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venerdì 28 giugno 2019

TERMINAL AL LARGO DI ISOLAVERDE, SODDISFAZIONE DI VGATE PER IL PARERE MINISTERIALE SULLO SCOPING. ORA LA VALUTAZIONE D'IMPATTO AMBIENTALE?

Primo passo per VGate, il terminal intermodale d'altura progettato al largo delle foci del Brenta dall'omonima società mestrina. La domanda di scoping presentata dall'impresa alla commissione tecnica del Ministero per l'Ambiente, preliminare alla valutazione d'impatto ambientale, ha infatti ricevuto lo scorso 7 giugno il parere della commissione stessa: al vaglio dei tecnici lo studio preliminare e il progetto di prefattibilità, inoltrati a Roma lo scorso novembre.
Stando all'iniziale disamina, la società VGate esprime fin d'ora soddisfazione per l'esito dell'istruttoria: negli incartamenti, infatti, viene evidenziato come «una parte rilevante dei temi analizzati abbia avuto riscontro nel parere della commissione». Ora il parere stesso sarà sottoposto alla valutazione dei singoli progettisti e consulenti che hanno lavorato all'iniziativa: VGate continuerà il confronto con tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti, dal Comune di Chioggia alla Città Metropolitana, dall'Autorità Portuale di Sistema alla Regione Veneto, dalla Capitaneria di Porto ai Vigili del Fuoco, al fine di definire al massimo grado gli aspetti socio-economici e ambientali dell'opera.
VGate, di cui si è avuta notizia il 13 dicembre 2018 tramite la comunicazione tra il Ministero e il Comune, secondo i promotori «rappresenta la prima soluzione di terminal container per navi di nuova generazione al di fuori della Laguna, a servizio della portualità e del territorio del Veneto e con effetti positivi anche per altre Regioni. Un progetto che grazie al collegamento stradale e ferroviario permette di risolvere la cosiddetta "rottura di carico" tipica di ogni soluzione off-shore». Del progetto si è già parlato in sede municipale, presente lo stesso Alessandro Santi, amministratore delegato di VGate.

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