, abbiamo già collaborato in questi anni. Mi congratulo ancora una volta con questi cittadini volenterosi, che con grande senso civico e senso di partecipazione alla propria comunità si mettono a disposizione del territorio, per svolgere un ruolo consultivo.
Uno stimolo continuo per noi amministratori, con cui è importante avere un contatto continuo per raccogliere segnalazioni: dalla sicurezza alla viabilità, dai rifiuti ai parcheggi, dalle aree verdi alle manifestazioni culturali, dai servizi sociali ed assistenziali alla scuola» Ai comitati civici di frazione sono attribuite, relativamente agli ambiti territoriali di competenza, la collaborazione ed il confronto con gli organi istituzionali del Comune, l'analisi dei problemi e la redazione di istanze per il miglioramento delle condizioni di vita della frazione, l'informazione e la promozione dei processi di consultazione e di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.
Inoltre, ai comitati spetta la promozione di iniziative di solidarietà e di volontariato sociale in collegamento con le associazioni operanti nel territorio comunale, la promozione di iniziative e di manifestazioni finalizzate alla salvaguardia ed alla valorizzazione della cultura, delle tradizioni locali e dell'ambiente. I comitati vengono coinvolti nell’elaborazione delle politiche generali attinenti la gestione del territorio di rispettiva competenza, tramite l’assessorato di riferimento.
I presidenti o loro delegati possono essere invitati ai lavori delle commissioni consiliari, in veste consultiva. I comitati sono informati dell’attività del consiglio comunale, e ricevono gli avvisi di convocazione dello stesso, anche con modalità telematiche. Il presidente del consiglio comunale Endri Bullo trova «doveroso» il riconoscimento: «Questi cittadini vivono peculiarità differenti rispetto a chi abita in centro città, e l'amministrazione deve avere un quadro preciso e puntuale delle esigenze di tutti. È un piacere quindi poter assolvere a quanto promesso sin dall'insediamento di questa amministrazione».

5 commenti:

  1. Ancora tanto, tanto, ma tanto fumo negli occhi da parte di questa Amministrazione che, con la scusa di consultare, fa poi che cavolo vuole.
    Vedasi quanto ha preso in considerazione il comitato per la Romea (già da tempo legalmente costituito): quest’ultimo, per il tratto ponte Adige-ponte Brenta, si batteva per una strada parallela ad ovest fino all’intersezione con la Provinciale “Arzeron”, (allungandola nell’ultimo tratto).
    L’Amministrazione cosa ha fatto? Ha scelto sì una parallela ad ovest, ma con un tracciato del tutto diverso e più oneroso. Morale, è da più di cinque anni che non se ne fa nulla.

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    1. A parte che per il tracciato dovrebbe essere deciso da chi ha le competenze e da chi ci mette i soldi...

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    2. Sì, infatti dovrebbe decidere l’ANAS. Era però solo un esempio per fare capire che questa Amministrazione non prende in considerazione nessuno, né i vari comitati, né le varie proposte della minoranza politica, in tutti gli ambiti e dibattiti.

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  2. ANNUNCIO DELL’ASSESSORE ALESSANDRA PENZO DI LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2020
    «Piano piano ci avviciniamo all’obbiettivo, avviare prima della fine del mandato il cantiere di riqualifica del Lungomare Adriatico»

    Da notare che l’incarico della progettazione definitiva ed esecutiva è stato affidato all'architetto Mauro Zamengo di Noale ai primi di novembre 2020.
    A meno che i progetti non siano stati già fatti prima dell’incarico, l’assessore ci spieghi le varie fasi secondo un cronoprogramma e non secondo le sue previsioni che dà per certo l’inizio dei lavori già prima dell’estate 2021.

    A nostro avviso, visti i tempi, forse il “mago Otelma” potrebbe fare queste previsioni, non certo un assessore. Staremo comunque a vedere.

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  3. Dalla video conferenza della rassegna stampa odierna 17-11-2020.
    Che dimesso il nostro Presidente del Consiglio comunale Endri Bullo, mi sembrava un cane bastonato che centellinava le parole mentre cercava di arrampicarsi sugli specchi.

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