mercoledì 9 settembre 2020
MONTANARIELLO (PD): «IL CANONE DEMANIALE MARITTIMO DEV'ESSERE RIDOTTO DEL 50% PER LE STRUTTURE BALNEARI FIACCATE DALLA CRISI»
Il capogruppo del PD al consiglio comunale di Chioggia, Jonatan Montanariello, si farà promotore del sostegno alla richiesta di riduzione del canone demaniale marittimo nella misura del 50%, previa sospensione della richiesta di pagamento per il tempo occorrente alla sua rideterminazione. Ciò in applicazione della norma nazionale, che prevede una riduzione del canone in presenza di eventi dannosi di eccezionale gravità, che comportino un minore utilizzp dei beni oggetto della concessione.
«Come dirigente regionale del Partito Democratico - spiega Montanariello, che è anche candidato a Palazzo Ferro Fini - sottoporrò la questione all'attenzione della prima seduta utile della Direzione regionale, richiedendo un atto di necessaria tutela nei confronti delle attività del territorio. Con l'impegno, se al termine delle elezioni siederò in consiglio regionale, di promuovere un percorso governativo costruttivo, perché l'attenzione della Regione Veneto sia costante, nella piena consapevolezza della fragilità e della ricchezza di un settore strategico per l'indotto economico del commercio e del turismo».
L'esponente democratico agisce traendo le somme di una stagione turistica quasi conclusa, e affrontata dalle strutture balneari con grande difficoltà: «Le misure di contenimento dell'epidemia - conclude Jonatan Montanariello - oltre le limitazioni delle modalità di esercizio e alle restrizioni della mobilità hanno causato importanti disagi gestionali ed economici alle imprese del settore, per il pieno raggiungimento degli scopi previsti dalle concessioni. Le strutture balneari hanno dimostrato un profondo senso di responsabilità e una grande attenzione nel porre in essere tutte le misure necessarie ad ottemperare alle prescrizioni. È doveroso ora che la stessa attenzione sia rivolta dal governo alle strutture coinvolte in prima linea, che con coraggio hanno dovuto riadattare le proprie attività al nuovo ed incerto scenario».
«Come dirigente regionale del Partito Democratico - spiega Montanariello, che è anche candidato a Palazzo Ferro Fini - sottoporrò la questione all'attenzione della prima seduta utile della Direzione regionale, richiedendo un atto di necessaria tutela nei confronti delle attività del territorio. Con l'impegno, se al termine delle elezioni siederò in consiglio regionale, di promuovere un percorso governativo costruttivo, perché l'attenzione della Regione Veneto sia costante, nella piena consapevolezza della fragilità e della ricchezza di un settore strategico per l'indotto economico del commercio e del turismo».
L'esponente democratico agisce traendo le somme di una stagione turistica quasi conclusa, e affrontata dalle strutture balneari con grande difficoltà: «Le misure di contenimento dell'epidemia - conclude Jonatan Montanariello - oltre le limitazioni delle modalità di esercizio e alle restrizioni della mobilità hanno causato importanti disagi gestionali ed economici alle imprese del settore, per il pieno raggiungimento degli scopi previsti dalle concessioni. Le strutture balneari hanno dimostrato un profondo senso di responsabilità e una grande attenzione nel porre in essere tutte le misure necessarie ad ottemperare alle prescrizioni. È doveroso ora che la stessa attenzione sia rivolta dal governo alle strutture coinvolte in prima linea, che con coraggio hanno dovuto riadattare le proprie attività al nuovo ed incerto scenario».
2 commenti:
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Strano che questa proposta venga da un esponente del PD, proprio da quel partito che in ogni occasione ha sempre ostentato che i canoni attuali sono irrisori e che, se fosse per loro, li avrebbero aumentati a dismisura.
RispondiEliminaO si sono di colpo rinsaviti, oppure è solo propaganda elettorale.
Anche l’amministrazione comunale chioggiotta 5 stelle, quattro anni fa in campagna elettorale, promettevano di ridurre le tasse, ma in realtà hanno aumentato quella dei rifiuti e dell’IRPEF comunale.
Non solo le concessioni demaniali, ma anche la TARI (Tassa Asporto Rifiuti) va rivista.
RispondiEliminaNell’ipotesi che i Comuni dovessero mantenere invariate le norme per raccolta e smaltimento dei rifiuti, le piccole e medie imprese rischierebbero di dover onorare il tributo anche a fronte di incassi più che dimezzati.
E’ una vera beffa, visto che durante il lockdown di marzo e aprile i rifiuti urbani sono diminuiti di migliaia di tonnellate.