Questa mattina, in piazza Todaro a Sottomarina, Chioggia Azzurra ha dialogato con il neoconsigliere regionale Marco Dolfin proprio mentre stava passando l'altoparlante che declamava il ringraziamento della Lega alla città. «Sì, tante persone si sono messe a disposizione - esordisce l'esponente leghista - e riconosciute nella mia candidatura, anche al di là della forza stessa della Lega. Questo è stato il prologo al buon risultato, per raggiungere il quale c'è stato tanto lavoro ed entusiasmo fin dall'inizio. Ringrazio davvero tutti, anche Ilaria Turatti con la quale abbiamo fatto campagna assieme a Cavarzere e Chioggia».
L'esito (oltre 3mila voti nell'area metropolitana, più di 2700 solo in città) è stato anche superiore alle aspettative: la Lega a Chioggia e a Cavarzere ha superato la lista Zaia, che non aveva rappresentanti locali. «Bisogna ricordare però - continua Dolfin - che la lista Zaia è sostanzialmente fatta di leghisti e simpatizzanti». Il consigliere regionale insiste spesso nella sintonia all'interno dell'area meridionale della provincia: «Pur avendo ben governato, è stata non di rado posposta rispetto ad altre zone. Sarà mio compito portarne la voce e trovare soluzioni ai suoi problemi endemici».
Marco Dolfin però non ha intenzione di andare in Regione con la "lista della spesa": «Sarà il caso di concentrarsi su alcuni dei temi. Per esempio il lavoro nei trasporti mi porta ad avere una particolare sensibilità, anche assieme al collega Montanariello che sarà tra i banchi dell'opposizione. Ma bisognerà occuparsi del territorio a 360 gradi, finalmente rappresentarlo quando si parla di pesca, turismo, agricoltura... Essere in maggioranza mi dà una responsabilità in più - conclude - e di certo starò attento a non fare figuracce con le attribuzioni delle competenze in capo all'ente. Da qui inizia anche la campagna per le elezioni comunali del 2021: la partita non è finita, continuerà fino a dare a Chioggia un sindaco di orientamento differente rispetto all'attuale».
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